Chi lo ha vissuto, conosce bene quella sensazione di rifiuto, e tutte le innumerevoli conseguenze, legate al mancato amore del proprio padre. Il sentirsi respinti dai propri genitori in generale crea danni importanti, nel cuore e dell’anima delle persone. E una condizione così difficile e dolorosa, come questa, diventa quasi irreversibile quando a rifiutare un figlio è il padre. Lo conferma anche la scienza.
Secondo numerose ricerche i danni maggiori si manifestano proprio durante l’adolescenza. L’assenza, o peggio il rifiuto, crea un vuoto affettivo immenso che non solo condiziona le relazioni a venire, ma incide inevitabilmente sullo sviluppo psicologico durante l’età giovanile.
La mancanza della figura paterna, infatti, provoca una vera incapacità nell’affrontare con equilibrio e lucidità quella che è la fase più delicata in assoluto della vita di ogni essere vivente, l’adolescenza, appunto. A influire non è solo la mancanza di amore o di attenzione, ma è anche e soprattutto l’assenza vera e propria di quello che è considerato un punto fermo nelle tappe che segnano la personalità dell’individuo.
Il ruolo del padre, insostituibile e fondamentale
La famiglia non è fatta solo di ruoli, ma anche e soprattutto di amore. Cosa succede quando questo sentimento viene a mancare e, peggio, è sostituito dall’indifferenza e dal rifiuto? Le conseguenze, come è facile immaginare, sono nefaste per tutti.
Se è vero che la mamma è sempre la mamma, è altrettanto vero che anche i papà sono fondamentali nella vita dei propri figli. A confermarlo sono diverse ricerche scientifiche che hanno evidenziato l’influenza che questi hanno, inevitabilmente, sui loro bambini.
Linda Nielsen, professoressa di psicologia alla Wake Forest University, ha portato alla luce l’impatto che i papà hanno sui loro figli. La loro presenza, infatti, risulta determinante per la realizzazione futura e il successo professionale e personale. Ma non solo, nello specifico caso di figlie femmine i padri, con la loro presenza fisica ed emotiva, sono anche capaci di influenzare le future relazioni sentimentali. E questo è vero sia nel bene che nel male.
Secondo Children’s Bureau, entrambe le figure genitoriali sono fondamentali affinché i bambini, maschi o femmine che siano, abbiano uno sviluppo equilibrato sotto ogni punto di vista. Che succede, quindi, quando l’affetto di uno dei due genitori viene a mancare?
Cosa succede quando un padre rifiuta il proprio figlio?
Mamme e papà ricoprono ruoli diversi, così come differenti sono i loro stili comunicativi, l’affetto dimostrato e il supporto, gli insegnamenti e l’educazione. Un padre, per esempio, è per ogni figlio il simbolo di “protezione” ma non solo, rappresenta anche regole e discipline, un esempio da seguire nel presente e nel futuro. Va da sé che quando questa figura rifiuta il proprio figlio, tutto questo viene a mancare e le conseguenze incidono fortemente sulla formazione del carattere.
Secondo una ricerca condotta dagli esperti dell’Università del Connecticut, quando un bambino riceve il rifiuto da parte di un padre prova la stessa sensazione di un dolore fisico, proprio perché in lui si attivano determinate aree del cervello. La differenza sostanziale è che se il dolore fisico sparisce, prima o poi, quello emotivo rimane dentro e a lungo.
La figura paterna infatti non solo è una guida con cui confrontarsi, ma anche con la quale scontrarsi. È proprio da questa connessione tra padre e figlio che viene stimolata la personalità del bambino. Anche se il padre non partorisce e non allatta, e quindi non ha quel legame invisibile che c’è tra madre e figlio sin dal concepimento, il suo ruolo è cruciale durante la fase di crescita per la formazione del carattere del bambino.
Un padre che rifiuta il proprio figlio, dunque, compie un atto gravissimo che cambierà per sempre l’aspetto emotivo, caratteriale e personale di quei ragazzi destinati a pagarne le conseguenze per sempre.