Chi era Nilde Iotti

Prima donna Presidente della Camera dei Deputati, Nilde Iotti ha cambiato la storia d'Italia e della condizione femminile nel nostro Paese

Pubblicato: 5 Dicembre 2019 14:58

DiLei

Redazione

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Prima donna a essere eletta Presidente della Camera dei Deputati, Nilde Iotti (all’anagrafe Leonilde) nasce a Reggio Emilia nel 1920. Figlia di un deviatore ferroviario attivo tra le fila sindacali e dichiaratamente socialista, proprio per volere del padre studia e consegue la laurea in Lettere e Filosofia.

Per un breve lasso di tempo, la donna che avrebbe cambiato la storia politica e culturale del nostro Paese lavora come insegnante presso l’istituto tecnico industriale della sua città. La sua vita cambia totalmente con l’armistizio dell’8 settembre 1943.

A seguito di questo avvenimento cruciale, Nilde Iotti entra a far parte delle file della resistenza partigiana, dando il suo contributo ai cosiddetti Gruppi di Difesa della Donna e per l’Assistenza ai Combattenti per la Libertà, istituiti a Milano e a Torino su iniziativa del Partito Comunista negli ultimi mesi del 1943.

Dopo il 25 aprile assume la carica di segretaria della sede di Reggio Emilia dell’associazione UDI (Unione Donne in Italia), realtà nata nel 1944 e alla quale si devono alcune delle più importanti conquiste delle lotte femministe, in primis il voto alle donne. L’anno successivo arriva invece l’elezione in Consiglio Comunale nelle liste del Partito Comunista Italiano.

Un’altra tappa importante della sua carriera è l’elezione, risalente sempre al 1946, all’Assemblea Costituente, grazie alla quale la futura Presidente della Camera dei Deputati può dare il suo contributo alla stesura di quella che è oggi considerata la legge fondamentale dello Stato italiano.

Nel 1948, anno dell’entrata in vigore della carta costituzionale, Nilde Iotti viene eletta alla Camera dei Deputati nelle liste del Partito Comunista Italiano. Le successive legislature vedono di volta in volta la sua riconferma. Nel 1979 arriva la grande svolta del suo percorso politico con l’elezione alla presidenza della Camera dei Deputati, prima donna in Italia a ricoprire questa carica.

Nilde Iotti ha vissuto una chiacchieratissima storia d’amore con Palmiro Togliatti (lui era sposato e padre di un figlio di nome Aldo). Secondo i rumors più accreditati, per i due politici è stato galeotto un incontro in ascensore, a seguito del quale lui avrebbe chiesto maggiori informazioni su di lei a un cronista del quotidiano L’Unità.

Questo contestatissimo amore (del quale viene informato anche Stalin), reso pubblico nel 1948 a seguito dell’attentato al Segretario del Partito Comunista Italiano, culmina con l’adozione di Marisa Malagoli, bambina rimasta orfana del padre operaio a causa di un intervento della Celere nel corso di una manifestazione di piazza.

Tornando alla carriera politica di Nilde Iotti – tra le prime firmatarie nel 1955 di una legge avente l’obiettivo di promuovere l’introduzione di un’assicurazione per le casalinghe – ricordiamo il mantenimento della carica di Presidente della Camera dei Deputati per tre legislature (un lasso di tempo complessivo pari a 13 anni).

Europeista convinta, nel 1997 viene eletta Presidente del Consiglio d’Europa, organizzazione di rilevanza cruciale per quanto riguarda la difesa dei diritti umani, della democrazia e della struttura dello Stato di diritto. Due anni più tardi, a causa di seri problemi di salute, rassegna le dimissioni dai banchi di Montecitorio.

Il 4 dicembre 1999, colta da un arresto cardiaco, viene a mancare presso la Clinica Villa Laura di Roma, dove era ricoverata da tempo e assistita dalla figlia Marisa. A seguito di un funerale laico di Stato, viene sepolta presso il Cimitero del Verano.

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