Barry Manilow ha un cancro ai polmoni: “Pura fortuna averlo scoperto”. Come sta il cantante

Il cantante Barry Manilow ha annunciato lo stop ai concerti per un mese: dopo la diagnosi di cancro ai polmoni, dovrà operarsi

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Nicoletta Fersini

Giornalista, Content Editor, SEO Copywriter

Giornalista ed evocatrice di parole: appassionata di lifestyle, tv e attualità. Inguaribile curiosa, osserva il mondo. Spesso sorseggiando un calice di vino.

Barry Manilow ha un un cancro ai polmoni, diagnosi che richiede un intervento chirurgico. Per tale ragione il “re di Copacabana” ha dovuto fermare i concerti, concedendosi il tempo di recupero necessario per tornare al top sul palco. È stato lo stesso cantante a dare l’annuncio ai suoi fan, condividendo su Instagram un lungo post in cui spiega che la scoperta della malattia è stata un bel colpo di fortuna.

L’annuncio del cantante e lo stop ai concerti

“Abbiamo appena concluso cinque fantastici concerti di Natale al McCallum Theatre di Palm Desert. Questa è la settima volta che teniamo questi concerti di beneficenza, raccogliendo milioni per organizzazioni non profit in tutta la Coachella Valley. Grazie a tutti coloro che hanno acquistato i biglietti e hanno celebrato queste meravigliose associazioni”, così ha esordito il cantante nel suo post, ricordando le ultime performance sul palco, ben accolte dal pubblico.

Poi la scoperta della malattia: “Come molti di voi sanno, recentemente ho affrontato sei settimane di bronchite, seguite da una ricaduta di altre cinque settimane. Anche se avevo superato la bronchite ed ero tornato sul palco al Westgate di Las Vegas, il mio meraviglioso medico ha ordinato una risonanza magnetica solo per assicurarsi che tutto fosse a posto. La risonanza ha scoperto una macchia cancerosa sul mio polmone sinistro che deve essere rimossa. È pura fortuna (e merito di un grande medico) che sia stata trovata così presto. Questa è la buona notizia”.

Grazie a un medico scrupoloso, quindi, Barry Manilow ha scoperto “l’intruso”. La cattiva notizia, come lui stesso ha spiegato, è che sarà costretto a fermarsi, rinunciando per un periodo al palcoscenico che tanto ama: “Mi sottoporrò a un intervento chirurgico per far rimuovere la macchia. I medici non credono che si sia diffusa e sto facendo dei test per confermare la loro diagnosi. Quindi, ecco tutto. Niente chemio. Niente radiazioni. Solo zuppa di pollo e repliche di I Love Lucy [celebre sitcom degli anni ’50, ndr]. L’unico seguito è un mese di convalescenza, e questo significa che dobbiamo riprogrammare i concerti nelle arene di gennaio”.

Scusandosi con i fan per il disagio causato, il cantante 82enne ha ammesso di contare i giorni che mancano al suo ritorno al Westgate di Los Angeles. Prossime date in programma? Quelle di San Valentino, in cui si prepara a “una grande festa”.

Barry Manilow, il “re di Copacabana”

Barry Manilow rappresenta una delle colonne portanti della musica pop internazionale, un artista che ha segnato il panorama sonoro degli anni ’70, riuscendo a farsi amare dal pubblico fino ai giorni nostri.

Originario di Brooklyn, il cantante ha iniziato la sua ascesa artistica non solo come interprete, ma anche come compositore e arrangiatore, collaborando inizialmente con icone del calibro di Bette Midler. La sua carriera è esplosa, però, grazie al suo talento nella scrittura di ballad emozionanti e brani pop che sono diventati parte della cultura collettiva, portandolo a vendere oltre 85 milioni di dischi in tutto il mondo.

Con un record di 25 successi consecutivi nella Top 40, Manilow ha regalato al pubblico brani leggendari come Mandy, I Write the Songs e la celebre Copacabana (At the Copa), brano che gli è valso un Grammy Award.

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