Sguardo fiero, capelli d’oro e la consapevolezza di sapere da che parte stare, nonostante le conseguenze. Il nome di Marina Ovsyannikova, finora praticamente sconosciuto al di fuori dei confini russi, ha fatto in breve il giro del mondo per via della sua protesta contro la guerra in Ucraina scatenata dalla Russia di Putin. La giornalista e redattrice di Channel One ha fatto irruzione durante una diretta del telegiornale, esponendo un cartello coraggioso e urlando a tutti: “No alla guerra!”. Ma cosa sappiamo di questa donna diventata un’icona della resistenza?
Marina Ovsyannikova, il “no” contro la guerra e la Russia
Quando sentiamo parlare di guerra, bombe e attacchi sugli innocenti pensiamo un po’ tutti la stessa cosa. Che sia un errore, un abominio nei confronti dei civili e di un’umanità che si ritrova travolta da un destino che non merita. Perché sì, la guerra non è mai giusta, da qualunque parte si stia. Tra il dire e il fare, però, c’è di mezzo un oceano.
Marina Ovsyannikova ha deciso di alzare la voce contro il proprio Paese e la decisione di iniziare un conflitto contro la confinante Ucraina. Un gesto che racchiude la potenza dirompente di chi vive per un’informazione libera laddove, a causa delle nuove leggi che impongono la censura, si vuole mettere il bavaglio a giornalisti, reporter e a chiunque voglia raccontare la verità. Le “fake news” sulla guerra – o meglio, definite tali dal Governo – oggi in Russia sono punibili con pene detentive fino a 15 anni di carcere.
Non sorprende, perciò, che l’episodio che vede protagonista Marina Ovsyannikova in breve abbia fatto il giro del mondo. Durante una puntata del telegiornale in onda su Channel One, il primo canale russo per intenderci, la redattrice ha fatto irruzione in studio interrompendo la trasmissione della collega Ekaterina Andreeva, con un cartello esplicito: “No alla guerra, stop alla guerra. Non credete alla propaganda, vi stanno mentendo”.
Perché Marina Ovsyannikova è sparita dopo la protesta in tv
Dopo l’atto di protesta andato in onda in diretta nazionale, Marina Ovsyannikova ha destato la preoccupazione di tutti. La giornalista, infatti, nelle ore successive era completamente sparita dai radar e in molti hanno pensato al peggio. Solo a distanza di quasi 12 ore è emersa la verità: la Ovsyannikova è stata arrestata subito dopo l’irruzione al TG e trattenuta dalla Polizia. Poi è stata trasferita al tribunale distrettuale di Ostankino a Mosca, con il suo avvocato specializzato in diritti umani Anton Gashinsky.
Al momento sembra che la giornalista stia affrontando un procedimento amministrativo e non penale come temevano molti, ma non è da escludere che il tribunale possa prendere nuovi provvedimenti contro di lei, avviando un procedimento che con la nuova legge sulla censura la porrebbe di fronte al rischio effettivo di finire in carcere. Marina Ovsyannikova è già stata interrogata in aula, ma non ha battuto ciglio restando coerente con la sua protesta: “Non riconosco la mia colpa, rimango convinta che la Russia stia commettendo un crimine e che quella in Ucraina sia un’aggressione”.
Marina Ovsyannikova e il suo rapporto con l’Ucraina
Prima di andare in onda sulla tv russa, Marina Ovsyannikova aveva reso pubblico su Twitter un video in cui spiegava le ragioni del gesto che avrebbe compiuto di lì a poco. La giornalista ha rivelato che ha un legame speciale con l’Ucraina perché il padre proviene proprio dal Paese invaso da Putin, mentre la madre è russa come lei. Con il cuore diviso a metà, era inevitabile che Marina prendesse posizione in una situazione drammatica come questa.
“Mio padre è ucraino, mia madre è russa – ha affermato nel video -. Non sono mai stati nemici. La collana sul mio collo è come un simbolo della necessità per la Russia di fermare immediatamente questa guerra fratricida. Il nostro popolo fraterno può ancora fare la pace. (…) Purtroppo negli ultimi anni ho lavorato a Channel One, coinvolta nella propaganda del Cremlino. Mi vergogno molto di questo. Mi vergogno perché ho permesso che le bugie fossero raccontate dallo schermo della TV. Mi vergogno perché ho permesso che il popolo russo si trasformasse in zombie”.
Marina Ovsyannikova, studi e carriera della giornalista russa
Marina Ovsyannikova oggi è una donna di 44 anni con una lunga carriera da reporter e giornalista alle spalle. Nata in Russia nel 1978, ha studiato alla Kuban State University e alla Economia Nazionale e Pubblica Amministrazione, stando a quanto riportano le informazioni sul suo profilo Facebook, per laurearsi nel 2005.
Per molti anni la Ovsyannikova si è fatta strada nella televisione di Stato russa, lavorando per Kuban TV e poi per Channel One. Fino alla sua protesta in diretta nazionale era ancora impiegata lì, ma andando contro le politiche del canale ha perso il suo ruolo ed è stata licenziata.
Marina Ovsyannikova, la famiglia e l’amore per i figli
Non sono disponibili molte informazioni sulla vita privata di Marina Ovsyannikova ma, sempre mediante i suoi canali social, sappiamo che ha due figli, un bambino e una bambina ancora piccoli. Il suo nome da nubile era Marina Tkachuk e solo dopo essersi sposata ha preso il cognome del marito, Ovsyannikova, dal quale non sappiamo se sia separata o meno.
Marina Ovsyannikova, passioni e curiosità sulla giornalista russa
Nonostante la sua vita sia da sempre dedicata all’informazione e all’attività di giornalista, Marina Ovsyannikova ha un passato decisamente inaspettato. Da giovane, quando frequentava l’università, si è dedicata alla sua grande passione per il nuoto compiendo delle vere e proprie imprese sportive, come la traversata del Volga e quella attraverso il Bosforo.
Come si evince dai suoi profili social, Marina continua a praticare fitness e nuoto in mare aperto. L’altra sua grande passione sono i Golden Retriever, tanto da averne allevati alcuni per diverso tempo insieme alla famiglia.