Nobel per la Pace, chi sono i figli di Narges Mohammadi che hanno ritirato il premio per lei

I figli di Narges Mohammadi hanno ritirato il premio Nobel per la Pace, assegnato alla madre, al suo posto. Le loro parole

Pubblicato: 11 Dicembre 2023 11:00

Giusy Donato

Lifestyle Editor

Ama scrivere e comunicare emozioni e punti di vista. È laureata in "Lingue e letterature straniere", ma da anni è nel mondo della scrittura.

Chi sono Kiana e Ali, i figli di Narges Mohammadi, che hanno ritirano il Nobel per la pace 2023 a Oslo al posto della madre? Dopo averli visti in video e dopo averli sentiti parlare a nome dell’attivista iraniana, scopriamo di più su di loro, sulla loro vita e sulle difficoltà affrontate in una vita di lotta per i diritti umani.

Il premio Nobel per la Pace 2023 è stato assegnato a Narges Mohammadi. Si tratta di un’attivista iraniana, condannata a oltre trent’anni di reclusione per la sua lotta contro il regime, che ha preso il controllo dello stato asiatico. In particolare, è impegnata nella lotta per la difesa dei diritti delle donne, al centro delle polemiche, delle proteste e delle violenze in Iran. Le sue idee combattive e le lotte rivoluzionarie le sono valse l’assegnazione del più importante premio per chi si adopera per la pace, il premio Nobel. Narges Mohammadi, però, non ha potuto presentarsi alla cerimonia di ritiro del prestigioso premio, perché ancora detenuta in carcere in Iran. Al suo posto, a Oslo sono arrivati i suoi figli gemelli diciassettenni della donna, Kiana e Ali, accompagnati dal marito dell’attivista.

Kiana e Ali, chi sono i figli di Narges Mohammadi

Due gemelli, appena ragazzi, ma già coraggiosi e con tanta vita dolorosa alle spalle. Sono Kiana e Ali, i figli di Narges Mohammadi, che hanno ritirato al posto suo il Premio Nobel per la Pace 2023. Hanno 17 anni e al momento sono esuli a Parigi con il padre. I gemelli, nel giorno della consegna del prezioso riconoscimento, hanno confessato i temere di non potere incontrare mai più la loro madre. Certo hanno anche sottolineato di essere orgogliosi della sua lotta a favore dei diritti umani, ma è difficile non commuoversi davanti alla loro storia. A loro è stato anche affidato il compito di leggere il discorso di ringraziamento scritto dalla madre, dal carcere, per l’occasione.

L’attivista, infatti, deve scontare ancora una lunga condanna e non è dunque potuta intervenire alla cerimonia di consegna dei premi Nobel a Oslo, ma al suo posto, sono stati i suoi giovani figli a leggere un suo messaggio. I ragazzi erano distanziati da una sedia vuota, lasciata idealmente libera per la loro madre. Kiana ha cominciato il discorso ricordando lo slogan tanto caro all’attivista: “Donna, vita, libertà”, come riportato da Il Corriere della Sera. In seguito, la ragazza ha cominciato la lettura delle missiva della madre: “Scrivo questo messaggio da dietro le alte e fredde mura di una prigione. Sono una donna mediorientale proveniente da una regione che, nonostante la sua ricca civiltà, è oggi intrappolata tra la guerra, il fuoco del terrorismo e l’estremismo”.

La figlia, Kaina, ha aggiunto: “Mia madre si è sempre battuta per i diritti delle donne e del popolo iraniano, ha messo sempre l’accento sulla resistenza civile. Il mondo ha visto cosa succede in Iran, la Repubblica islamica limita le azioni democratiche e nemmeno le elezioni sono oramai uno strumento di libertà”.

Narges Mohammadi, il messaggio dal carcere

Narges Mohammadi è stata insignita del premio Nobel per la pace 2023. A ritirare l’onorificenza, però, sono stati i figli Kiana e Ali. I due gemelli hanno letto una missiva della madre. A cominciare è stata la ragazza, seguita dal fratello: “Il movimento ‘Donna, vita, libertà’ ha accelerato il processo di transizione verso democrazia, libertà e pari diritti in Iran dando chiarezza e significato alla richiesta storica del popolo iraniano. La resistenza è viva e la lotta persiste. La resistenza, continua e non violenta, è la nostra strategia migliore. Sono fiduciosa che la luce della libertà e della giustizia risplenderà sulla terra d’Iran”.

Fonte: Getty Images
Figli di Narges Mohammadi

Il commovente discorso si è concluso con lo “slogan” della madre, ripetuto da entrambi i gemelli: “Donna, vita, libertà”.

Chi è Narges Mohammadi

Il 10 dicembre, come da tradizione, sono stati consegnati a Oslo i premi Nobel per l’anno 2023. Molto importante, ovviamente, quello che viene assegnato per chi si è speso, in tuto il mondo a favore della pace. Quest’anno la commissione giudicatrice ha deciso d’assegnare il premio Nobel per la Pace a una donna iraniana, Narges Mohammadi.

Si tratta di un’attivista del paese asiatico che ha lottato contro il regime, in difesa dei diritti delle donne. La donna ha fondato il movimento Donna, vita e libertà, proprio per far sentire la voce delle donne iraniane. Narges Mohammadi si batte contro l’obbligo di utilizzo del velo imposto alle donne dell’Iran e ha reagito con forza alla morte di Mahsa Amini, deceduta durante un periodo di detenzione, impostale per non aver indossato correttamente il velo.

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