Fake news sui tumori: quali sono le più diffuse e qual è la verità

Sui social network spopolano notizie false sui tumori e si rende indispensabile l’intervento da parte delle istituzioni, per tutelare i pazienti oncologici.

Pubblicato: 25 Ottobre 2023 09:00

Alessandro Antonio Labate

Medico chirurgo specialista in Medicina Interna

Medico chirurgo specialista in Medicina Interna. Dirigente Medico presso il reparto di Malattie respiratorie dell’Azienda Ospedaliera di Perugia.

Sul web, ma anche nei discorsi fra le persone, si sentono molto spesso notizie false che riguardano i tumori. La disinformazione, infatti, è un problema da non sottovalutare dal momento che molti pazienti raccolgono informazioni su internet circa la loro malattia, talvolta arrivando a dare credito a fonti tutt’altro che verificate e autorevoli, mettendo in pericolo la propria salute. Cosa fare per bloccare questa disinformazione dilagante e pericolosa?

Cosa sono le fake news?

Il termine fake news deriva dalla lingua inglese e si riferisce, per tradurlo in italiano, a quell’insieme di notizie false, bufale o informazioni fuorvianti che vengono diffuse attraverso i più diversi mezzi di comunicazione. La disinformazione è un tema sempre più caldo nella nostra epoca e sono molti i concetti distorti o ingannevoli che, purtroppo, circolano sia online, sia offline.

Le notizie “false”, infatti, sono sempre esistite e sono riuscite a circolare attraverso il passaparola supportato dai canali più eterogenei, ma oggigiorno la tecnologia e la digitalizzazione hanno accelerato enormemente la capacità di diffusione e la rapidità con cui le fake news riescono a circolare, rimbalzando da un angolo all’altro del pianeta. Bastano pochi istanti per confezionarle e far sì che, con pochi click, siano condivise virtualmente su blog, magazine online e social media. Il problema delle fake news ha assunto una portata preoccupante proprio per via dei social network, sui quali una notizia non veritiera può essere letta da molte persone e diventare virale senza che nessuno ne abbia verificato la correttezza.

Le testate giornalistiche e televisive restano comunque importanti mezzi di comunicazione e, di conseguenza, anche possibili veicolatori di notizie false, non veritiere e non supportate da dati effettivi. Le bufale sono pericolose, ma rappresentano un vero rischio quando riguardano la salute ed è imperativo sia limitarne la diffusione, sia, soprattutto, insegnare ai fruitori come distinguere le informazioni vere dalle fake news, usando pensiero critico, gli opportuni confronti e una buona verifica delle fonti.

Il fenomeno nelle fake news si fa oggi ancora più inquietante se si considerano anche i Deep Fake, ovvero i contenuti multimediali che sono stati creati o manipolati attraverso l’intelligenza artificiale (IA): il livello di tecnologia disponibile consente ormai di dare vita a contenuti video e audio totalmente alterati, volti umani sintetici non esistenti, discorsi o eventi mai avvenuti nella realtà.

Fake news sui tumori: il 30% delle notizie sono false

Da uno studio pubblicato sul Journal of the National Cancer Institute è risultato che ben il 30% delle notizie sui tumori che vengono pubblicate sui giornali sono false. L’indagine ha coinvolto oltre 200 pubblicazioni in rete relative ai quattro i tumori più diffusi, ovvero quello al colon-retto, alla mammella, prostata e al polmone. Ciò che è emerso è anche che molte delle notizie non sono solo false ma anche profondamente dannose per i malati oncologici, poiché li inducono a posticipare le cure, rinunciarvi o seguire percorsi terapeutici di dubbia sicurezza e utilità. Sono ben 3 pazienti su 4 a ricercare online e sui social notizie circa la loro patologia e molti rischiano di avere una visione distorta della realtà, delle cure e delle concrete possibilità di guarigione, proprio a causa dell’ampio universo delle notizie false.

A destare sempre più preoccupazione è anche la velocità di propagazione delle fake news, che vengono lette e ricondivise molto più frequentemente, spesso per via della loro spettacolarità. Il cancro è purtroppo uno dei temi sui quali spopolano le bufale, le teorie poco realistiche e i consigli rischiosi per i pazienti e le loro famiglie.

Quali sono le notizie false sui tumori più comuni?

