Un nuovo appuntamento imperdibile con Chi l’ha visto?: durante la puntata in onda mercoledì 24 settembre 2025 Federica Sciarelli ha voluto riportare all’attenzione del pubblico uno dei casi più delicati e drammatici degli ultimi anni, la strage di Cisterna di Latina. È infatti andata in onda l’intervista ad Antonietta Gargiulo, vittima e unica sopravvissuta alla furia di Luigi Capasso, appuntato dei Carabinieri che uccise anche le figlie. Tanti anche gli altri casi affrontati durante la serata: ecco cos’è accaduto in trasmissione.
La commozione di Federica Sciarelli
Una storia che oltre a toccare l’opinione pubblica ha colpito profondamente anche Federica Sciarelli: la conduttrice di Chi l’ha visto? non è riuscita a trattenere la commozione di fronte alla testimonianza di Antonietta Gargiulo. Con la voce tremante e gli occhi velati ha introdotto l’intervista alla donna, vittima della strage di Cisterna di Latina, e che ancora oggi non è stata riconosciuta come vittima di femminicidio.
Con il corpo pieno di proiettili è finita a lottare tra la vita e la morte in ospedale, mentre l’ex marito uccideva le figlie e si suicidava asserragliato in casa. “Per loro, per Martina e Alessia lei ha continuato a vivere”, ha detto Sciarelli, “E noi per loro dobbiamo continuare a lottare, per dare la voce a queste due bambine che non ci sono più”.
La tragedia di Antonietta Gargiulo
La donna ha ricostruito ai microfoni della trasmissione la mattina dell’aggressione, quella che ha cambiato per sempre la sua vita: “Sono scena verso il garage per prendere l’auto e ho visto lui arrivare con la pistola già puntata. Ha sparato un colpo che ha preso la mia borsa, l’altro colpo mi ha preso la schiena. Ho pensato di morire e che non potevo più proteggere le mie figlie. Lui ha continuato a sparare anche mentre io ero per terra, io mi sono ritrovata in una pozza di sangue e ho visto lui che andava via. Il mio pensiero erano le bambine, che potevano essersi svegliate, potevano essersi spaventate. Le persone attorno mi dicevano: ‘Non ti preoccupare alle bambine ci pensiamo noi’. Arrivata l’ambulanza ho perso i sensi”.
Luigi Capasso, il marito, a quel punto, è entrato nella casa dove dormivano le figlie Alessia, di 13 anni, e Martina di 5. Nel frattempo, mentre i vicini chiamavano le forze dell’ordine, l’uomo si asserragliava in casa con le bambine. “Pensavo si fosse andato ad uccidere”, ha raccontato Antonietta.
I reparti speciali dei carabinieri cercarono per sette ore di convincere Capasso a uscire di casa, che si è suicidato dopo aver ucciso le sue bambine. La donna ha raccontato: “Vedevo in continuazione la scena di ciò che mi era successo. Il mio pensiero erano le bambine. Pensavo che erano preoccupate, che dovevo tornare a casa. Un giorno mi hanno detto ‘le sue figlie sono morte’. È stato qualcosa di inimmaginabile, di indescrivibile. Il vuoto, il nulla. È finito un pezzo della mia vita, per sempre. Sono stata giorni a guardare il soffitto bianco, non si può spiegare. Non avevo mai pensato di dover vivere senza le mie figlie: erano bambine piene di vita, non c’entravano nulla con la morte”.
Scoperta la verità, Antonietta ha capito che non poteva lasciarsi morire e far morire con lei la sua storia e quella delle sue bambine: “Io dovevo vivere per dare voce ad Alessia e Martina e anche per tutte le donne, così piano piano ho riavvolto tutta la mia storia: gli ultimi mesi di separazione, tutte le volte che ho chiesto aiuto. Una persona era stata attenzionata da diversi medici, eppure era armata, libera di agire. Perché?” si continua a chiedere ancora oggi.
Un sistema l’ha lasciata sola, nonostante lei avesse chiesto aiuto più volte: i medici militari e i superiori si erano accorti dell’instabilità del marito, tanto da arrivare a togliergli per un periodo l’arma di servizio, per poi cambiare idea. “Sono viva ma non sono fortunata, quello che è successo a me non lo auguro a nessuno. Avrei preferito morire io. Lui è stato libero di agire, nonostante sia stato attenzionato da diversi medici e diversi superiori che sono stati tutti assolti , ma in realtà c’è stato un sistema che non ha funzionato. Sono stata lasciata sola, ci hanno fatto uccidere“.