Per i cani, annusare è molto più importante di quanto pensi

Un comportamento molto diffuso è quello di strattonare il cane che sta annusando perché rallenta il cammino e fa perdere tempo. Non dovresti farlo e ti spieghiamo perché

Pubblicato: 20 Dicembre 2021 06:23Aggiornato: 27 Luglio 2023 12:20

Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

A volte perché siamo di fretta, altre volte perché pensiamo che il nostro cane possa entrare a contatto con superfici poco pulite, a volte perché non ci piace il posto dove vorrebbe annusare: tutte abbiamo almeno una volta strattonato il cane mentre era intento ad annusare. Ma questo è un errore. Vediamo insieme perché.

Il senso dell’olfatto nel cane e il tartufo

Il naso del cane, chiamato in gergo scientifico tartufo, è l’organo che riceve le informazioni odorose e che servono all’animale per capire ciò che accade nell’ambiente circostante, contribuendo a ridurre i suoi livelli di stress.

Mentre il cane annusa, dobbiamo lasciargli spazio. Il proprietario medio pensa che sia una perdita di tempo, oppure che ci sia il rischio che annusi superfici sporche e aumenti il rischio di infezione. Per il nostro amico a quattro zampe, però, è fondamentale annusare l’ambiente circostante: è in questo modo che il cane si immerge nel contesto, cerca di analizzarlo e capire informazioni su chi ci vive e chi ci è passato recentemente.

Il cane possiede circa 225 milioni di cellule olfattive, contro le 6 milioni presenti nell’uomo. Inoltre, è in grado di percepire più odori diversi contemporaneamente, grazie alla maggiore efficienza della struttura nasale. Proprio per questo si ritiene che il loro olfatto sia tra le 10000 e le 100000 volte più potente di quello umano.

Non tutte le razze presentano lo stesso assetto cellulare, infatti ne esistono alcune dotate di un numero maggiore di cellule (ad esempio 4 miliardi nel bloodhound che rappresenta il cane molecolare per eccellenza) e razze che ne hanno di meno. A prescindere dalla quantità numerica di queste cellule, la predominanza della capacità olfattiva nella specie canina è indiscutibile. Il fiuto è un’attitudine istintiva ed innata che consente all’animale di discriminare facilmente gli odori.  

Il fiuto nel cane

L’odore, in generale, si compone di molecole odorose volatili, molto piccole che entrano nelle fosse nasali e stimolano i recettori olfattivi che si trovano sulla mucosa nasale, sempre umida. Quando raggiungono la mucosa, si trasformano in una specie di scossa elettrica che raggiunge il cervello, dove questi segnali saranno poi elaborati e riconosciuti.

Nel cervello, l’odore diventa un ricordo, un’emozione, una sensazione in pochi secondi. È per questo che il nostro cane riesce a ricordare gli odori e a capire quando stiamo per tornare o ricorda se conosce o meno la persona che sta incontrando. 

Quando l’animale viene addestrato ad utilizzare il suo fiuto in modo preciso e puntuale, può scoprire moltissimi elementi:

Queste sono solo alcune delle peculiari attività svolte da cani addestrati a segnalare il target, seguendo le tracce dell’odore da identificare.

La morfologia del muso del cane indica anche la sua predisposizione a determinati tipi di attività in cui l’olfatto è segno principe e prerogativa di selezione. Cani con muso allungato sono generalmente più bravi a seguire le tracce rispetto ai brachicefali, che avendo il muso schiacciato presentano una limitazione della capacità funzionale olfattiva.

Facciamo un esempio per capire l’entità della soglia di percezione dell’olfatto del nostro cane. A prescindere dalla variabilità individuale, l’olfatto dei cani è così potente da riuscire a percepire un cucchiaino di zucchero disciolto in una quantità di acqua pari a quella contenuta in due piscine olimpioniche.   

Perché è importante per i cani annusare 

Quando il cane annusa, non fa lavorare solo il naso, ma stimola anche il suo cervello. Tale aspetto è importante anche da un punto di vista di soddisfazione e appagamento dei loro bisogni sensoriali, che necessitano di attenzione quanto l’esercizio fisico ed il gioco.

Annusare rende felici i nostri amici a quattro zampe e dà loro uno sfogo, perché asseconda comportamenti istintivi e naturali. Il cane oltre a respirare con il naso, possiede l’organo di Jacobson, il cosiddetto apparato vomeronasale, ovvero un organo sensoriale che si trova sul palato e si compone di migliaia di cellule ricettive.