Tra lo zenzero come cura definitiva al cancro e l’esistenza di gruppi di potere che tengono nascoste le cure per meri interessi economici, sono molte le notizie in circolazione sui tumori che rischiano di compromettere la qualità delle news in rete e di confondere chi è alla ricerca di una strategia per guarire o anche solo di supporto psicologico per superare i momenti più difficili. Vediamo quali sono quelle più comuni.

5G e tumori

Tra le notizie più allarmanti in circolazione c’è senza dubbio quella che riguarda la presunta cancerogenicità delle antenne 5G, l’avanzata tecnologia per la comunicazione mobile che sta prendendo sempre più piede nel mondo. Le fake news sul 5G spopolano e vedono queste onde elettromagnetiche come un potente fattore di rischio per lo sviluppo di tumori e problemi di tipo neurologico. In realtà sono migliaia le ricerche accreditate che smentiscono questa ipotesi e che evidenziano come non esista alcuna correlazione tra il cancro e le frequenze provenienti dal wi-fi, dagli smartphone o dalle antenne 5G. Queste, infatti, sfruttano gli stessi campi elettromagnetici già impiegati per il wi-fi o per il digitale terrestre, usati da ormai da anni e regolamentati, inoltre, da normative stringenti in termini di esposizione.

Gli screening non servono a nulla

Tra le bufale che si stanno diffondendo a macchia d’olio quella che afferma che “gli screening non servono a nulla”. In realtà le diagnosi precoci sono tra i fattori che stanno consentendo un graduale ma costante calo della mortalità per cancro e un aumento, di contro, delle possibilità di sopravvivenza dei pazienti oncologici. La prevenzione, in tutte le sue forme, è una delle strategie più potenti per contrastare queste problematiche di salute.

Oggi si sa che circa 1/3 dei tumori è evitabile con una modifica dello stile di vita e delle abitudini quotidiane (alimentazione corretta, più attività fisica, eliminazione del vizio del fumo e così via). Inoltre, è il Sistema Sanitario Nazionale a mettere a disposizione, anche gratuitamente, i più avanzati test di screening per diagnosticare precocemente alcuni dei tumori più diffusi: sono proprio i test precoci e fatti in assenza di sintomi a fare spesso la differenza sulle probabilità di guarigione del paziente.

Bicarbonato come cura per il cancro

Uno dei più interessanti casi di fake news è quello che riguarda il bicarbonato come cura per una patologia estremamente complicata come il tumore. Una sostanza di uso comune, come il bicarbonato, sarebbe davvero in grado di debellare i tumori e limitarne la crescita? Ovviamente la risposta è no, ma la falsa notizia trae le sue radici da un meccanismo scientifico che caratterizza i tumori. Infatti, le cellule tumorali nella loro crescita producono come scarto dell’acido lattico e dell’acido carbonico, sostanze che fanno aumentare l’acidità dell’ambiente che circonda il tumore. Ciò provoca il decesso delle cellule sane e favorisce lo sviluppo di quelle tumorali. È però impensabile che l’assunzione di bicarbonato possa essere sufficientemente efficace da abbassare l’acidità dell’area tumorale e contribuire in maniera determinante alle terapie anti-cancro. Inoltre, l’eccessiva assunzione di bicarbonato può causare importanti effetti avversi.

La carne rossa provoca il cancro

Un’altra delle domande più circolanti in rete riguarda la carne. È vero che il consumo di carne rossa provoca il cancro? Anche in questo caso no, non esistono evidenze scientifiche che avvalorano questa tesi in modo decisivo. Anzi, è bene ricordare che una dieta varia ed equilibrata per l’organismo dovrebbe anche includere l’introduzione di ferro e B12, contenute proprio nella carne e indispensabili soprattutto per bambini e donne incinte. Ciò che, effettivamente, può risultare pericoloso nell’ambito del consumo di carne, oltre che le quantità e la frequenza di consumo, sono i processi di produzione e di cottura: i primi possono vedere coinvolte sostanze dannose come nitriti e nitrati, mentre le seconde potrebbero sprigionare sostanze potenzialmente dannose per l’organismo. Nonostante possa rivelarsi un aumentato rischio con l’assunzione di carne rossa e/o lavorata, non esiste comunque un preciso rapporto causa-effetto tra questo alimento e la comparsa della malattia.

