Arte povera, idee per arredare casa

Ecco alcuni consigli per arredare la casa usando mobili in pieno stile Arte povera

Pubblicato: 14 Luglio 2023 14:26

Mara Locatelli

Giornalista e Home Specialist

Giornalista, scrittrice, Seo copy. Con due architetti in famiglia, l’arredamento è uno dei suoi temi.

Arte povera e arredamento: un connubio che nasce in maniera insolita e che diventa popolare forse anche più del movimento artistico a cui deve il nome. Questo stile di arredo, che si distingue per l’uso di materiali semplici e naturali, può offrirti il tocco che cerchi per avvolgere i tuoi interni di un’atmosfera intima e accogliente. Ma cosa significa arte povera esattamente e come si trasporta concretamente dentro casa? Scopriamo insieme tutte le caratteristiche di questo stile genuino, come adottarlo e come abbinare i mobili di arte povera agli arredi moderni.

Che cosa significa arte povera: un movimento di ribelli

Partiamo dal rispondere alla prima domanda che ci si pone quando non si conosce questo stile: che significa arte povera? L’Arte Povera è un movimento artistico che nasce in Italia, nella seconda metà degli anni Sessanta, come ribellione all’arte tradizionale per proporre un nuovo modo di interpretare e vivere l’arte. Il termine fu coniato dal critico d’arte italiano Germano Celant, in occasione della prima mostra a Genova del gruppo di artisti che aderivano al movimento.

Proponendo un approccio autentico e legato alla quotidianità, l’Arte Povera si contrapponeva alla modernizzazione e al consumismo dell’epoca. In segno di protesta contro ogni forma di capitalismo, l’Arte Povera utilizzava materiali grezzi e di uso comune come legno, pietra, tessuti naturali, corde con l’intento di creare un rapporto concreto tra le opere d’arte e la vita quotidiana, oltre che una connessione più stretta tra uomo, ambiente e arte.

Come l’arte povera modifica l’arredamento

L’Arte Povera come corrente artistica irrompe nella seconda metà del Novecento italiano con la forza e l’impetuosità di idee e tematiche che vogliono fare riflettere sull’attualità. Il movimento segna dieci anni di storia dell’arte italiana, poi si scioglie e i suoi componenti intraprendono cammini di ricerca artistica individuali. La sua eredità però sopravvive e lascia traccia anche nell’arredamento. L’arte povera come arredamento fa il suo ingresso nelle case in quello stesso periodo, forse mossa principalmente da esigenze più prosaiche che da alti ideali. Negli anni del dopoguerra, soprattutto nelle campagne c’è infatti una grande necessità di mobili robusti, che siano prima di tutto funzionali. Poco importa la presenza di fronzoli e orpelli, la scelta dei mobili con cui arredare casa si concentra sulla qualità dei materiali impiegati per elementi che devono essere utili allo scopo: pratici da utilizzare e durevoli nel tempo. Sono queste le caratteristiche dei mobili di arte povera che diventano le coordinate entro le quali possiamo collocare un vero e proprio stile di arredamento.

Come arredare con l’arte povera

Scegliere l’arte povera per arredare casa significa abbracciare un’estetica di semplicità e autenticità. Ecco alcuni suggerimenti per arredare casa con i mobili di arte povera o aggiungere un tocco vintage alla cucina.

Arte povera: uno stile per tutte le case

L’arte povera nell’arredamento mostra uno stile di design che privilegia l’uso di materiali naturali, semplici e a volte anche riciclati. Il termine “povera” non ha alcun legame con uno status sociale o economico, si riferisce alla povertà di decorazioni, in virtù di un ritorno alle origini, alla semplicità e all’autenticità. Oggi l’arte povera nell’arredamento viene spesso associata a un’atmosfera rustica e accogliente, ma può essere facilmente adattata a una varietà di contesti, dal più tradizionale al più moderno. I mobili in arte povera portano un tocco essenziale e funzionale in ogni ambiente. Ecco perché si può usare questo stile per arredare tutta la casa oppure adottarlo per caratterizzare una sola stanza. Per esempio, un mobile in arte povera come una grande libreria in legno ha quello stile essenziale perfetto per arredare lo studio o la zona lettura di un living moderno.

