Ipoacusia: sintomi, cause e cura

L'ipoacusia è una riduzione della capacità uditive che può variare da lieve a profonda, influenzando uno o entrambi gli orecchi

Pubblicato: 5 Aprile 2024 13:57

Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

Quando si verifica una perdita parziale o totale dell’udito da uno o da entrambe le orecchie (monolaterale o bilaterale) si parla di “ipoacusia”.

Alcune persone nascono con un deficit uditivo, che prende il nome in gergo medico di ipoacusia congenita, che può essere causata anche da problematiche connesse alla gravidanza (per esempio un’infezione contratta dalla futura mamma e trasmessa al feto) o al parto, mentre altre possono svilupparlo con l’avanzare dell’età (presbiacusia) o come conseguenza di malattie o traumi fisici.

L’ereditarietà e l’esposizione cronica a rumori molto forti sono le principali cause che possono portare alla perdita o ad un indebolimento dell’udito nel corso del tempo permanente. Esistono altri fattori, come la presenza di un tappo di cerume o di corpi estranei nel condotto uditivo, possono impedire la normale percezione dei suoni, ma ovviamente di tipo transitorio

Le diverse tipologie di ipoacusia

In base alla sede anatomica interessata, le diverse tipologie di ipoacusia possono essere raggruppate in due categorie:

I livelli dell’ipoacusia

La perdita di udito può essere lievemoderatagrave o profonda. Attraverso alcuni test dell’udito si può determinare Il livello di ipoacusia in una persona. Con queste analisi l’udito viene misurato in decibel (dB), fino al livello più basso che il paziente è in grado di sentire. Alcuni disturbi all’orecchio, come il tinnito, non causano necessariamente la perdita dell’udito.

Di seguito elenchiamo i diversi livelli di perdita dell’udito:

I sintomi dell’ipoacusia

La perdita dell’udito può manifestarsi già dalla nascita o svilupparsi in seguito, durante l’infanzia o l’età adulta. La diminuzione dell’udito si può sviluppare quindi gradualmente con il passare del tempo, in particolare per fattori associati all’esposizione al rumore e all’età.

Qualora in presenza di ipoacusia che si instaura rapidamente  le cause sono differenti:  un banale  tappo di cerume, infezioni o malattie nell’orecchio medio o interno quale l’ipoacusia improvvisa. Quindi, come si desume da quanto riportato sopra, i sintomi di una ipoacusia possono essere molto vari a partire da:

I sintomi nei bambini

Fin dalla nascita i bambini sono regolarmente sottoposti a screening entro le prime settimane dalla nascita, come parte del programma di screening uditivo neonatale (NHSP). Ma può anche capitare, purtroppo, che alcuni segnali  portino a suggerire un’ulteriore valutazione dell’udito, ad esempio se si nota che il bambino:

Le cause dell’ipoacusia

I fattori che determinano un’ipoacusia possono essere diversi a partire da:

A parte queste cause, la diminuzione dell’udito può essere anche una conseguenza naturale dell’invecchiamento (in questo caso si parla di presbiacusia). Sicuramente la ipoacusia può essere legata anche a fattori genetici, malformazioni e traumi che coinvolgono l’apparato uditivo o il cervello.

Trauma acustico nell’ipoacusia

Si parla anche di trauma acustico quando il danno all’orecchio è provocato da rumori eccessivamente forti. Questo fenomeno può verificarsi quando parte della delicata struttura interna dell’orecchio viene danneggiata a causa dell’esposizione prolungata a rumori forti. In questo caso le cellule ciliate della coclea si infiammano e vanno incontro ad usura. Il livello sonoro del rumore e la durata dell’esposizione costituiscono fattori importanti nel determinare un trauma acustico.

Ci sono persone rispetto ad altre più esposte a questa tipologia di rischio e sono:

Esistono tuttavia altre numerose patologie che possono causare ipoacusia, come ad esempio le malattie infettive quali la meningitemorbillo, rosolia e parotite, la sclerosi multipla, la sindrome di Ménière, i tumori benigni e maligni. La perdita dell’udito può essere anche determinata dall’utilizzo di alcuni farmaci ototossici (antibiotici, chemioterapici ecc.), ovvero che possono danneggiare

Come trattare l’ipoacusia

Quando si avverte una perdita anche parziale dell’udito è bene rivolgersi al medico curante o a uno specialista in otorinolaringoiatria per indagarne cause e gravità della condizione uditiva.

Oltre a una valutazione dell’orecchio effettuata con un otoscopio (strumento che consente di osservare il canale uditivo e il timpano), possono essere richiesti ulteriori esami per valutare l’origine del problema e un test audiometrico per accertare l’entità del deficit acustico ed eventualmente una audiometria vocale per inquadrare la capacità di discriminare le parole.

Infatti gli esami audiometrici rappresentano una parte essenziale della valutazione dell’udito. Il test audiometrico tonale implica l’ascolto di toni puri tramite cuffie, con il paziente che segnala di aver sentito il suono alzando la mano. Nel test audiometrico vocale, al paziente vengono trasmesse parole semplici tramite cuffie, che dovrà ripetere.

L’impedenzometria invece misura l’elasticità della membrana timpanica; una ridotta elasticità può indicare la presenza di muco nel timpano, interferendo con la trasmissione del suono. Questo esame è particolarmente cruciale per diagnosticare l’otosclerosi, una condizione che porta a perdita dell’udito e può richiedere un intervento chirurgico.

Per i bambini piccoli, l’esame può essere trasformato in un gioco in cui il bambino risponde premendo un grande pulsante rosso al suono di un tono. L’impedenzometria è particolarmente utile per identificare l’otite effusiva nei bambini a rischio. Tutti questi test sono non invasivi, indolori e possono essere eseguiti facilmente su soggetti di ogni età, richiedendo solo una minima collaborazione da parte del paziente e del genitore accompagnatore.

Il trattamento dell’ipoacusia dipende dalle cause scatenanti. In alcuni casi il problema si risolve banalmente eliminando il tappo di cerume o l’accumulo di liquido (insufflazioni endotimpaniche), in altri con una terapia farmacologica mirata, in altri ancora con un intervento chirurgico. Per alcuni tipi di ipoacusia, come la presbiacusia, si può fare ricorso alle protesi acustiche.

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