Mamma malata terminale fa un regalo speciale alla figlia

La commovente storia di una mamma colpita dal cancro al seno che lascia alla sua piccola 40 lettere d'amore

Pubblicato: 29 Luglio 2015 09:36Aggiornato: 14 Luglio 2021 13:20

DiLei

Redazione

DiLei è il magazine femminile di Italiaonline lanciato a febbraio 2013, che parla a tutte le donne con occhi al 100% femminili.

Heather McManamy ha 35 anni, è sposata con Jeff e ha una figlia di 4 anni, la piccola Bri. Nel 2013 le diagnosticano il tumore al seno: si sottopone a nove cicli di chemioterapia ma le metastasi arrivano a intaccare fegato e ossa. Le speranze che ha di sopravvivere non sono molte.

Non c’entrano i fattori di rischio, non c’entra la familiarità: il cancro ha colpito lei, punto e basta. E lei, pur essendo il suo futuro così in bilico, decide di non chiudersi in se stessa e continuare a vivere combattendo col sorriso, «perché Bri possa capire quando sarà più grande».

Per accompagnare nel cammino della vita la figlia, le ha scritto 40 lettere d’amore, una per ogni emozione associata al colore della bustache la contiene. La rosa è per la prima cotta, la nera per i giorni brutti, la rossa per il diploma di laurea. Tutte cose delle vita che Heather probabilmente non vivrà accanto alla sua bambina. La scatola dei ricordi sarà la voce della mamma per Bri, «se avesse bisogno delle parole che non potrò dirle, saranno tutte lì».

«Mentre questa situazione fa decisamente schifo al di là delle parole, vedere tanto bene e tanta gentilezza nelle persone, fare cose che non avrei mai immaginato prima di avere il cancro mi fa sentire una ragazza fortunata», scrive su Facebook.

«Vivere la vita apertamente e onestamente mi permette di vedere quanto bella può essere la gente… Anche se la mia vita non è così lunga come speravo, sono contenta di riuscire a vivere con tutto ciò che ho imparato e con una capacità di apprezzare le cose che la maggior parte delle persone non sperimentano mai perché sono troppo occupate o arrabbiata perché la coda al supermercato è troppo lenta. Preferirei morire giovane e felice che vivere 100 miserabili anni :)».

Perché, dice Heather, il cancro le ha tolto ogni filtro mentale permettendole di vivere la sua libertà e essere autentica. La McManam scherza, pianifica il suo funerale. Con accettazione, non con rassegnazione. Perché mentre si prepara all’addio non vuole perdere nulla di quello che la sua breve esistenza le potrà ancora regalare.

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