Gli interventi per accedere alle protesi all’anca sono migliorati nel tempo grazie a tecniche sempre più raffinate, all’utilizzo di una strumentazione dedicata e all’evoluzione dei materiali protesici. Nuove procedure sono così state sviluppate, con risultati dall’impatto positivo sia sui tempi impiegati in sala operatoria sia per quanto riguarda quelli riabilitativi. Presso le strutture del Gruppo GIOMI, l’elevata attenzione verso il paziente porta a voler sempre offrire un servizio di ottima qualità, attraverso l’applicazione di tecniche innovative e all’avanguardia e all’elevata preparazione dell’equipe medica. Per gli interventi protesici all’anca, dovuti alla coxartrosi e per frattura, viene così eseguita la procedura chiamata via d’accesso diretta anteriore all’anca, che ha un minor impatto e permette un recupero rapido nella fase post-operatoria.
Grazie ad un team di esperti altamente formati su questa nuova tecnica, che riscontra sempre maggior apprezzamenti, offre ai pazienti la possibilità di accedere ad un intervento poco invasivo e dai vantaggi indiscutibili.
Gli interventi per accedere alle protesi all’anca sono migliorati nel tempo grazie a tecniche sempre più raffinate, all’utilizzo di una strumentazione dedicata e all’evoluzione dei materiali protesici. Nuove procedure sono così state sviluppate, con risultati dall’impatto positivo sia sui tempi impiegati in sala operatoria sia per quanto riguarda quelli riabilitativi.
Presso le strutture del Gruppo GIOMI, l’elevata attenzione verso il paziente porta a voler sempre offrire un servizio di ottima qualità, attraverso l’applicazione di tecniche innovative e all’avanguardia e all’elevata preparazione dell’equipe medica. Per gli interventi protesici all’anca, dovuti alla coxartrosi e per frattura, viene così eseguita la procedura chiamata via d’accesso diretta anteriore all’anca, che ha un minor impatto e permette un recupero rapido nella fase post-operatoria.
Grazie ad un team di esperti altamente formati su questa nuova tecnica, che riscontra sempre maggior apprezzamenti, offre ai pazienti la possibilità di accedere ad un intervento poco invasivo e dai vantaggi indiscutibili.
Cos’è l’intervento all’anca per via anteriore?
L’intervento sull’anca per via anteriore è una procedura innovativa che permette l’applicazione protesica attraverso la chirurgia mininvasiva con il rispetto massimo dei tessuti.
Quali sono i vantaggi di un intervento all’anca per via anteriore?
Secondo gli studi e l’esperienza sul campo, intervenire all’anca per via anteriore ha numerosi vantaggi rispetto al tradizionale approccio, rilevati soprattutto sulla fase di recupero dall’intervento e sulla fase riabilitativa. Vi è, infatti, la riduzione dei tempi operatori, dell’ospedalizzazione e delle perdite ematiche intraoperatorie. Consente inoltre una rapida ripresa funzionale con riabilitazione ridotta e diminuisce il rischio di lussazione, riduce le perdite ematiche e non aumenta il tasso di complicanze.
Dal punto di vista di chi esegue l’intervento, la tecnica chirurgica di approccio diretto anteriore all’anca permette l’impianto delle componenti protesiche in assoluto controllo sia visivo che strumentale. L’accesso, tuttavia, richiede un importante fase di training dell’intero team. Un chirurgo esperto di anca, per poter acquisire la tecnica, deve eseguire tra i 30 e i 40 impianti.
Quanto dura un tipico intervento all’anca per via anteriore?
Un tipico intervento all’anca per via anteriore ha una durata di circa 50 minuti in media. Il rischio di complicanze è estremamente ridotto. In uno studio condotto tra il 2007 e marzo 2013 sono state prese in esame 611 protesi d’anca in cui è stato utilizzato un accesso anteriore diretto con tecnica mininvasiva. Nessuno dei pazienti presi in considerazione ha avuto serie complicanze intraoperatorie.
Com’è il processo di ripresa dall’intervento per il paziente?
Un intervento con una minore invasività consente non solo di ottimizzare i gesti chirurgici, ma anche una rapida riprese funzionale e clinica del paziente e una netta diminuzione delle limitazioni quotidiane nella fase post-operatoria. Non andando a toccare l’inserzione muscolare, permette un’immediata stabilità dinamica dell’anca.
È consigliato anche ai pazienti anziani?
L’intervento con chirurgia mininvasiva con la tecnica di approccio diretto anteriore all’anca, per coxartrosi e per frattura, è indicato sia per i soggetti giovani che per quelli anziani. Proprio per quest’ultimi è particolarmente consigliato. In questi casi, infatti, è necessario intervenire nella maniera meno cruenta possibile. L’approccio, per la rapidità di ripresa che garantisce, la minor probabilità di complicanze e le minor limitazioni quotidiane della fase post operatoria, è quindi adatto a questa tipologia di pazienti.