Peggy Guggenheim, la donna dietro al mito

La donna visionaria che ha profondamente influenzato il corso dell'arte moderna, creando una delle più importanti collezioni contemporanee del mondo

Pubblicato: 23 Settembre 2023 14:46

Sonia Surico

Content Editor e Storyteller

Laureata in Scienze della Comunicazione e con un Master in Seo Copywriting. Per lei, scrivere è un viaggio che unisce emozioni e conoscenza.

Molte delle più grandi opere d’arte che ammiriamo oggi sono giunte fino a noi grazie all’intuito e alla visione di persone eccezionali che hanno riconosciuto il loro valore e li hanno preservati per le generazioni future. Queste figure, spesso collezionisti d’arte, mecenati o persino artisti stessi, hanno svolto un ruolo cruciale nel plasmare il corso della storia, contribuendo a creare un’eredità duratura che continua a ispirare ancora oggi tutti gli appassionati d’arte.

Oggi raccontiamo la vita di una delle donne più importanti e influenti nel mondo dell’arte moderna del XX secolo: Peggy Guggenheim. Discendente da una delle famiglie più ricche d’America, ha dedicato gran parte della sua vita alla promozione di nuovi talenti artistici e all’acquisizione di opere, diventando una mecenate di spicco nell’ambiente artistico contemporaneo.

Il suo gusto inconfondibile e l’innata passione l’hanno portata a creare una collezione che rappresenta un vero e proprio viaggio nell’arte moderna, che va dalle avanguardie europee al surrealismo, fino all’espressionismo astratto.

Peggy Guggenheim: una vita dedicata all’arte

Il suo vero nome era Marguerite Guggenheim, nacque a New York il 26 agosto 1898 in una delle famiglie più ricche e potenti d’America. Visse in un ambiente privilegiato, ma ben presto sperimentò una grande sofferenza. A soli 14 anni, perse suo padre Benjamin in uno dei più famosi disastri marittimi della storia: il naufragio del Titanic. Questo evento lasciò un segno indelebile su di lei, influenzando profondamente le sue scelte future. Tra queste, sviluppò una fobia per le navi, un timore probabilmente causato dal trauma subìto.

Nel 1921, si trasferì in Europa dove sposò Laurence Vail, un artista e scrittore, con cui ebbe due figli, Sindbad e Pegeen. Qui si ritrovò presto a frequentare la Parigi bohémienne e strinse amicizia con alcune delle figure più influenti dell’arte moderna, tra i quali lo scultore Constantin Brancusi, la scrittrice Djuna Barnes e l’artista d’avanguardia Marcel Duchamp.

Nel 1938, dopo la fine del suo matrimonio, Peggy Guggenheim intraprese un nuovo capitolo della sua vita. Decise di aprire una galleria d’arte a Londra chiamata Guggenheim Jeune, trasformando così la sua passione per l’arte in una vera e propria missione: dare visibilità agli artisti emergenti e sottovalutati. Questa divenne presto un punto di riferimento, presentando mostre di celebri pittori come Vasily Kandinsky e Yves Tanguy, contribuendo in modo significativo alla loro fama e notorietà.

Nei due anni seguenti, Peggy ritornò a Parigi, una città che viveva un periodo di grande tensione a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Nonostante ciò, non si lasciò scoraggiare e iniziò a collezionare opere per la sua collezione.

Peggy acquistò capolavori realizzati da rinomati artisti come Georges Braque, Salvador Dalí, Robert Delaunay, Piet Mondrian e Francis Picabia. Tuttavia, la situazione politica e militare in Europa diventava sempre più precaria. Nel giugno del 1940, infatti, le truppe tedesche occuparono Parigi, costringendo molti, tra cui Peggy, a fuggire dalla città. Per un periodo, si trasferì a Marsiglia, dove ebbe modo di incontrare l’artista surrealista Max Ernst, che in seguito diventò suo marito.

Nell’estate del 1941, lasciò definitivamente la Francia e fece ritorno a New York, portando con sé le preziose opere d’arte che aveva raccolto durante il soggiorno europeo. Queste formarono la base della Peggy Guggenheim Collection, che oggi è considerata una delle collezioni d’arte moderna più importanti al mondo.

Nell’ottobre del 1942, insieme all’architetto e designer Frederick Kiesler, Peggy Guggenheim e Max Ernst inaugurano la galleria-museo Art of This Century situata al numero 30 di West 57th Street. Non era una semplice galleria d’arte, ma un concetto rivoluzionario di museo dove le opere venivano esposte in un ambiente radicalmente innovativo.

Divenne così un luogo fondamentale per la diffusione dell’Espressionismo astratto americano. Qui, artisti emergenti come Jackson Pollock trovavano un palcoscenico accogliente e stimolante, che contribuì a lanciare la loro carriera e a definire un nuovo movimento. Inoltre, Peggy fu una delle prime a riconoscere il talento delle donne, organizzando mostre collettive esclusivamente femminili e dando voce ad artiste di grande valore come Irene Rice Pereira, che avrebbe lasciato un’impronta indelebile nell’arte astratta del XX secolo.

La Collezione Peggy Guggenheim di Venezia

Nel 1948, Peggy Guggenheim ebbe una prestigiosa opportunità che avrebbe segnato una tappa fondamentale nel panorama artistico internazionale: fu invitata a partecipare alla Biennale di Venezia. Questo evento le permise di presentare per la prima volta in Europa la sua vasta collezione, un’occasione senza precedenti per ammirare le opere degli artisti americani emergenti, contribuendo in modo significativo alla comprensione e all’apprezzamento dell’arte contemporanea.

Nel 1949, scoprì un edificio ancora incompiuto ma dall’aspetto sorprendentemente moderno, il Palazzo Venier dei Leoni. A Peggy piacque subito. Senza esitare, lo comprò e lo trasformò non solo nella sua casa, ma anche in un rifugio per la sua amata collezione. Peggy credeva fermamente che l’arte avesse il potere di arricchire e nutrire l’anima di chiunque. Così, dopo qualche anno, decise di aprire le porte della sua casa-museo al pubblico per alcuni pomeriggi a settimana. Questo gesto permise a molte persone di entrare in contatto con opere d’arte straordinarie, facendo di Palazzo Venier dei Leoni un luogo culturale molto amato dagli appassionati d’arte di tutto il mondo.

Peggy Guggenheim muore all’età di 81 anni, il 23 dicembre 1979, ma il suo spirito vive ancora nel suo amato museo, dove le sue ceneri trovano riposo in un angolo tranquillo del giardino, come ricordo del suo immenso amore per l’arte.

Dal 1980, il Palazzo Venier dei Leoni ospita la Peggy Guggenheim Collection, affidata oggi alla Fondazione Solomon R. Guggenheim. Ogni angolo del palazzo è stato trasformato in uno spazio espositivo, dando vita a un museo che unisce la bellezza dell’architettura veneziana con la straordinaria vitalità dell’arte moderna.

Un viaggio affascinante attraverso i movimenti artistici più innovativi del XX secolo. Al suo interno è possibile ammirare i capolavori del Cubismo, del Futurismo, del Surrealismo e dell’Espressionismo astratto americano. Alcuni dei più grandi artisti del secolo scorso sono rappresentati in questa collezione, tra cui Magritte, Dalí, Kandinsky, Picasso, Pollock, de Chirico e Chagall. Ogni opera racconta una storia, rendendo la Peggy Guggenheim Collection un luogo dove l’arte del passato incontra quella del presente, e dove l’ispirazione per il futuro è sempre a portata di mano.

Fonte: Getty Images
Peggy Guggenheim nella sua casa di Venezia

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