Pergola bioclimatica, a cosa serve: pro e contro

Una scelta innovativa in fatto di arredamento da esterni: scopriamo quali sono le pergole bioclimatiche e i loro vantaggi

Pubblicato: 17 Aprile 2024 17:57

Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Avere un piccolo o grande spazio aperto da vivere durante la bella stagione è senza dubbio una vera fortuna: per renderlo ancora più confortevole, molte persone scelgono delle coperture che offrono un po’ d’ombra e refrigerio nei mesi estivi. Dal classico ombrellone da giardino al gazebo fissato a terra, ci sono numerose soluzioni che vanno bene per tutte le dimensioni e per tutti i budget. Ma negli ultimi anni si stanno diffondendo sempre più le pergole bioclimatiche, l’alternativa ideale per chi ama vivere all’aperto sfruttando ogni stagione. Scopriamo come funzionano e quali sono i loro vantaggi.

Cos’è la pergola bioclimatica

Al contrario di un ombrellone da giardino o di un gazebo, la pergola bioclimatica offre molto più di un semplice riparo per le calde e assolate giornate estive. Si tratta di un vero e proprio sistema per trasformare l’ambiente esterno in un luogo vivibile nel maggior numero possibile di occasioni, arrivando addirittura a fornire un angolo riscaldato dove trascorrere del tempo anche durante i mesi invernali. Tutto questo con un notevole risparmio energetico, grazie alla sua struttura innovativa che coniuga funzionalità e design.

Vediamo un po’ più nel dettaglio di cosa stiamo parlando. La pergola bioclimatica è caratterizzata da una copertura formata da lamelle orientabili, che possono essere utilizzate per proteggere l’ambiente esterno dal sole o dalla pioggia. La struttura è solitamente realizzata in alluminio, acciaio, ferro battuto o legno, tutti materiali adatti (se trattati nel modo giusto) per resistere alle intemperie e fornire il massimo confort anche dal punto di vista climatico. Questo tipo di pergola, infatti, ricrea un vero e proprio microclima al suo interno, per soddisfare tutte le esigenze.

Le lamelle, inclinabili manualmente o attraverso un sistema motorizzato, consentono non solamente di riparare dal sole, ma anche di convogliare il vento e modificare in maniera strategica la temperatura dell’aria. Inoltre, una volta chiuse, forniscono una copertura impermeabile che impedisce all’acqua piovana di penetrare attraverso di esse. In questo modo, adottando eventualmente ulteriori protezioni laterali, è possibile vivere l’ambiente esterno anche durante i mesi più freddi. A questo proposito, esistono infatti strutture aggiuntive che consentono di chiudere totalmente la pergola: vetrate, serrande e infissi o teli avvolgibili sono un’ottima soluzione per chi vuole sfruttare il terrazzo o il giardino il più a lungo possibile.

Tipi di pergole bioclimatiche

Esistono diversi tipi di pergole bioclimatiche, in grado di soddisfare le esigenze di ogni persona. Innanzitutto, occorre distinguere tra quelle addossate e quelle autoportanti. Le prime sono dotate di due soli pali di sostegno: la struttura va infatti poggiata su una parete esterna, fornendo così una tettoia contigua alla casa. È la soluzione migliore per chi ha intenzione, anche solamente in un secondo momento, di chiudere completamente la pergola e avere così una vera e propria estensione dell’appartamento. Si rivela vantaggiosa anche perché è in grado di fornire ombra alle finestre e proteggere così dal caldo in casa.

La pergola bioclimatica autoportante è invece quella più classica, con quattro pali di sostegno: può essere installata ovunque, sia su pavimentazione che in giardino, senza bisogno di essere addossata ad una parete. È perfetta per chi ha ampi spazi all’aperto e vuole creare un angolo relax lontano dalla propria casa – come ad esempio un’area pranzo immersa tra gli alberi o un luogo ombreggiato dove posizionare qualche lettino nei pressi di una piscina. Abbiamo poi visto che le pergole bioclimatiche possono essere chiuse, ma c’è anche una versione più innovativa che consente, al contrario, una totale apertura: si tratta della pergola con lamelle retrattili, che si avvolgono su se stesse “a pacchetto”, lasciando la struttura completamente scoperta.

Pergola bioclimatica: pro e contro

Perché installare una pergola bioclimatica? I vantaggi sono davvero numerosi: innanzitutto creano un ambiente esterno che può diventare vivibile in qualsiasi momento dell’anno (e, nella scelta di una pergola addossata, si può addirittura trasformare in una vera e propria stanza in più). È inoltre un’ottima soluzione per il risparmio energetico, perché fornisce ombra e diminuisce il surriscaldamento, rendendo quindi più efficaci i sistemi di refrigerazione, mentre in inverno le lamelle trattengono il calore all’interno, consentendo così di ridurre i costi in bolletta per il riscaldamento.

Un altro vantaggio consiste nella facile installazione: la struttura è molto leggera e si monta in pochissimo tempo, così da avere sin da subito un ambiente riparato dove trascorrere i propri momenti all’aria aperta. Anche nella manutenzione possiamo trovare un punto a favore per le pergole bioclimatiche, dal momento che i materiali utilizzati sono resistenti alle intemperie, non arrugginiscono, non si deformano e non scoloriscono. Insomma, sono progettate per durare a lungo e necessitano solo di una periodica pulizia con un panno e acqua calda.

Per gli amanti della tecnologia, la pergola bioclimatica è il massimo dell’innovazione. È possibile scegliere un modello completamente motorizzato, da guidare con telecomando o addirittura con smartphone. Inoltre sono disponibili sensori di pioggia integrati che consentono la chiusura automatica delle lamelle nel caso in cui venga rilevata l’umidità: in questo modo, è possibile lasciare all’aperto i propri arredi senza alcuna preoccupazione, sapendo che al primo accenno d’acqua verranno protetti dalla pergola.

Infine, l’installazione della pergola bioclimatica non richiede alcun permesso di costruzione: essendo infatti un’operazione che non necessita di interventi murari ed essendo la struttura stessa facilmente rimovibile, rientra nell’edilizia libera e non bisogna chiedere autorizzazione. L’unico vero svantaggio di questo sistema di copertura consiste nel prezzo, che è ovviamente abbastanza alto e non adatto a tutte le tasche. C’è però una soluzione: l’acquisto e la posa in opera di schermature solari mobili in casa fanno parte degli interventi per i quali si può usufruire dell’Ecobonus.

Questo incentivo, volto alla miglioria energetica degli immobili residenziali e commerciali, permette di ottenere una detrazione del 50% della spesa sostenuta (per un massimo di 60mila euro totali), da ripartire in 10 anni. Sarà dunque possibile detrarre la metà dell’importo dell’acquisto e dell’installazione della pergola bioclimatica in 10 quote di pari cifra, seppur in un periodo di tempo piuttosto lungo.

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