Ernest Hemingway , scrittore: biografia e curiosità

Ha scritto opere indimenticabili e vissuto una vita davvero avventurosa: tutto quello che c'è da sapere su Ernest Miller Hemingway

Pubblicato: 11 Luglio 2016 12:40Aggiornato: 23 settembre 2024 16:41

Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Giornalista e scrittore, premio Nobel e Pulitzer, senza ombra di dubbio uno tra i più grandi narratori della storia della letteratura: Ernest Hemingway ha vissuto una vita affascinante, ci ha lasciato in eredità libri e racconti che hanno saputo ammaliare il pubblico di tutto il mondo e con il suo stile ha influenzato tantissimi scrittori. Americano, ha vissuto in tante parti diverse del mondo, ha vissuto amori intensi e si è sposato quattro volte.

Tra i suoi capolavori si possono ricordare Il vecchio e il mare, Addio alle armi, Per chi suona la campana e Fiesta, solo per citare qualche titolo. Una vita intensa e una morte la cui vera dinamica è stata rivelata solamente anni dopo: la vita, i libri, gli amori di un grande narratore del Novecento, Ernest Hemingway.

La vita di Ernest Hemingway

Il 21 luglio del 1899 nasce, a Oak Park in Illinois, Ernest Hemingway. Papà medico e mamma aspirante cantante lirica, sin da piccolo vive un’esistenza a stretto contatto con la natura che gli fa sviluppare un grande amore per la vita all’aria aperta e per l’avventura. Così come per la caccia, basti pensare infatti che aveva solamente dieci anni quando riceve in dono il suo primo fucile.

A scuola, invece, viene incoraggiata la sua propensione alla scrittura e inizia a dare vita ai primi racconti. Quando arriva al termine degli studi ha iniziato, poi, a dedicarsi al giornalismo scrivendo in un quotidiano locale il Kansas City Star.

Ha vissuto anche la Prima Guerra Mondiale, presentandosi come volontario per andare in Europa, dove ha prestato servizio in Italia. In questo periodo viene ferito gravemente e si ammala, al termine del conflitto riceve la medaglia d’argento al valor militare e nel 1919 torna a casa. Sono anche anni di scrittura e di viaggi, infatti dopo il ritorno in Patria nel 1920 va a vivere a Toronto, dove inizia a collaborare con un altro giornale il Toronto Star, poi a Chicago dove scrive per il The Cooperative Commonwealt, di cui è stato anche inviato speciale in Europa.

Spagna, Francia, Parigi, dove si trasferisce a vivere e dove inizia di fatto la sua carriera di scrittore, grazie a incontri che sono stati capaci di indirizzarlo in tal senso. E poi i viaggi in Italia e il ritorno al fronte, questa volta come inviato di guerra, a Costantinopoli.

Nel 1926, invece, pubblica i primi due romanzi: nel frattempo i legami con gli intellettuali dell’epoca continuano a intrecciarsi e Hemingway è sempre di più una firma conosciuta e apprezzata. Tra i grandi successi dell’epoca, ad esempio, Addio alle armi pubblicato nel 1929.

Non mancano i viaggi che lo hanno portato a esplorare, a vivere l’avventura, a tornare a raccontare l’attualità sui giornali. Non si ferma, perché forse il richiamo della scoperta, dell’avventura e del racconto sono troppo forti. E infatti va al fronte in Spagna durante la guerra civile. Tra gli altri suoi romanzi dell’epoca, oltre ai tantissimi racconti, si possono ricordare Avere e non avere e Per chi suona la campana.

Poi la Seconda Guerra Mondiale, che ha vissuto in prima linea come inviato, ma non solo perché inoltre è stato un combattente con un gruppo di partigiani. Che va di pari passo con la scrittura di capolavori.

Il vecchio e il mare, ad esempio, è stato pubblicato anni dopo: concluso nel 1952, gli ha permesso di vincere il Pulitzer e il premio Bancarella nel 1953, mentre l’anno successivo (nel 1954) il Premio Nobel.

Una vita  al limite, sempre alla ricerca dell’avventura, segnata anche da qualche eccesso con l’alcol. Pare che nel 1957 abbia iniziato a soffrire di depressione e che quelli che seguono fino alla sua morte siano stati anni difficili. Ernest Hemingway muore il 2 luglio del 1961 sparandosi con un fucile, l’ultima moglie – Mary – ha raccontato la vera dinamica di quanto avvenuto solamente nel 1966 in un’intervista rilasciata a Oriana Fallaci.

Gli amori di Ernest Hemingway

Scorrendo la vita di Ernest Hemingway si notano alcuni dettagli che fanno parte della sua essenza: i tanti viaggi, la ricerca dell’avventura, il desiderio di scrivere e l’amore. Ha amato lo scrittore Premio Nobel e ha amato tanto e numerose volte. Basti sapere che si è sposato con quattro donne, vivendo amori intensi, viaggiando insieme a loro per il mondo.

La prima moglie è stata Hadley Richardson, pianista, sposata a settembre del 1921. Con lei ha compiuto i viaggi del suo primo reportage, ad esempio, e si è trasferito a vivere a Parigi dove ha conosciuto Ezra Pound, ma non solo. Tra gli amici celebri conosciuti durante l’epoca del suo primo matrimonio anche Francis Scott Fitzgerald. I due hanno avuto un figlio: John, che i genitori chiamavano Bumby.

Poi è stata la volta della redattrice di moda per Vogue Pauline Pfeiffer, sposata nel 1927 e con la quale ha vissuto molto a Key West in Florida, pur continuando a viaggiare. Perché è stato un richiamo, quello dell’esplorazione e dell’avventura, che non si è mai sopito. Dalla loro relazione sono nati due figli: Patrick e Gregory.

Nella sua vita diverso tempo dopo arriva un’altra donna: è una scrittrice e giornalista di nome Martha Gellhorn sposata nel 1940, dopo gli anni duri sul fronte della rivoluzione spagnola, ma anche di tanti altri viaggi anche a oriente. Il divorzio arriva con il finire della Seconda Guerra Mondiale.

Nel 1946 sposa Mary Welsh, l’ultima donna della sua vita. Con lei vive gli anni più duri, quelli segnati da una salute poco stabile, da una profonda crisi e da altri viaggi. Fino al ricovero nel 1960 e al suicidio sopraggiunto nel 1961, il due luglio.

Le opere più importanti di Hemingway

Scrittore molto prolifico, nel corso della sua vita Ernest Hemingway ha scritto moltissimi libri e racconti, reportage e articoli di giornale.

Il suo talento è stato riconosciuto anche in vita, quando ha vinto alcuni dei riconoscimenti più importanti e prestigiosi per la narrativa mondiale. Senza dubbio il suo libro più celebre, e anche quello che ha segnato maggiormente la sua fortuna, è stato Il vecchio e il mare datato 1952. Ma è impossibile non citare Addio alle armi, Morte nel pomeriggio, Per chi suona la campana e Fiesta (il sole sorgerà ancora).

Molti di questi sono stati anche oggetto di trasposizione cinematografica, portati sullo schermo da  grandi attori e registi, così come è stata raccontata la sua vita: basti pensare a Hemingway & Gellhorn, film per la tv con Nicole Kidman e Clive Owen, che riavvolge il nastro dell’amore tra lo scrittore e la collega (di nove anni più giovane) che è stata la sua terza moglie, ma anche l’unica tra le sue donne a chiedergli il divorzio.

Ernest Hemingway è stato un grande letterato, uno dei più grandi di sempre, la cui eredità artistica resta una delle più preziose del Novecento.

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