Le calamite sul frigo sono cancerogene

Cosa dire, invece, delle calamite sul frigo? La notizia è in circolazione da tempo su internet e afferma che le calamite decorative sarebbero in grado di produrre radiazioni elettromagnetiche estremamente dannose, perché capaci di alterare i cibi conservati e renderli cancerogeni. La bufala deriva da una ricerca, totalmente inesistente, effettuata dall’università di Princeton e assomiglia alla fake news relativa alla pericolosità delle onde elettromagnetiche del forno a microonde: i cibi cotti con questo sistema sono del tutto sicuri e hanno gli stessi valori nutritivi di quelli cotti con altre modalità.

La cura per il cancro esiste, ma la tengono nascosta

Una delle fake news sui tumori più diffuse e capaci di destare scalpore è senza dubbio questa: le cure per i tumori esistono, ma non ce le vogliono dare. Tale affermazione fa riferimento sempre a ipotetiche organizzazioni di potere che desidererebbero guadagnare dalla fornitura di cure e supporti ai malati oncologici e che non trarrebbero alcun vantaggio dalla debellazione di questo tipo di patologia. La cruda realtà è che, invece, il cancro è una malattia talmente complessa che è molto difficile, se non impossibile, trovare una cura universale ed efficace contro tutte le tipologie di tumore. Inoltre, le forme tumorali sono talmente variegate e diverse tra loro da continuare a essere tra le principali cause di morte in occidente, nonostante i progressi delle cure e i costanti investimenti nella ricerca.

I tumori hanno sempre origine dalle mutazioni delle cellule a livello del DNA, che causano comportamenti fuori dall’ordinario e crescite anomale in grado di inficiare il corretto funzionamento di organi e tessuti. Però, il processo di formazione di una cellula tumorale è talmente complicato e progressivo da rendere ogni soggetto un caso a sé. Ogni forma di cancro richiede un approccio su misura, in fase diagnostica e terapeutica, che considerino anche le condizioni del paziente, la sua età, le comorbidità e numerosi altri fattori.

Spesso, inoltre, la cura del cancro è un percorso di tipo multidisciplinare, che richiede la l’individuazione delle strategie più idonee sul singolo soggetto e la combinazione dei più avanzati strumenti che la medicina oggi mette a disposizione (radioterapia, chirurgia, brachiterapia, terapia ormonale, chemioterapia o farmaci biologici).

L’estrema complessità del tema rende evidente la sostanziale impossibilità di trovare una soluzione univoca al cancro e chiarisce l’insostenibilità anche della tesi iniziale: non esiste, quindi, alcun gruppo che vorrebbe tenere segrete le cure per i tumori.

Le iniziative per contrastare la disinformazione

Calamite cancerogene, 5G, rischi da microonde e chemioterapia senza effetti sono davvero le notizie che circolano su un tema delicato e attuale come quello dei tumori. Per questo motivo molte associazioni, enti e anche istituti governativi cercano di arginare il problema e fornire ai cittadini delle fonti aggiornate e verificate di notizie.

Ad esempio, la Women For Oncology, la rete delle oncologhe italiane, ha deciso di mettere in evidenza come il diffondersi di informazioni sbagliate sia altamente rischioso ed ha effettuato una proposta: oncologia, politica e organi di comunicazione dovrebbero fare squadra per promuovere una corretta informazione e mettere in guardia dalle fake news. Fra le iniziative che vanno in tal senso c’è la richiesta ufficiale alle istituzioni di scendere in campo contro le notizie infondate. Dal canto suo Women for Oncology è da sempre impegnata nella formazione delle sue associate in modo che siano preparate e in grado di ricoprire anche gli incarichi di maggiore responsabilità, come quelli che fanno capo al diventare primario.

Sempre per favorire la divulgazione di informazioni veritiere sulle tematiche oncologiche è nato il progetto “Comunicare il cancro”, che prevede sia un portale dedicato, sia canali social di riferimento. Con gli stessi nobili obiettivi ha preso vita anche il portale http://www.tumoremaeveroche.it, realizzato da Fondazione AIOM e AIOM e supportato dal Ministero della Salute.

L’obiettivo dei progetti è sempre duplice:

Anche l’ISS offre costantemente informazioni ufficiali e smentite circa le fake news, così come cercano di fare la LILT, l’AIRC, l’Istituto Veronesi e le altre associazioni impegnate nella gestione di questa patologia così seria. La finalità condivisa è quella di comunicare in modo responsabile e insegnare alle persone ad ascoltare e discernere con sempre più facilità le fonti attendibili e quelle totalmente o parzialmente false.

Fonti bibliografiche

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