“È difficile rimanere soli” e “sopportare quello che è accaduto”. Parole di dolore e cocente solitudine e che arrivano tardi, troppo tardi. Sono le ultime lasciate scritte sul diario personale di una studentessa francese di 21 anni in Erasmus a Lecce prima di togliersi la vita nella sua camera da letto. Julie Tornet, questo il nome che deve fissarsi nella nostra memoria, una volta per tutte. Sì, perché la ragazza, pochi giorni fa aveva raccontato di aver subito violenza sessuale, ma senza formalizzare la denuncia.
Al vaglio delle indagini condotte dalla polizia nel massimo riserbo proprio le sue parole, scritte sul suo diario personale, il certificato dei medici che l’avevano soccorsa in ospedale e le indiscrezioni emerse nelle ultime ore. Il pensiero corre veloce a tutte le ragazze vittime di stupro e di violenza che hanno affollato le notizie di cronaca degli ultimi mesi. Tante, il cui grido di aiuto ci raggiunge sempre troppo tardi.
Julie Tronet, la studentessa in Erasmus: dalla violenza al suicidio
A trovarne il corpo senza vita è stato il coinquilino. Il ragazzo, nella serata di domenica 22 ottobre, ha chiamato i soccorsi dopo che la ragazza, residente in un appartamento del rione San Pio di Lecce, dove doveva alloggiare per la durata del progetto Erasmus per cui era stata selezionata. Per Julia Tornet non c’è stato nulla da fare: l’hanno trovata priva di vita nella sua stanza, impiccata con una corda ad un’anta dell’armadio. Una vita in divenire quella della 21enne francese, con tante speranze e voglia di studiare e di conoscere il mondo, passando alcuni mesi di studio in un’università straniera, in Italia.
Sono ancora molti i lati da chiarire nella vicenda e su cui si stanno concentrando le indagini della polizia. Nella camera da letto della giovane, infatti, è stato trovato un diario in cui la studentessa avrebbe scritto, in francese, un messaggio di addio ai famigliari dicendo, tra l’altro, che “è difficile rimanere soli” e “sopportare quello che è accaduto“. Non solo. A consolidare l’ipotesi che la giovanissima si sia tolta la vita in seguito a una violenza sessuale subita, un certificato medico rilasciato dal pronto soccorso in cui, pochi giorni prima del suicidio, la 21enne si sarebbe recata affermando di aver subito uno stupro. I medici, secondo quanto riporta La Stampa, avrebbero rilevato abusi.