Genitorialità positiva: cos’è?

Essere genitore è un mestiere difficile, ma ci sono dei comportamenti che possono aiutare e tra questi c'è la genitorialità positiva

Pubblicato: 16 Aprile 2023 09:43

DiLei

Redazione

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Diventare genitori è una delle esperienze più totalizzanti che una persona possa vivere. In ballo ci sono mille emozioni, paure e responsabilità da gestire tutte insieme. Essere genitori, infatti, è il mestiere più difficile del mondo per il quale non c’è un manuale da cui prendere ispirazione. Però ci sono dei comportamenti che possono aiutare sia gli adulti che i bambini e tra questi c’è la genitorialità positiva.

Ascoltare i bisogni dei bambini: la genitorialità positiva

Fin dal primo vagito del neonato, i genitori e i figli entrano automaticamente in una relazione in cui l’adulto deve essere la guida, senza prevaricare ma ascoltando le necessità del bambino. Un compito per nulla semplice, ma che se si impara a gestire darà vita a un rapporto profondo con il figlio.

La genitorialità positiva è tutto questo e si basa sull’abilità del genitore di entrare in sintonia con il bambino. Accogliendo i suoi bisogni e le sue paure si trasmette al piccolo un senso di fiducia che lo farà sentire compreso, supportato e mai giudicato. I vantaggi? Il piccolo acquisterà più fiducia in sé stesso e sarà pronto ad affrontare il mondo senza timori.

Certo, ascoltare le paure dei propri figli porta i genitori ad agitarsi, a voler risolvere loro i problemi, ma il segreto della genitorialità positiva sta proprio in questo: riuscire ad affrontare le emozioni e diventare un esempio per i piccoli.

Solo avendo davanti persone equilibrate e che riconoscono i propri limiti, i bambini potranno sviluppare lo stesso atteggiamento e vivere le situazioni di stress con lucidità.

Imparare e crescere insieme al bambino

Ma come riuscire a mettere in pratica la genitorialità positiva? Ovviamente ricordiamo che non c’è un manuale, ma ci sono dei comportamenti che possono aiutare mamma e papà. Tutti siamo stati bambini, ma troppo spesso ce lo dimentichiamo. Quando diventiamo genitori è il momento giusto per riscoprire quelle sensazioni così da riuscire a comprendere la prospettiva dei figli. Solo dimostrando empatia si riesce a entrare in contatto con i bambini che a loro volta, da adulti, proveranno questo sentimento.

Trascorrere del tempo di qualità con i figli è importantissimo perché è in questi momenti che si crea una connessione speciale, ma soprattutto si può dimostrare il proprio affetto. Sentendosi protetto, il bambino riuscirà ad aprirsi e a manifestare tutte le sue emozioni sia belle che brutte.

Immancabilmente quando si diventa genitori si hanno delle aspettative sui figli. Con la genitorialità positiva, si capisce che i bambini vanno amati e accettati per quello che sono anche se le loro attitudini non coincidono con le nostre. L’importante è celebrare il bambino per l’impegno che ha messo in una determinata attività a prescindere dal risultato, solo così potrà sviluppare fiducia in sé stesso e autostima.

Per quanto si abbia l’istinto genitoriale, nessuno è mai davvero pronto ad esserlo, ma questo non è un ostacolo insormontabile, essere genitore vuol dire crescere con il bambino sbagliando, cadendo e rialzandosi. In ogni caso bisogna imparare dai propri errori e questo è uno degli insegnamenti più importanti da trasmettere. I figli non vogliono una mamma o un papà perfetti, ma persone in grado di rimettersi in discussione, solo così si potrà diventare il loro punto di riferimento e instaurare un rapporto sano.

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