Le posizioni principali e i benefici dell’Hatha Yoga

l’Hatha yoga è tra le discipline più conosciute e mira all'armonia tra corpo e spirito: ecco le posizioni più famose e come praticarle

Pubblicato: 4 Gennaio 2024 10:32

Silvia Menini

Naturopata e Giornalista

Naturopata in costante formazione, è anche giornalista pubblicista, scrittrice, sommelier ed esperta di marketing.

Se sei uno yogi alle prime armi o un vecchio adepto, ne avrai in entrambi i casi sentito parlare. Alla domanda “E tu che Yoga fai?” spesso si risponde citando l’Hatha yoga, un tipo di pratica che risponde molto allo sforzo fisico, ma non solo.

In cosa consiste l’Hatha Yoga

Ma l’Hatha yoga, cos’è precisamente? Innanzitutto, è bene sapere che lo yoga, come suggerisce l’etimologia (che vuol dire unione) è uno soltanto e promuove l’equilibrio tra mente e corpo che si eleva ad un’unione tra coscienza individuale e coscienza universale. Oggi, tuttavia, si tende a dare un’etichetta diversa ad ognuna delle pratiche che seguono scuole o approcci vari. Nella fattispecie, si può senza dubbio dire che l’Hatha yoga è tra le discipline più conosciute, se non la più conosciuta.

Hatha letteralmente significa sforzo violento, ma il suo significato è ben più profondo. La parola, composta da ha (sole) e tha (luna), riferendosi al passaggio dell’aria nella narice destra (rappresentata dal sole) e nella sinistra (la luna), si configura come l’insieme dei due respiri. Le dualità e gli opposti mirano così ad essere riarmonizzati tra loro. Fine ultimo della pratica è infatti il raggiungimento del samadhi, ovvero l’annullamento della dualità, concetto che vuole mettere in accordo mente e cuore per inseguire uno stile di vita più consapevole e sereno. Le origini della disciplina occidentale si perdono nella notte dei tempi, ma esistono due testi antichi considerati fondamentali per ricostruirne la storia: lo Yoga Sutra di Patanjali e lo Hatha yoga Pradipika di Svatmarama, uno yogi e saggio indiano.

Quest’ultimo è un testo classico sull’Hatha Yoga scritto nel XV secolo e che è considerato una delle opere fondamentali dell’Hatha Yoga e fornisce descrizioni e spiegazioni delle tecniche di Asana, Pranayama, Bandha (blocchi energetici), Mudra (gesti energetici) e meditazione, oltre a consigli sulla dieta e lo stile di vita. Oggi stesso rappresenta una vera fonte di ispirazione e guida per studenti e insegnanti di yoga e che hanno l’obiettivo di approfondire la comprensione e la pratica dell’Hatha Yoga.

L’Hatha Yoga è un particolare stile di yoga che combina sia posizioni fisiche (Asana) sia tecniche di respirazione (Pranayama) ma anche tecniche di purificazione (Kriya) in modo da sostenere il benessere del corpo e della mente. Rappresenta uno degli stili di yoga più antichi e tradizionali e, proprio per questo, viene spesso considerato come punto di riferimento per tanti altri stili di yoga moderni e che hanno subito delle varianti nella pratica.

Questa tipologia di Yoga permette un allenamento del corpo e una pratica consapevole delle posizioni in modo da poter sviluppare forza, flessibilità, equilibrio e concentrazione.

La filosofia che sta alla base è quella di essere una pratica profonda ma con obiettivi ben determinati come, ad esempio, il raggiungimento della salute, il benessere, la serenità e stabilità della mente e del corpo in modo da poter raggiungere l’armonia con il mondo che ci circonda. Infatti, nel momento in cui il fisico ha vitalità ed energia (Prana), allora la mente va di pari passo così come lo spirito che inizieranno a funzionare con equilibrio.

Hatha yoga: le posizioni principali e il Saluto al sole

Una lezione dura in genere tra i 45 e i 90 minuti e hanno un flusso lento e delicato e spesso vengono concluse con il Pranayama Yoga o della meditazione. Proprio per questa ragione, i più esperti consigliano ai principianti di iniziare proprio da questo tipo di yoga prima di passare ad altre tipologie che magari possono risultare più impegnative fisicamente qualora non si sia allenati a sufficienza.