Questo elemento mette in comunicazione la cavità orale con quella nasale e permette di sentire i feromoni, ovvero molecole di natura chimica, più o meno volatili che inviano specifici segnali agli animali della stessa specie. Quando l’animale annusa, percepisce anche questi feromoni, ovvero segnali di tipo territoriale liberati dagli altri cani tramite le zampe o attraverso l’urina per marcare una determinata superficie. 

Per tradurre questi segnali emessi sul territorio, il cane mette in atto un comportamento caratteristico detto flehmen, ovvero arriccia e solleva il labbro superiore e con la bocca semiaperta, sembra “assaggi” l’odore. In questo modo il cane diluisce l’odore con la saliva e, con la lingua, lo spinge sui recettori dell’organo vomeronasale, permettendo l’attivazione del nervo olfattivo e trasmettendo lo stimolo al cervello, in cui avviene l’elaborazione in risposta emotiva.   

Ormai è chiaro quanto sia importante concedere il tempo per annusare al proprio cane quando si è in passeggiata, innanzitutto per permettergli di prendere confidenza con l’ambiente esterno e ottenere tutte le informazioni che reputa importanti da analizzare

Un gesto che è sconsigliato fare, quindi, è proprio strattonarlo per impedirgli di odorare. In questo caso si parla addirittura di deprivazione sensoriale, perché il nostro amico a quattro zampe ha bisogno di esplorare l’ambiente esterno e lo fa soprattutto attraverso il senso dell’olfatto, che è quello più sviluppato rispetto a tutti gli altri.   

Quali odori sentono i cani?

Quando noi umani percepiamo un odore nell’ambiente, ci abituiamo gradualmente ad esso in modo che, dopo un po’, non siamo più in grado di distinguerlo. Questo fenomeno non si verifica nei cani, poiché l’olfatto è il loro principale canale percettivo e non gli consente di abituarsi agli odori che lo circondano, per cui i cani non smettono mai di rilevare gli odori nell’ambiente, anche se vi sono stati esposti da molto tempo

Grazie alla conformazione anatomica del muso e alla fisiologia della mucosa nasale, ai cani non sfugge nessun odore nell’ambiente circostante. Questa attitudine è ancora più potenziata nei cani da caccia, come il bloodhound o il beagle, che presentano orecchie lunghe e cadenti che, come paraocchi, permettono di incanalare gli odori provenienti dal terreno e isolano il timpano, limitando al minimo la distrazione dall’odore della traccia.   

Il fiuto del cane negli interventi di soccorso 

Nelle razze che hanno un olfatto più sviluppato delle altre, annusare è una attività che comporta molta fatica e fa stancare il cucciolo. Ci sono cani impegnati nella ricerca in superficie, per il soccorso alpino, nella caccia, per la ricerca di persone disperse sotto le macerie e in particolari attività fisiche dove l’impiego diventa un vero e proprio sforzo fisico e mentale: in questi casi, diventa fondamentale il rapporto tra il cane e il suo proprietario o conduttore, perché deve essere in grado di leggere molto bene tutti i segnali e i messaggi che l’animale invia nel momento giusto.  

A prescindere da quale sia la tipologia di soccorso prestata dal nostro amico a quattro zampe, in ogni caso l’approccio da utilizzare dovrebbe essere basato sul gioco e sul divertimento.

Come insegnare al cane ad annusare correttamente

Per avere un cane sano ed equilibrato dovrai assicurarti di stimolare il senso dell’olfatto. È possibile farlo in diversi modi:

Dove portare il cane ad annusare

Portare a passeggio il proprio cane è molto importante per far sì che possa esplorare l’ambiente che lo circonda, interagire, affinare i propri sensi e divertirsi. L’ideale sarebbe visitare frequentemente spazi aperti, tranquilli e verdi come un campo o un parco e avere un guinzaglio lungo e lasciare che il cane annusi tutto quello che vuole, anche se passa diversi minuti a indagare un singolo punto.  

Anche se il luogo in cui si passeggia non è nuovo, il nostro amico a quattro zampe avrà comunque nuovi odori da annusare. Qualsiasi odore per il tuo cane è sempre interessante, perché le informazioni cambiano continuamente: per il cambiamento del tempo, il passaggio di altri cani e persone, la pulizia della strada. Quindi, anche la passeggiata più routinaria, nel posto più familiare, per il tuo cane è un’esperienza stimolante e divertente.

Quando visita un posto nuovo è necessario lasciargli ancora più tempo per annusare il territorio. Se il tuo cane non ama annusare durante le passeggiate, se lo ritieni necessario lo puoi incoraggiare spargendo alcuni pezzetti di cibo in una zona erbosa e stimolarlo nella ricerca.  

Ora che hai capito quanto è importante e divertente per lui, prenditi del tempo in più, cerca di trovare ogni settimana uno spazio verde e concedetevi la vostra passeggiata odorosa!

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