Iperico: benefici e proprietà dell’erba di San Giovanni

Rimedio noto per le sue proprietà antidepressive, l’iperico fiorisce nel giorno di San Giovanni ed è una pianta preziosa per la salute e la bellezza

Pubblicato: 22 Giugno 2021 17:55

Tatiana Maselli

Erborista ed Editor specializzata in Salute & Benessere

Laureata in Scienze e Tecnologie Erboristiche, ambientalista e appassionata di alimentazione sana, cosmesi naturale e oli essenziali, scrive per il web dal 2013.

Cos’è

L’iperico (Hypericum perforatum), chiamato anche erba di San Giovanni, è un’erba biennale che appartiene alla famiglia delle Clusiaceae. Si tratta di una piccola pianta, alta non più di 60 centimetri, con fusti dritti e ramificati nella parte apicale. Le foglie dell’iperico sono piccole, ovali, con la pagina ricoperta di piccoli punti ben visibili controluce, che costituiscono delle ghiandole secretorie e da cui deriva il nome perforatum. Il nome volgare della pianta dipende invece dal periodo di fioritura che avviene in giugno, in prossimità della festa di San Giovanni, che si celebra il 23 del mese.

I fiori dell’iperico sono riuniti in grappoli e sono piccoli e gialli, costituiti da cinque petali e numerosi stami e da un ovario formato da tre carpelli sormontati da stili rosso intenso; strofinati tra le dita, macchiano la pelle di rosso. Il frutto dell’iperico è una capsula ovale.

L’iperico cresce spontaneamente nei prati incolti e lungo i bordi delle strade in tutta Europa, in Asia settentrionale, Nord Africa e Nord America. Dell’iperico si utilizzano le sommità fiorite, raccolte poco dopo la fioritura e utilizzate fresche, essiccate o sotto forma di estratto in fitoterapia, erboristeria e cosmesi.

Proprietà e benefici

L’iperico vanta proprietà sedative e antidepressive e, per uso interno, ha azione cicatrizzante e antimicrobica. I benefici dell’iperico sono stati attribuiti alla presenza di ipericina, iperforina e flavonoidi che costituiscono il fitocomplesso della pianta.

Da sempre, l’erba di San Giovanni è utilizzata per trattare i disturbi dell’umore come depressione lieve, ansia, agitazione. L’iperico è utile anche per migliorare il tono dell’umore durante la menopausa o nei giorni che precedono il ciclo mestruale. L’assunzione orale di preparati a base di iperico consente infatti di inibire la ricaptazione di serotonina, dopamina e noradrenalina, neurotrasmettitori coinvolti nella regolazione dell’umore e di aumentare la densità dei recettori per questi neurotrasmettitori. L’iperico agirebbe poi anche su altri neurotrasmettitori, tra cui il GABA, con azione sedativa e antispasmodica, utile in caso di ansia e agitazione e per alleviare manifestazioni dolore, inclusi i dolori mestruali.

L’uso topico di preparati a base di iperico risultano invece utili in caso di pelle secca, disidratata e screpolata, piaghe, ferite e ulcere della pelle, scottature solari e ustioni e irritazioni cutanee che causano prurito.

Come utilizzarlo

Uso interno

Internamente, l’iperico può essere assunto sotto forma di tisana, tintura madre o come integratore alimentare.

La tisana si prepara lasciando in infusione per una decina di minuti due grammi di fiori di iperico essiccati in una tazza di acqua calda. Il dosaggio è pari a due tazze al giorno.

La tintura madre, preparata facendo macerare in alcool la pianta intera, si somministra al dosaggio di 50 gocce diluite in poca acqua, tre volte al giorno.

Capsule e compresse si assumono con le indicazioni del produttore, indicate sulla confezione dell’integratore alimentare o del fitoterapico. Gli effetti dell’iperico sul tono dell’umore possono essere apprezzati dopo circa un mese e mezzo dall’inizio dell’assunzione.

Uso esterno

L’infuso di iperico, preparato con 5 grammi di fiori essiccati ogni 100 millilitri di acqua, si utilizza filtrato e tiepido per lavare ferite e piaghe della pelle, per velocizzarne la guarigione. Il decotto si prepara invece con 10 grammi di fiori ogni 100 millilitri di acqua e si usa per impacchi sulle ferite, con garze sterili.

Esternamente si utilizzano anche estratti glicolici, oleoliti e pomate, creme e unguenti a base di iperico, per trattare scottature, irritazioni o per ammorbidire la pelle disidratata. L’oleolito di iperico, di un intenso colore rosso scuro, può essere preparato anche a casa, facendo macerare per 30 giorni una parte di fiori freschi di iperico in cinque parti di olio di oliva in un barattolo di vetro che andrà agitato almeno tre volte al giorno. Una volta trascorso il tempo di macerazione, l’olio di iperico può essere filtrato, sistemato in contenitori ben puliti e asciutti e utilizzato per trattare scottature solari, ustioni e problematiche della pelle.

Controindicazioni ed effetti collaterali

L’iperico è considerato un rimedio sicuro e non presenta effetti collaterali rilevanti. L’ipericina però è considerata fotosensibilizzante e può portare alla comparsa di eritemi, soprattutto nelle persone con carnagione molto chiara. Per questo motivo è bene non assumere preparazioni a base di iperico durante i mesi estivi o, in alternativa, evitare l’esposizione solare prolungata ai raggi del sole se si seguono trattamenti con estratti di iperico.

Interazioni

Sebbene l’iperico non presenti di per sé particolari controindicazioni, bisogna prestare attenzione quando si seguono terapie poiché l’iperico presenta numerose interazioni con svariati farmaci, inclusa la pillola anticoncezionale. Questo perché, quando l’iperico viene metabolizzato a livello del fegato, i suoi componenti portano all’induzione di diversi citocromi. I citocromi sono complessi enzimatici deputati alla trasformazione di svariate molecole assunte con integratori e farmaci; la loro induzione o inibizione può diminuire o aumentare la biodisponibilità di terapie che si stanno seguendo, riducendo o incrementando l’effetto dei principi attivi metabolizzati dai medesimi citocromi.

Si tratta di un aspetto molto importante da tenere in considerazione poiché un farmaco può non avere alcun effetto – o avere un effetto assai blando – se la sua biodisponibilità diminuisce oppure provocare effetti collaterali rilevanti se la biodisponibilità aumenta. Se si stanno assumendo terapie è vivamente consigliato informare il medico, il farmacista o l’erborista prima di decidere di assumere preparazioni che contengono iperico.

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