“Single è meglio”, lo dicono i dati. Ma è davvero così?

L'Italia è il Paese dei cuori solitari: più di 8 milioni di persone hanno scelto di restare sole. I motivi? Li spiega la scienza

Pubblicato: 30 Aprile 2023 11:29

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

È lungo l’elenco delle motivazioni che spiegano perché, a volte, i single vengono invidiati da chi invece ha scelto di condividere la vita con qualcuno. La libertà, per esempio, quella assoluta e totale, la possibilità di poter organizzare le giornate, o non farlo, senza dover tener conto delle opinioni e delle preferenze del partner e poi, ancora, l’indipendenza e l’autonomia, che comunque non dovrebbero venir meno neanche quando si è in coppia, ma tant’è.

Insomma, i tempi in cui i pregiudizi colpivano le donne e gli uomini single, soprattutto dopo una certa età, sono ormai finiti. Anche perché, dati alla mano, sembra proprio che l’esercito dei cuori solitari sia in netta maggioranza rispetto alle coppie.

A confermarlo è una delle più recenti statistiche dell’Istat che ha restituito una fotografia dell’Italia che ci ritrae come un Paese di single. Si tratta di una tendenza? Di una scelta di vita o di una necessità? Ma soprattutto: stare da soli è davvero meglio che in coppia?

L’Italia è un Paese di single

Che sia per scelta fatta, o in qualche modo subita, i dati parlano chiaro e mostrano un Paese popolato da single, il nostro. Secondo la ricerca condotta dall’Istat, e pubblicata all’inizio del 2023, il 33% degli italiani è solo. Questo vuol dire che nel BelPaese ci sono più di 8 milioni di cuori solitari, rispetto alle coppie e alle famiglie che, invece, costituiscono solo il 21,2%.

Secondo il Rapporto Annuale lo scenario è destinato a mutare, ma sempre nella stessa direzione. L’Istat, infatti, ha ipotizzato che entro il 2045 il numero di single potrebbe addirittura raddoppiare rispetto a quello di coppie e famiglie.

Dallo stesso rapporto è emerso anche un dato interessante che riguarda la maternità, e che conferma la tendenza dell’innalzamento dell’età media da parte dei genitori che oggi è fissato ai 32 anni.

Ma chi sono i single d’Italia? A quanto pare sono soprattuto le donne a decidere il destino delle relazioni amorose, quelle comprese in una fascia d’età tra i 24 e 49 anni. Vivono da sole, non hanno figli e non sono impegnate né in convivenze né in matrimoni.

Single per scelta (o forse no) e felici

Il quadro appena analizzato apre molte riflessioni interessanti. Se, infatti, il numero dei cuori solitari nel nostro Paese è in costante aumento sembra quasi scontato dire che, per la maggior parte della popolazione, essere single è meglio. Ma è davvero così?

I motivi che spingono le persone a non impegnarsi possono essere diversi, e non tutti dipendono da una scelta personale. Questo non possiamo saperlo, è chiaro, ma non possiamo fare a meno di notare una certa propensione all’indipendenza e all’autonomia, voluta soprattutto dalla controparte femminile che, da secoli, lotta proprio per cambiare le cose.

E in effetti, tra i motivi che spiegano questo aumento di single in Italia, e nel mondo, c’è anche una nuova inedita consapevolezza, quella che porta a credere che non sono il matrimonio e la famiglia a determinare il valore di una persona, soprattutto della donna, né tanto meno lo status sentimentale.

A confermare questo pensiero è stato lo studio Settling for less out of fear of being single, pubblicato su PubMed, che ha fatto emergere una realtà che tutti conosciamo bene, quella che porta le persone a intessere relazioni tutt’altro che serene solo per sfuggire alla solitudine, che incute ancora tanto timore.

Ma se da una parte c’è chi preferisce accontentarsi, pur di non restare solo, dall’altra come abbiamo visto si è registrato una forte inversione di tendenza. Le persone, infatti, preferiscono restare single piuttosto che costruire rapporti poco soddisfacenti. Ma questo non vuol dire che rinunciano all’amore, piuttosto che non sono disposte ad accettare compromessi che vadano a discapito del loro benessere.

Insomma, che siano single per scelta o meno, quello che appare chiaro è che le persone non vogliono rinunciare alla felicità, e sono pronte anche alla solitudine per perseguire questo nobile traguardo.

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