Occhi sani, cane felice: come gestire la congiuntivite canina con cura e attenzione

Scopri tutto ciò che devi sapere sulla congiuntivite nel cane, le sue cause e le possibili cure, per risolvere efficacemente e in tempi brevi il problema.

Francesco Livini

Medico veterinario

Medico veterinario specializzato in sanità animale, esperto nella cura, diagnosi e trattamento delle malattie con uno spiccato interesse per l'ortopedia. Dirigente medico veterinario nelle Marche da oltre 6 anni, per DiLei scrive nella sezione Pets.

Hai notato che gli occhi del tuo cane sono arrossati o lacrimano? Potrebbe avere la congiuntivite, una condizione che – seppur comune – può ampiamente influenzare il suo stato di salute. Per garantire il miglior supporto possibile al tuo amico a quattro zampe, è fondamentale comprendere i sintomi, le cause e familiarizzare con le diverse opzioni di trattamento. Vediamo allora insieme tutto ciò che devi sapere sulla congiuntivite nel cane.

La congiuntivite nel cane

La congiuntivite è un’infiammazione che colpisce la congiuntiva, una sottile membrana mucosa che ricopre principalmente la parte anteriore dell’occhio. Si tratta di una patologia oculare insidiosa che richiede un intervento tempestivo da parte del veterinario, al fine di evitare danni permanenti agli occhi del tuo fedele compagno.

Nonostante esistano differenti forme di congiuntivite, i sintomi sono tutti molto simili, perciò solo il veterinario può eseguire una valutazione oftalmica completa e dettagliata e individuare la cura più efficace.

Tipi di congiuntivite 

La congiuntivite nel cane può assumere diverse forme a seconda delle sue cause. Ad esempio, la congiuntivite allergica è causata da una reazione di ipersensibilità agli allergeni presenti nell’ambiente, come il polline o gli acari della polvere ma anche a determinati alimenti o a punture di insetti. Questo tipo di congiuntivite non è contagiosa, è molto comune e di solito colpisce entrambi gli occhi.

Vi è poi la congiuntivite infettiva, provocata da una varietà di virus e batteri differenti. Solitamente ha inizio colpendo un solo occhio e successivamente si estende anche all’altro. Oltre ai sintomi precedentemente descritti, il cane può manifestare tosse, disturbi alla respirazione, temperatura alta e astenia.

Le congiuntiviti traumatiche sono frequenti nei cani e derivano da piccoli traumi o ferite provocate da agenti esterni come spighe o forasacchi o piccole schegge, per esempio.

La congiuntivite parassitaria, è causata invece da parassiti come ad esempio, la temuta Leishmaniosi o un verme chiamato Thelazia, che infesta l’occhio provocando infiammazione e prurito al bordo delle palpebre.

Infine, esiste la congiuntivite causata da sostanze irritanti, come gli spray, il fumo e i gas rilasciati da alcuni prodotti chimici, estremamente nocivi per gli occhi del cane.

Ogni tipo di congiuntivite ha cause, sintomi e trattamenti differenti quindi, una corretta identificazione aiuterà il veterinario a determinare il miglior piano di cura per il cagnolino.

Diagnosi e trattamento 

Per fare una diagnosi, il veterinario osserverà attentamente l’occhio interessato, valutando la posizione delle congiuntive e rilevando eventuali malformazioni delle palpebre. La gravità dei sintomi fornirà utili indicazioni sulla causa e sulla durata dell’infiammazione.

Utilizzando il test delle lacrime di Schirmer valuterà la produzione lacrimale nell’occhio. Saranno esaminate le palpebre con cautela, utilizzando strumenti speciali, per individuare eventuali corpi estranei o follicoli dietro la membrana nittitante. Inoltre, l’applicazione di un colorante verdastro, chiamato fluoresceina, nell’occhio permetterà di valutare eventuali danni alla cornea e il funzionamento del sistema di drenaggio. Queste osservazioni, unitamente ai test, daranno la possibilità di effettuare una diagnosi e prescrivere la terapia più efficace.

In caso di semplice irritazione da polvere o simili, potrebbe essere sufficiente una corretta idratazione giornaliera.

Se è presente un corpo estraneo, dovrà essere rimosso con attenzione e in modo completo. Successivamente, potrebbe essere necessaria l’applicazione di colliri o unguenti antinfiammatori.

Nel caso in cui la causa della congiuntivite sia un’infezione batterica, il veterinario potrà prescrivere antibiotici oculari, mentre le infezioni fungine richiederanno l’uso di antimicotici specifici.

Se si tratta di un’infezione da Thelazia, saranno somministrati farmaci antiparassitari. Se fossero presenti, invece, deformità delle palpebre che causano sintomi persistenti, potrebbe essere necessario un trattamento chirurgico. Allo stesso modo, peli fastidiosi sulle palpebre potrebbero richiedere rimozione laser o trattamento chirurgico.

La congiuntivite follicolare nei giovani cani può essere trattata con pomate oftalmiche adeguate mentre è in corso l’infiammazione acuta. Questa eventualità è improbabile che si verifichi dopo i 2,5-3 anni di età.

Come puoi vedere, nonostante la congiuntivite del cane non sia una patologia grave, la consulenza di un veterinario è fondamentale per ottenere una diagnosi accurata e per stabilire il trattamento più appropriato, al fine di garantire una pronta guarigione al tuo cane e preservare la salute dei suoi occhi a lungo termine.

Consigli utili per prevenire la congiuntivite canina

La congiuntivite, grazie all’attuazione di buone pratiche, si può prevenire efficacemente: vediamo insieme alcuni consigli utili.

Ricorda che ogni cane è un soggetto unico, quindi potrebbe essere necessario adattare le misure preventive alle sue esigenze. Se noti segni di congiuntivite nel tuo cane nonostante le precauzioni prese, consulta subito il veterinario per una valutazione e un trattamento adeguati.

La congiuntivite del cane è infettiva per l’uomo?

Come abbiamo visto, esistono diverse tipologie di congiuntivite nei cani e alcune di esse, purtroppo, possono essere contagiose anche per gli esseri umani.

Se la congiuntivite del tuo piccolo amico è causata da un’infezione batterica o virale, esiste il concreto rischio per te di contrarla. Ad esempio, alcuni tipi di batteri come la Chlamydia e il Moraxella possono essere trasmessi dagli animali a noi esseri umani. Tuttavia, è importante sottolineare che queste situazioni sono relativamente rare.

La trasmissione della congiuntivite canina all’uomo può avvenire attraverso il contatto diretto con le secrezioni oculari infette del cane. Pertanto, è consigliabile evitare contatti a mani nude con gli occhi del cagnolino malato ed è invece sempre raccomandato disinfettarsi le mani dopo averlo accudito.

Razze più soggette alla congiuntivite

La congiuntivite canina può colpire cani di tutte le razze; tuttavia, alcune possono essere più sensibili a questa condizione. Le ragioni dietro questa predisposizione sono diverse e dipendono da vari fattori, tra cui l’anatomia degli occhi, il tipo di pelo, la presenza di pieghe cutanee intorno all’apparato visivo e la predisposizione genetica.

Ecco, qui di seguito, alcune razze canine che possono essere più soggette a tale patologia oculare.

La congiuntivite canina è una condizione comune che può influenzare il benessere dei nostri fedeli amici a quattro zampe. Tuttavia, con l’amore e le cure adeguate, il tuo cagnolino potrà superare velocemente e senza alcun danno permanente questa fastidiosa situazione.

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