Sindrome metabolica: cos’è, sintomi e come evitarla

Condizione di elevato rischio cardiovascolare, la sindrome metabolica deve essere tenuta sotto controllo per prevenire diabete e ictus

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Redazione

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Col termine “sindrome metabolica“, più che indicare una singola patologia, si indica una condizione ad elevato rischio cardiovascolare che aumenta la possibilità di sviluppare diabete, malattie cardiovascolari e malattie cerebrali come l’ictus. Perché “metabolica”? Perché si riferisce ai processi biochimici coinvolti nel normale funzionamento del corpo, sebbene diversi siano i nomi con cui è nota: sindrome X, sindrome da insulino-resistenza, sindrome dismetabolica.

Chi soffre di sindrome metabolica ha un rischio di sviluppare diabete cinque volte maggiore rispetto ad una persona che non ne soffre, mentre il rischio di sviluppare malattie cardiovascolari è maggiore di due volte. Ecco dunque che prevenirla, e riconoscere i suoi sintomi, è fondamentale. Sono cinque, gli “indizi” che conducono ad una sua diagnosi:

Più condizioni si verificano in contemporanea, maggiore è la possibilità di sviluppare la sindrome metabolica. Una sindrome di cui soffrono più spesso i malati di diabete, chi ha un’età avanzata, chi fa scarsa attività fisica e chi è geneticamente predisposto.

Non dà sintomi specifici, la sindrome metabolica. Anzi, chi ne soffre dichiara generalmente di “sentirsi bene”: ecco perché è tanto importante tenere sotto controllo i fattori di rischio, a cominciare da un eccesso di grasso. Fondamentale per prevenirla è cercare di mantenere il proprio peso-forma, fare regolare attività fisica (anche leggera) e seguire una dieta bilanciata che prediliga il consumo di frutta e verdura. E sono, questi, gli accorgimenti da adottare anche quando la sindrome metabolica viene diagnosticata, rivolgendosi – preferibilmente – ad un centro specializzato.

Come avviene la diagnosi? Con l’accertamento della presenza di tre o più fattori di rischio: obesità con MBI>30, grasso addominale elevato (circonferenza vita >80 cm nelle donne e >94 cm negli uomini), valori di colesterolo HDL <50 mg/dl nelle donne e <40 mg/dl negli uomini, trigliceridi superiori a 250 mg/dl, pressione sistolica maggiore di 140 o pressione diastolica maggiore di 90, glicemia superiore ai 100 mg/dl a digiuno. Campanelli d’allarme, che richiedono un’azione tempestiva.

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