“A 79 anni vedo l’abisso”. Leopoldo Mastelloni, nato a Napoli il 12 luglio 1945, ha denunciato le sue condizioni: una lunga carriera, tra cinema, televisione e teatro, suo amore, e un errore che gli è costato la carriera. Alle agenzie stampa, alla vigilia del suo compleanno, il 12 luglio 2024, l’attore si è detto “terrorizzato” e che non avrebbe mai immaginato così la sua vecchiaia. Un periodo della sua vita in cui è stato cancellato dal teatro, “depennato”, proprio quando ha più bisogno di lavorare.
Che fine ha fatto Leopoldo Mastelloni
“Oggi non mi chiamano neppure per fare la giuria nei talent”. Un compleanno amaro, quello di Leopoldo Mastelloni, gigante della televisione e del teatro italiano. Una carriera in ascesa, un personaggio e un attore di caratura, nato in una famiglia nobile di giuristi, titoli di Marchese di Capograssi e Duca di Castelvetere. Poi, quell’errore che gli è costato tutto e che continua a scontare tutt’oggi: nel 1984, durante una puntata di Blitz, si è lasciato sfuggire una bestemmia. Il castello crolla, e la risalita è difficile. Oggi teme il futuro, la depressione, si sente senza prospettive.
“Domani entro negli 80, ne compio 79. Ringrazio Dio per la salute e il pubblico per l’affetto. Ma non pensavo che la mia vecchiaia sarebbe stata così. Terrorizzante. Davanti vedo l’abisso. Sono stato cancellato dal teatro, depennato. Non lavoro e ne avrei bisogno: la piccola pensione non mi basta a pagare affitto e bollette. La legge Bacchelli? Per il momento mi è stata negata anche se ho due valigie di documentazioni”, ha raccontato l’attore, che già negli anni scorsi aveva affermato di vivere con una pensione di circa 600 euro al mese, versando in una condizione economica piuttosto critica.
Cosa fa oggi Leopoldo Mastelloni
Ad Ansa, ha spiegato di non ricevere nessuna telefonata, nemmeno per le giurie dei talent televisivi. “Sì, certo, ai giovani potrei trasmettere molto”. Nel 2023, Rai1 ha dedicato un Techetechetè alla lunghissima carriera di Mastelloni. Gesto che non è passato inosservato, e che ha trasmesso gioia e amarezza al contempo. “Mi hanno celebrato come se fossi già defunto. Ma scherzo, per me quelle due trasmissioni sono state un grande dono, la gente, come sempre, mi ha fermato per la strada”.
Il talento di Mastelloni celebrato a Techetechetè, e tutt’oggi la gente lo riconosce, lo ricorda, lo saluta. Eppure, si dice profondamente solo, nella sua casa di Napoli in affitto. E la pensione non gli basta nemmeno per coprire le spese principali. Ha raccontato di essere stato dimenticato anche dal suo amore, il teatro, e che dopo la pandemia la ripresa è stata lentissima, quasi inesistente. “La verità è che non si fa più teatro come una volta, le tournée sono più corte, si lavora solo nei fine settimana. Dopo il Covid molto è stato tagliato, questa ripresa del teatro di cui si parla non la vedo”. Un compleanno amaro, triste: avrebbe voluto festeggiare con i fuochi d’artificio, pubblicare il suo libro di memorie, ma il contratto, seppur firmato con un editore, è bloccato per i diritti cinematografici. “Magari uscirà per gli 80 anni, nel 2025”.