Angelino Alfano, politico: biografia e curiosità

Angelino Alfano è stato un noto politico del centrodestra, più volte ministro. Avvocato e imprenditore, ha giocato un ruolo di rilievo in particolare nel Pdl prima di abbandonare Montecitorio

Pubblicato: 5 Febbraio 2024 16:30

Stefania Bernardini

Giornalista

Giornalista professionista dal 2012, ha collaborato con le principali testate nazionali. Ha scritto e realizzato servizi Tv prevalentemente di cronaca, politica, economia e spettacolo

Angelino Alfano è stato uno dei protagonisti della politica, in particolare nel periodo dal 2010 al 2018. Dopo essere stato più volte ministro e considerato l’erede designato dell’ex premier Silvio Berlusconi a capo del Pdl, ha pagato lo strappo con il Cavaliere che lo aveva portato a fondare il Nuovo Centrodestra. Avvocato e imprenditore, la carriera di Alfano non si è comunque fermata fino a ricevere l’onorificenza di Cavaliere di gran croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

La biografia e gli esordi in politica

Angelino Alfano è nato ad Agrigento, in Sicilia, il 31 ottobre del 1970 e si è laureato in Giurisprudenza all’università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Nel 1994 è cultore della materia di Diritto Civile presso lo stesso ateneo e poi all’università degli studi di Palermo. Nel capoluogo siciliano, negli stessi anni, inizia anche la carriera di avvocato e l’esperienza politica. Dopo aver mosso i primi passi nella Democrazia Cristiana, alla fondazione di Forza Italia, sempre nel 1994, decide di spostarsi nel partito di Silvio Berlusconi dove viene eletto consigliere per la provincia di Agrigento. Deputato all’Assemblea Regionale Siciliana (ARS) nella XII legislatura, nel 2000 diventa capogruppo di Forza Italia all’ARS. L’anno successivo entra a Montecitorio come deputato, assumendo gli incarichi di segretario prima e vicepresidente poi del Comitato per la Legislazione della Camera. In poco tempo riesce a farsi apprezzare dall’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ed è presto considerato uno dei giovani emergenti del partito di Forza Italia.

Gli anni al Governo

Con la nascita del Popolo della Libertà, frutto dell’unione tra Forza Italia e Alleanza Nazionale, e la vittoria del centrodestra alle elezioni del 2008, inizia la vera e propria ascesa politica di Alfano che diventa Ministro della Giustizia. Durante i tre anni in questo ruolo, il dicastero registra una particolare attività legislativa contro le mafie e la criminalità organizzata. Tra le leggi più note ci sono l’inasprimento del carcere durissimo per i mafiosi (art.41 bis), il Codice Unico Antimafia e la Legge contro lo Stalking. Polemiche invece genere il cosiddetto “Lodo Alfano”, unica legge in Europa che prevedeva la sospensione dei processi penali a carico delle quattro più alte cariche dello Stato per l’intera durata del loro mandato. La norma è stata successivamente dichiarata illegittima e poi abrogata. Nel 2011 Alfano viene designato da Berlusconi segretario del Popolo della Libertà. Per occuparsi a tempo pieno di rilanciare il partito, il Guardasigilli lascia l’incarico al Ministero della Giustizia. Nel 2013 torna a essere ministro, questa volta dell’Interno, nel governo di larghe intese che vede insieme Pdl, Pd, Unione democratica e Scelta Civica e guidato da Enrico Letta.

La scissione con Berlusconi

Il rapporto col Cavaliere inizia a incrinarsi proprio durante gli anni del governo di larghe intese che ha visto anche l’alternarsi di Enrico Letta e Matteo Renzi alla guida di Palazzo Chigi. All’interno del Pdl si formano due schieramenti, i cosiddetti falchi decisi a sfiduciare il governo Letta per andare a elezioni anticipate e le colombe più propense invece a proseguire la collaborazione coi democratici. A novembre 2013 Silvio Berlusconi annuncia la rinascita di Forza Italia non filogovernativa, mentre Alfano dà vita al Nuovo Centrodestra a sostegno del Governo Letta prima e poi di quello Renzi, in entrambi restando ministro dell’Interno. Con il Governo Gentiloni, il leader del Nuovo Centrodestra diventa ministro degli Esteri. Nel marzo 2017 intanto scioglie Ncd e fonda Alternativa Popolare che non ottiene grandi consensi alla elezioni. Alla Farnesina resta in carica fino al giugno 2018 quando viene formato il Governo Conte I, a settembre dello stesso anno si dimette anche dalla presidenza di Alternativa Popolare.

Cosa fa oggi

Lasciata la politica, a luglio 2019 Angelino Alfano è diventato presidente del Gruppo ospedaliero San Donato, una holding nel settore della sanità privata che controlla e gestisce 19 ospedali e cliniche compreso il San Raffaele di Milano. È titolare dell’insegnamento “Regione Euro-mediterranea: Immigrazione, Sicurezza e Integrazione” all’Università LUISS Guido Carli di Roma ed è avvocato presso lo studio legale Bonelli Erede Pappalardo di Milano di cui dal 2021 è socio. È presidente della Fondazione De Gasperi e fa parte dell’Executive Board del Wilfried Martens Centre for European Studies, dello Scientific Advisory Board di Eastwest European Institute (EWEI) e dell’Advisory Board di AVSI.

Vita privata e curiosità

Riservato, la vita privata di Angelino Alfano non è mai stata molto al centro dell’attenzione. L’ex ministro è sposato con l’avvocata Tiziana Miceli e ha due figli. Il fratello minore Alessandro ha ricoperto vari incarichi tra cui quello di dirigente di Poste Italiane, ruolo che ha generato rumors e polemiche: secondo presunte intercettazioni telefoniche, sarebbe stato assunto dietro raccomandazione di Alfano stesso da ministro. Tra le curiosità che riguardano Angelino Alfano: nel 2008, con i suoi 37 anni, è stato il più giovane ministro della Giustizia della storia della Repubblica Italiana. È stato al Governo per 1836 giorni ininterrottamente, un record che lo ha fatto diventare anche il ministro più longevo della storia della Repubblica italiana. Nel 2022 è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La notizia è stata diffusa da Alfano stesso sul suo profilo LinkedIn con il commento: “Il riconoscimento ricevuto dalla più alta carica della nostra Repubblica mi ricorda che tutti noi, indipendentemente dalle responsabilità, dai ruoli, dal tratto di strada che percorriamo in un dato momento delle nostre esistenze, abbiamo infinite possibilità di metterci a disposizione delle nostre comunità”.

Opere e riconoscimenti

Angelino Alfano ha anche pubblicato tre libri. Il primo è “La mafia uccide d’estate”, nel quale racconta i tre anni e mezzo alla guida del Ministero della Giustizia tra lentezze e ritardi dei processi, proposte di riforma del sistema e inevitabili resistenze da parte dei magistrati. A questo sono seguiti “Chi ha paura non è libero” e “Il coraggio delle scelte”.

Le onorificenze italiane e straniere

Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica di Tunisia
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine del liberatore San Martín (Argentina)
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dell’ordine di Orange-Nassau (Olanda)
Cavaliere di Gran Croce – Membro Onorario del Xirka Ġieħ ir-Repubblika (Malta)
Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Piano (Santa Sede)
Golden Jerusalem Navigator – European Jewish Congress

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963