L’arte povera si concentra sulla funzionalità e sulla semplicità. Ricordatelo quando valuti elementi di arredo semplici nel design, ma funzionali nell’uso: in questo modo potrai inserirli senza difficoltà anche in una stanza arredata che segue tutt’altro stile. Quando vuoi mixare, l’ideale è scegliere un pezzo solo, ma che sia di impatto. Per esempio, le sedie di arte povera attorno a un tavolo di design in resina o acciaio creano un connubio di grande personalità. Oppure un tavolo di arte povera che segna la zona pranzo di un living dallo stile contemporaneo è un abbinamento di classe che non passa inosservato. Se vuoi che il mobile di arte povera diventi un pezzo di accento, come una vecchia credenza restaurata col fa da te, ricordati di metterlo in una posizione dove il contrasto lo ponga sotto i riflettori e lo trasformi in protagonista.

Per arredare una cucina in arte povera o altre stanze della casa, cerca mobili realizzati con materiali naturali. Il legno è un elemento fondamentale di questo stile. Puoi optare per mobili in legno grezzo o trattato con finiture naturali, che ne esaltano la bellezza intrinseca. Associato a materiali come la pietra, perfetta per il piano di lavoro della cucina in arte povera, e al ferro, ideale per maniglie o piccoli dettagli decorativi, può aggiungere un elegante tocco rustico alla stanza.

Il vantaggio di arredare con i mobili dell’arte povera è dato dalla sua palette di colori neutri che si possono abbinare facilmente per creare un ambiente riposante e luminoso in armonia con le altre stanze della casa.

Come abbinare i mobili di arte povera e casa moderna

Il segreto per abbinare mobili di diverso stile è racchiuso nella capacità di inseguire sempre l’equilibrio e la moderazione. L’arte povera si concentra sulla funzionalità e sulla semplicità. Scegli mobili che siano semplici nel design, ma funzionali nell’uso, in questo modo potrai inserirli senza difficoltà in una stanza arredata secondo uno stile diverso, ma dai canoni contemporanei. L’ideale è adottare un pezzo solo, che dovrà diventare un elemento di alto impatto, e poi personalizzare l’arredo della stanza secondo le necessità e i gusti individuali.

Se vuoi abbinare i mobili di arte povera agli arredi di una casa contemporanea, non eccedere mai oltre tre pezzi. Altrimenti rischi l’effetto caos e dai vita a una mancanza di coerenza che salta subito all’occhio.

Ovviamente, anche la quantità e la voluminosità dei mobili di arte povera inseriti in un contesto di gusto contemporaneo sono elementi variabili: tutto dipende dall’ampiezza della stanza da arredare. In un ambiente piccolo, inserire un’imponente credenza alta in arte povera potrebbe rivelarsi una decisione azzardata, per non dire sbagliata.

Una buona regola che ti consiglio di tenere sempre a mente, soprattutto quando pensi di abbinare mobili di arte povera ad altri arredi, è quella di identificare un punto spazioso in cui collocarli. Creare la giusta distanza tra il mobile di arte povera e il resto dell’arredamento ti permette infatti, di mettere “l’elemento estraneo” sotto la luce giusta. Questo è un trucco per aiutare il nostro cervello, nel momento in cui inquadra il pezzo slegato dal resto, a percepirlo come un mobile di pregio che spicca in senso positivo, nell’uniformità armoniosa della stanza. Altrimenti, se i mobili di diversi stili sono troppo vicini, si crea un effetto antiestetico di mobili ammassati alla rinfusa, come tra le bancarelle dei mercatini.

Come scegliere i mobili di arte povera per la tua casa

L’ariosità è comunque un fattore da tenere presente quando si arreda una casa con i mobili di arte povera, proprio per mantenere fede a quel concetto di semplicità che sta all’origine di questo stile rustico. Le forme squadrate di un letto matrimoniale di arte povera vengono valorizzate in una stanza spoglia e luminosa, dove il candore dei tessili tra tende di lino o di cotone leggere come garza, biancheria ricamata, soffici cuscini e tappeti crea il connubio perfetto, elegante e avvolgente con il legno del mobile.

Una grande specchiera e piccoli comodini di arte povera, semplici e poco ingombranti, possono completare l’arredamento di una stanza da letto in arte povera dove l’armadio potrebbe anche non esserci perché sostituito da una moderna cabina armadio attrezzata di tutti i comfort. Ecco che un abbinamento tra contemporaneo e mobili di arte povera trova un’altra strada per ottenere un risultato raffinato.

Molti mobili di arte povera hanno un aspetto invecchiato o usurato, un effetto che si può ottenere attraverso tecniche di finitura come il decapé, che regalano un fascino vissuto e un po’ consumato. I dettagli che traspaiono dal legno grezzo, le piccole imperfezioni di fattura artigianale o le superfici irregolari sono il bello dell’arte povera, perché aggiungono autenticità e fascino, oltre a sottolineano l’approccio rustico di questo stile.

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