Con la sua ampia facciata classicheggiante si riflette nelle acque del lago di Garda, cinta da bellissimi giardini monumentali: stiamo parlando di Villa Bettoni, una delle più suggestive architetture lombarde del ‘700. Con il suo panorama meraviglioso e un ampio parco ricco di sculture, è una tappa fondamentale per chi vuole immergersi tra i tesori più preziosi di questa sponda lacustre. Andiamo alla scoperta della storia e delle spettacolari sale che caratterizzano questo edificio.
Indice
Dove si trova Villa Bettoni
La sponda lombarda del lago di Garda offre ai turisti alcune delle più spettacolari ville dell’intera regione. È qui che si trova Villa Bettoni, un’architettura classicheggiante che rappresenta uno degli esempi più belli del ‘700 lombardo. Siamo a Bogliaco, una ridente località costituita da poche casette e da un edificio considerato un vero e proprio monumento storico. Si tratta di una piccola frazione del comune di Gargnano, in provincia di Brescia: non troppo noto al turismo di massa, è un luogo dove si respira ancora un’atmosfera autentica. E in questa splendida cornice, sorge Villa Bettoni. Scopriamo qualcosa in più su questo gioiello.
Villa Bettoni, la storia
La storia di Villa Bettoni è strettamente legata a quella di una delle più nobili famiglie del territorio: i Conti Bettoni Cazzago. I suoi membri, possidenti di grandi feudi dislocati tra la bassa bresciana, le sponde del Garda e il Tirolo (oltre che di terreni a Brescia, a Genova e a Napoli), dovettero la sua fortuna sia all’esercito che all’attività agricola. Grazie ai buoni rapporti con Vienna – Gian Antonio Bettoni divenne comandante generale della cavalleria austriaca in Italia – e alla coltivazione di agrumi che diede vita ad un importante commercio in tutta Europa, la famiglia decise di costruire un’enorme villa che potesse essere a loro piena rappresentanza.
Si optò così per Bogliaco, questa piccola località affacciata sul lago di Garda dove l’impresa agricola di limoni aveva già avuto grandissimo successo. Furono i figli di Gian Domenico Bettoni, ben 16 fratelli, a dare il via alla realizzazione di questa imponente architettura. Sul luogo scelto per la costruzione della villa esistevano già alcuni edifici seicenteschi, che vennero incorporati nel progetto originario. Fu così che, a cavallo tra la prima e la seconda metà del ‘700, l’architetto veronese Adriano Cristofali ottenne l’incarico e diede inizio ai lavori per portare alla luce Villa Bettoni. Dopo alcuni dissidi con il Cristofali, il cantiere venne interrotto e riprese qualche anno più tardi sotto la direzione di Antonio Marchetti.
Nel corso dell’800, la famiglia Bettoni assunse sempre maggiore importanza: giusto per testimoniare la rilevanza storica dei suoi membri, è bene ricordare che la loro dimora di Brescia fu testimone di incontri di grandissimo impatto, come quelli con Napoleone Bonaparte, Victor Hugo, Pietro Mascagni, Giuseppe Garibaldi e Giacomo Puccini, oltre a quelli con i sovrani d’Italia. Seguendo le fortune della famiglia, la residenza sul lago di Como divenne via via sempre più mastodontica. Tanto che, ad oggi, viene chiamata la “piccola Versailles d’Italia”. Particolarmente affascinanti sono i suoi giardini monumentali, che sorgono sulla parte posteriore della villa, tra essa e la strada.
Ad impegnarsi per la loro realizzazione fu soprattutto il Conte Giovanni Maria Bettoni, e i lavori vennero affidati al fiorentino Amerigo Vincenzo Pierallini, il quale si avvalse anche di Filippo Sprizzi, giardiniere del Duca di Parma. Villa Bettoni fu sia una residenza gentilizia che la sede dell’azienda di famiglia, almeno fino allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. Durante quegli anni venne occupata dalle truppe tedesche, e in seguito divenne sede della Presidenza del Consiglio dei Ministri della Repubblica Sociale. Oggi, tornata nelle mani della sua famiglia originaria, è una delle dimore storiche più affascinanti del nord Italia. Su prenotazione, è possibile effettuare visite guidate dei suoi giardini e dei saloni interni, ricchi di opere d’arte preziose.
Gli splendidi interni di Villa Bettoni
Villa Bettoni si sviluppa su quattro piani e presenta due splendide facciate, una rivolta verso il lago e una sul retro, affacciata sui giardini. L’edificio è composto da un corpo centrale, con una superficie a bugnato che caratterizza il piano terra – dove sorge un portico tripartito – e meravigliose finestre sormontate da timpani riccamente decorati. L’ultimo piano è coronato invece da una balaustra con statue in pietra, opera degli scultori Giovanni Battista Locatelli e Francesco Cignaroli. Ai lati dell’edificio centrale, si aprono due ali più basse, con facciate lisce e prive di elementi decorativi, ad eccezione dei timpani al di sopra delle finestre.
All’interno, la villa si apre sullo scalone d’onore, dove compaiono altre statue del Locatelli e gli affreschi realizzati dai fratelli Galliari. La scalinata si apre sul salone, che è decorato anch’esso con preziosi affreschi e occupa tre piani in altezza: da qui si gode di una splendida vista sui monti mentre, sul lato opposto, il panorama è invece quello del lago. Una delle sale più affascinanti della villa è la quadreria che costituisce un meraviglioso esempio di pinacoteca privata, con ritratti di famiglia e una stanza dedicata al maresciallo Gian Antonio Bettoni – che lavorò per Maria Teresa d’Austria.
I giardini monumentali
Il retro della villa è occupato da un enorme parco, collegato all’edificio da due ponti aerei: è uno splendido esempio di gioco delle prospettive, davvero molto scenografico. In ogni angolo ci sono elementi che si armonizzano perfettamente tra loro e con Villa Bettoni, mettendo in primo piano l’importanza della natura. Il giardino ospita uliveti e agrumeti, inoltre è decorato con lauri e allori e da un viale alberato al termine del quale avrebbe dovuto sorgere un tempietto dedicato ad Apollo. Particolarmente suggestive sono poi le architetture e le sculture che caratterizzano l’intero parco.
Vi si trovano infatti tre fontane principali, ciascuna alimentata da fonti interne alla proprietà di Villa Bettoni, due magnifiche terrazze con un’incantevole vista sul lago e una grotta artificiale. Preziosissime sono le statue che raffigurano le virtù morali: spiccano i gruppi scultorei dedicati alla Carità e alla Gloria, ma anche quelli che, in prossimità della grotta, rappresentano la Forza, la Gloria, l’Onore, la Fedeltà, la Caccia e la Prudenza. Tutte le statue vennero realizzate da Giovanni Battista Locatelli, autore di molte altre opere scultoree che sono custodite all’interno della villa.