Hatha yoga ha posizioni varie da ripetere in sequenza (come quella del Saluto al sole) con grande precisione. Il corpo si muove al ritmo delle proprie inspirazioni ed espirazioni, per questo anche se la pratica è spesso svolta in gruppo ognuno ha un tempo leggermente diverso dall’altro. Gli asana illustrati, ognuno con il proprio nome, devono essere mantenuti per qualche secondo (a seconda della posizione nonché del livello di preparazione) per poi riniziare con la stessa sequenza o cambiarla. Il massimo del risultato lo otterrai se vieni guidato da un’insegnante capace di alternare e bilanciare sequenze che coinvolgano tutto il corpo con le giuste pause, facendoti respirare quasi normalmente o per lo meno senza affanno, per farti ascoltare il tuo corpo e rilassarti. Nell’Hatha yoga, le posizioni di base principali sono: il cobra (Bhujangasana), la barca (Navasana), l’albero (Virksasana), il cane a testa in giù (Adho Mukha Svanasana) e il triangolo (Utthita Trikonasana).

Il cobra si esegue a pancia sotto con le mani poggiate sotto le spalle, la testa e il petto-proprio come un serpente- si sollevano dal tappetino con lo sguardo rivolto in avanti, le braccia semi distese fanno leva senza far irrigidire le spalle, che devono essere mantenute lontane dalle orecchie. La posizione della barca fa invece leva sugli addominali e quindi sulla capacità di mantenersi in equilibrio: da seduti si sollevano le gambe -parallele- a 45°staccando anche la schiena da terra, avvicinando quanto più possibile il petto alle gambe. Si può aver bisogno di più di qualche secondo per arrivare a stabilire il proprio equilibrio. L’asana Virksasana invece simula l’albero attraverso una posizione eretta, la pianta dei piedi è alloggiata nell’interno coscia della gamba opposta, il gioco nel mantenersi in equilibrio, come avrai modo di testimoniare, è proporzionale alla forza con cui si spinge verso in basso con il piede che poggia a terra.

Poi c’è il cane a testa in giù, uno degli asana principali dell’Hatha yoga legato al saluto al sole, una sequenza da compiere in quadrupedia con gambe e braccia tese per distendere al massimo la colonna vertebrale e potenziare tutto il corpo. Infine, il triangolo si inserisce in tutti quegli esercizi che mirano ad aumentare la capacità di flessione laterale: basta divaricare le gambe mantenendo le punte dei piedi sulla stessa linea. Ruota ora il piede destro verso l’esterno di 90° e il piede sinistro leggermente verso l’interno. Mantenendo il bacino frontale, allunga il busto verso destra senza piegarti in avanti o indietro e appoggia la mano destra sul polpaccio o sulla caviglia destra. L’obiettivo non è toccare terra a tutti i costi, concentrati sul mantenere in linea la figura creata.

Importante è anche la posizione della montagna (Tadasana) che serve come base per molte altre posizioni e aiuta a migliorare l’equilibrio e l’allineamento del corpo. Anche la posizione del bambino (Balasana) è particolarmente rilassante e aiuta a liberare la tensione nella schiena, nelle spalle e nel collo. Poi c’è il piegamento in avanti (Uttanasana) per allungare la parte posteriore delle gambe e la schiena e rilassa la mente. La posizione del ponte (Setu Bandhasana) rafforza i muscoli della schiena e delle gambe e apre torace e spalle.

I vantaggi della pratica

Se ti stai chiedendo se l’Hatha yoga fa dimagrire, la risposta è che l’obiettivo primario è lo sviluppo delle capacità fisiche e mentali volte al benessere. Praticare l’hatha yoga porta infatti notevoli benefici a livello dell’organismo e della psiche. Vediamo ora nel dettaglio tutti i motivi per cui provarlo.

Tonificazione ed elasticità

L’Hatha yoga tonifica ed aumenta l’elasticità senza dubbio, contribuendo a sviluppare una muscolatura affusolata, ma l’elemento esteriore non è collegato nella filosofia yogi alla bellezza, quanto ad un concetto di salute e amore per sé che serve a stare meglio con gli altri.

Rilassamento totale

L’Hatha yoga ha benefici evidenti, in particolare il senso di rilassatezza immediata causata dall’aumento della capacità d’immagazzinare ossigeno tramite esercizi di respirazione e di postura.

Un organismo più forte

Rafforza tutto il corpo ma, tramite esercizi specifici, può creare benefici anche su una singola parte. Le Asana,

quindi, aiutano a rinforzare e tonificare i muscoli, migliorando anche la resistenza e la stabilità del corpo.

Una corretta respirazione

La disciplina in questione permette, al pari delle altre, di impostare correttamente la respirazione e di trarne vantaggio anche al di là della pratica. La capacità polmonare e la consapevolezza della respirazione aumentano e contribuiscono anche a una migliore dello stress e di ossigenazione del corpo.

