Maria Chiara Carrozza, la prima donna alla presidenza del CNR

È stata la più giovane rettrice italiana, Maria Chiara Carrozza, nonché prima donna a ricoprire l'incarico di presidente del CNR. Questa è la sua storia

Pubblicato: 12 Aprile 2021 17:22Aggiornato: 3 maggio 2024 16:42

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Redazione

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Dopo un lungo percorso di studi, tanti sacrifici e un impegno incredibile, Maria Chiara Carrozza ha segnato la strada a un cambiamento senza precedenti: è stato suo, infatti, l’onore di essere la prima donna a diventare presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, un incarico di grande rilievo che ha coronato una carriera ricca di successi.

Chi è Maria Chiara Carrozza

Classe 1965, Maria Chiara Carrozza è nata a Pisa il 16 settembre 1965. Già da giovane aveva manifestato un grande spirito di sacrificio e quella sete inesauribile di conoscenza che è sempre stata la sua spinta ad approfondire, imparare, studiare. Dopo il diploma al liceo scientifico, Maria Chiara si è laureata in Fisica all’Università di Pisa e ha avuto la possibilità di seguire uno stage presso il Cern di Ginevra, dove ha potuto coltivare il suo interesse per le particelle elementari. Solo in seguito ha scoperto la sua vera vocazione: la bioingegneria.

Gli studi alla Scuola Superiore Sant’Anna – e il dottorato di ricerca in Ingegneria che ha conseguito – le hanno aperto la strada alla ricerca in Bioingegneria Meccanica e, negli anni successivi, alla cattedra di Bioingegneria Industriale. Tra i suoi successi, possiamo annoverare numerose ricerche nei settori della biorobotica, della biomeccatronica e della neuro-ingegneria della riabilitazione. È a livello internazionale che Maria Chiara Carrozza ha condotto studi e progetti di ricerca su protesi neurorobotiche volte a restituire il senso del tatto agli amputati, così come su esoscheletri per aiutare chi soffre di patologie neuromuscolari.

La sua lunga attività di ricerca è da sempre affiancata a numerosi altri impegni: la Carrozza tiene conferenze in tutto il mondo, è autrice di molteplici pubblicazioni sulle più prestigiose riviste del settore ed è stata la più giovane rettrice italiana, incarico per il quale ha ottenuto la Mela d’Oro 2012, assegnatole dalla Fondazione Marisa Bellisario. In tempi più recenti si è avvicinata anche all’attività politica, sino ad arrivare a ricoprire il ruolo di Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca sotto il Governo Letta, ruolo che ha ricoperto dal 28 aprile al 22 febbraio del 2014.

La donna dei primati

E se quanto detto fino ad ora sembra bastare a delineare il ritratto di una persona che, con il suo lavoro e gli studi entra di diritto nella lista delle donne che hanno fatto la storia d’Italia, in realtà Maria Chiara Carrozza non si è limitata a questo. Qualche anno fa, infatti, ha potuto aggiungere un nuovo e importante tassello nel suo ricco curriculum: il 12 aprile 2021 è stata nominata presidente del CNR, prima donna investita di tale incarico.

“Sono felice ed emozionata” – aveva dichiarato la ricercatrice dopo la nomina ufficiale – “Essere la prima donna alla guida del più importante e grande centro di ricerca del Paese è una sfida e una responsabilità senza precedenti. Ma anche un cambio di passo e di prospettiva”. L’incarico della durata 4 anni, che ha segnato l’inizio di un grande cambiamento sotto ogni punto di vista, vede oggi Maria Chiara Carrozza impegnata alla guida della ricerca scientifica italiana verso nuovi e più importanti obiettivi.

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