A cosa serve il breath test al glucosio

Il Breath test al glucosio è un esame medico non invasivo che rileva anomalie della flora batterica intestinale analizzando l’idrogeno nell’aria espirata dopo ingestione di glucosio

Pubblicato: 19 Aprile 2024 14:29

Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

Il test del respiro al glucosio è una procedura diagnostica che valuta la concentrazione di idrogeno nell’aria espirata prima e dopo l’ingestione di glucosio. Questo esame è particolarmente indicato per pazienti che presentano sintomi gastrointestinali persistenti, quali diarrea cronica, dispepsia, crampi e distensione addominale, eccessiva produzione di gas, perdita di peso non spiegabile, nausea, rumori intestinali, debolezza generale e anemia.

Lo scopo primario di questo test è individuare un’eventuale sovracrescita batterica nell’intestino tenue (SIBO, Small Intestinal Bacterial Overgrowth), condizione che può spiegare le manifestazioni cliniche menzionate.

Come si esegue il breath test al glucosio

La procedura è molto semplice. Per prima cosa, il personale medico chiederà alla persona di respirare in una sorta di sacchetto di plastica attraverso un beccuccio: si tratta del dispositivo di raccolta del respiro, che è collegato a uno strumento, chiamato gas-cromatografo, e che ha il compito di raccogliere l’aria espirata. Quindi, la persona viene invitata a ingerire una soluzione composta da acqua e glucosio. Infine, dovrà respirare nuovamente nel dispositivo di raccolta a intervalli regolari (in genere ogni 15 minuti) nelle due ore successive.

Se il test è positivo

L’aria espirata raccolta attraverso il dispositivo di raccolta del respiro viene analizzata per ricercare la presenza di idrogeno. Se il livello di idrogeno registrato dopo l’assunzione di glucosio è significativamente più elevato di quello presente alla prima misurazione, il risultato del test è positivo: significa che è presente una sovracrescita batterica intestinale.

La crescita eccessiva di batteri nell’intestino tenue potrebbe richiedere il ricorso a una cura a base di farmaci antibiotici.

Come funziona il breath test al glucosio

Ma per quali ragioni, per eseguire il breath test al glucosio si usa il glucosio? Occorre sapere che in condizioni normali questa sostanza viene assorbita dall’intestino tenue. In presenza di una sovracrescita batterica intestinale, invece, il glucosio subisce un processo di fermentazione, che porta alla produzione di alcuni gastra cui l’idrogeno. Una parte di questi gas, attraverso il flusso sanguigno, riesce a passare dall’intestino ai polmoni ed è misurabile nell’aria espirata.

Se, dunque, nell’aria espirata c’è una quantità significativa di idrogeno significa che c’è una crescita eccessiva di batteri nell’intestino. Ecco perché il breath test glucosio si basa sulla somministrazione di glucosio e misura la quantità di idrogeno respirato dalla persona.

A cosa serve il breath test al glucosio

In genere, il medico prescrive il breath test al glucosio quando sospetta la presenza di una sovracrescita batterica intestinale o SIBO (dall’inglese small intestinal bacterian overgrowth). Bisogna sapere che in condizioni normali, l’intestino è popolato da una flora batterica in equilibrio, che contribuisce al suo corretto funzionamento e alla sua salute.

In alcune situazioni, però questo equilibrio viene meno e si verifica un aumento significativo della quantità di batteri presenti nell’organo: in questi casi, cibo e sostanze nutritive non vengono assorbiti correttamente.

La crescita eccessiva di batteri può derivare da diverse cause – come determinate malattie, età avanzata, assunzione cronica di alcuni farmaci, per esempio gli inibitori della pompa protonica –  e provocare sintomi come dolore addominale, gonfiore, gas e diarrea.

Per quali patologie può essere richiesto?

Il medico può richiedere l’esame se sospetta malattie come: celiachiadiabete, diverticolosi, morbo di Crohn, intestino irritabile. Tutte comportano un rallentamento del transito intestinale, malassorbimento intestinale e/o contaminazioni batteriche, che possono comportare una sovracrescita batterica intestinale. Il breath test al glucosio può essere utile anche in presenza di complicazioni di interventi di chirurgia addominale.

Inoltre, questo esame può essere richiesto se si sospetta un’intolleranza allo zucchero, che è dovuta alla difficoltà a digerire un tipo specifico di zucchero.

Preparazione del breath test al glucosio

L’esame è molto semplice e per nulla invasivo. Richiede però una certa preparazione. Nelle due-quattro settimane precedenti, sotto controllo medico, si dovrebbero evitare di prendere antibiotici, antiacidi, lassativi, fermenti lattici, emollienti delle feci. Inoltre, non è possibile sottoporsi a esami come colonscopia e test che richiedono una preparazione intestinale.

Il giorno precedente è bene seguire una dieta semplice, mangiando cibi come pane bianco semplice, riso, patate bianche semplici, pollo o pesce al forno o alla griglia, acqua. È importante non assumere bevande dolci, alimenti ad alto contenuto di fibre, come fagioli, cereali o pasta, burro e margarina. Si dovrebbe anche evitare di fumare e di stare vicino a persone che fumano: l’inalazione di fumo, infatti, può interferire con i risultati del test.

Evitare di mangiare o bere qualsiasi cosa, compresa l’acqua, nelle 8-12 ore precedenti il ​​test. È possibile continuare a prendere i normali farmaci da prescrizione con una piccola quantità di acqua. Potrebbe essere necessario modificare la dose di insulina prima del test. Il giorno del test, meglio non usare gomma da masticare, colluttorio o mentine per l’alito e non fare esercizio fisico.

Non dormire e non fare sforzi nell’ora che precede l’esame e nemmeno durante l’esecuzione dello stesso.

Effetti collaterali

L’esame è sicuro e causa raramente complicanze. È anche ben tollerato. Alcune persone potrebbero sviluppare meteorismo e sentirsi un po’ agitate e potrebbero sperimentare diarrea, crampi o gonfiore.

Il breath test al glucosio non è l’unico breath test esistente: se ne possono effettuare altri, come il breath test per la ricerca dell’Helicobacter Pylori e il breath test al lattulosio.

Fonti bibliografiche:

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