La Zanzara chiude e “forse” non solo per la consueta pausa estiva. Il topic campeggia altissimo tra i trend sui social, specialmente su X (ex Twitter) da dove è partito tutto. Uno dei conduttori della popolare trasmissione radiofonica, David Parenzo, ha condiviso dei saluti che hanno il retrogusto di un addio definitivo, o comunque hanno instillato il dubbio nel pubblico che lo segue in coppia con Giuseppe Cruciani. Il futuro de La Zanzara appare incerto.
Le parole di David Parenzo
David Parenzo ha condiviso un brevissimo messaggio su X, che definire sibillino sarebbe un eufemismo: “+++Attension please: oggi La Zanzara chiude i battenti+++ ultima puntata… poi si torna (forse) a settembre“, con tanto di tag al programma e al collega Giuseppe Cruciani.
A distanza di poche ore, poi, il giornalista ha condiviso anche un articolo pubblicato da Adnkronos, che parla appunto dell’argomento. Che sia un modo per confermare velatamente – ma non troppo – quando inteso da molti follower? L’ultima puntata de La Zanzara è andata in onda mercoledì 24 luglio come sempre su Radio 24. Anche in questo caso, la data ha creato qualche rimostranza da parte del pubblico: come mai chiudere di mercoledì e non il venerdì, completando così la settimana?
Dubbi leciti, ma repentinamente smentiti da Parenzo. Commentando il proprio criptico post ai microfoni di Adnkronos, lo speaker radiofonico ha spiegato: “Ma quando mai, abbiamo già rinnovato tutto, anzi ci saranno anche delle importanti novità che non possiamo comunicare”. Insomma, non era altro che una burla: “La Zanzara quindi andrà in onda ma ”per scaramanzia dico sempre ‘forse’, non si sa mai cosa può succedere domani, mi piace scherzare. Non solo andrà in onda ma ci saranno nuovi prodotti che non posso rivelare”.
Le reazioni sui social
Questa e altre domande aleggiano tra chi ha commentato il tweet incriminato. La Zanzara dal 2006 si è ritagliato un posto importante tra i talk che affrontano temi di attualità e soprattutto di politica, con un fare irriverente e a tratti “scorretto” che non si è lasciato scalfire nel tempo. Il programma era nato quasi “sottotono”, al fine di commentare la situazione in Italia con un tono quasi “istituzionale”, salvo poi entrare nel vivo e dar vita a uno stile del tutto personale. Merito (o colpa, a seconda delle correnti di pensiero) di Giuseppe Cruciani, ideatore oltre che storico conduttore.
La Zanzara ha avuto la capacità di far discutere e dividere il pubblico, nel vero senso della parola. In 24 anni di trasmissione – festeggiati proprio quest’anno – si sono create delle vere e proprie fazioni, per usare un termine “forte”, che sono emerse ancor di più nel marasma di commenti piovuti dopo l’annuncio di Parenzo.
C’è una buona fetta di affezionati e amanti dell’eloquio senza censura che si è già dichiarata in crisi di astinenza, nella previsione che La Zanzara non torni più in onda. “Forse? Non lo dire neanche per scherzo”, ha scritto qualcuno. “Non fare scherzi con quel ‘forse’, Tigre” ha commentato qualcun altro e ancora: “E noi un mese e mezzo ad ascoltare i vecchi episodi”. C’è chi spera, insomma, che si tratti solo di un modo per fare hype – come si suol dire – con sorpresa finale in quel di settembre.
Non mancano i detrattori del programma che non hanno perso occasione per celebrare l’evento. “Non ce ne frega niente”, Tranquillo, non ci siete solo voi a rimbecillire gli italiani” e ancora “Dio sia lodato”, coinvolgendo quest’ultimo anche l’Altissimo. Ma gli esempi potrebbero continuare, sia da una parte che dall’altra.