Il rilassamento che ne consegue è utile non solo per la mente ma anche per il corpo, portando a un sonno qualitativamente migliore e utile quindi in chi soffre di insonnia.

Insegna a superare i propri limiti

L’Hatha Yoga insegna a concentrarsi sul qui ed ora, a conoscere i propri limiti e soprattutto a superarli.

Contrasta la rigidità muscolare

Una pratica costante di 2-3 volte a settimana può contribuire a diminuire -anche in modo notevole- una semplice rigidità muscolare o mal di testa, dolori di schiena così come sintomi psicosomatici.

Maggiore flessibilità

La pratica della yoga permette di allungare e rilassare i muscoli e in questo modo si aumenta la flessibilità e il rischio di incorrere in fastidiosi infortuni è ridotto.

Un migliore equilibrio

L’Hatha Yoga propone una serie di posizioni che sviluppano l’equilibrio e aiutano anche a lavorare su una maggiore coordinazione e consapevolezza del proprio corpo.

Maggiore consapevolezza e concentrazione

Essendo una pratica meditativa, aiuta a implementare e sviluppare una maggiore consapevolezza del qui e ora oltre a migliorare anche la concentrazione.

Una postura corretta

Durante la pratica si deve prestare molta attenzione a mantenere un corretto allineamento del corpo oltre alla postura che si assume. Proprio per questo motivo contribuisce anche a correggere eventuali squilibri e abitudini posturali non corrette con un netto miglioramento in chi soffre di disturbi alla schiena e non solo.

Regolarizza la pressione sanguigna

Se la si esercita in maniera regolare, permette di ridurre la pressione troppo alta e a stabilizzarla in generale.

Stimola il sistema immunitario

Praticare l’Hatha Yoga permette di aumentare il flusso sanguigno e quello linfatico in tutto il corpo. Questo permette alle cellule di funzionare in maniera efficace, rimuovere le tossine e fornire anche anticorpi e globuli bianchi, utili per combattere le infezioni.

Chi lo può praticare e consigli utili

Accoglie persone di tutte le età: dalla neomamma che desidera allenare il pavimento pelvico dopo la gravidanza alla persona anziana che vuole fare un semplice risveglio muscolare. Non esistono nemmeno livelli di forma ed esperienza da aver già raggiunto. Ha infatti una natura talmente versatile e sono presenti una tale vastità di gamma di Asana e tecniche di respirazione che soddisfa proprio le esigenze e gli obiettivi di tutti.

Confronto tra Hatha Yoga e altri stili

Come già detto, l’Hatha Yoga rappresenta solamente uno degli stili di Yoga disponibili e ognuno di questi è unico nel suo genere e offre svariati benefici per la salute.

Lo si potrebbe anche definire “yoga delle posture” in quanto rappresenta uno stile più statico a differenza di altri che invece sono più dinamici.

Infatti, le Asana consistono in pose fisse che durano circa 1-5 minuti, a differenza della maggior parte degli stili moderni che sono invece dinamici. Grazie alla prevalenza di pose fisse, il corpo subisce meno usura rispetto alle altre tipologie di yoga. Infatti, nello Hatha Yoga viene data più importanza alla quiete del corpo e della mente rispetto al movimento.

Vediamo ora il confronto con altri stili di Yoga.

Vinyasa Yoga: questa tipologia di yoga si basa su sequenza fluide e posizioni dinamiche che sono strettamente collegate alla respirazione. Nella maggior parte dei casi è vigoroso e quindi presuppone una maggiore resistenza.

Ashtanga Yoga: questo è uno stilo più rigoroso e strutturato rispetto all’Hatha Yoga e propone una serie prefissata di posizioni che sono seguite in ordine specifico. Richiede una maggiore forza e resistenza.

Yin Yoga: rappresenta uno stile più lento e meditativo. Praticato con costanza, permette di lavorare sul tessuto connettivo in quanto le posizioni sono tenute per lunghi periodi di tempo (tra i 3 e i 5 minuti o anche di più). Il suo focus è appunto il rilascio delle tensioni profonde del corpo, mentre lo Hatha Yoga propone un approccio più equilibrato tra forza e flessibilità.

Yoga Nidra: questa pratica è conosciuta anche con il nome di “yoga del sonno” ed è uno stile che si focalizza sulla meditazione guidata e sul rilassamento profondo. Inoltre, non prevede l’esecuzione di posizioni fisiche, a differenza dello Hatha yoga.

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