Perché le feste mi stressano così tanto

Cene con parenti indesiderati, idee regalo che scarseggiano e il lavoro che aumenta. Sopravvivere al Natale è davvero una missione impossibile

Pubblicato: 24 Dicembre 2021 08:36

Sabina Petrazzuolo

Lifestyle editor e storyteller

Scrittrice e storyteller. Scovo emozioni e le trasformo in storie. Lifestyle blogger e autrice di 365 giorni, tutti i giorni, per essere felice

Indossare una bellissima maglia rossa con tanto di faccione del Grinch stampataosopra, non mi renderà immune dallo stress Natale, né tanto meno da tutti gli impegni che, volente o no, sono a carico mio. E sapete, per quanto io mi sforzi di organizzare sempre tutto nei minimi dettagli, ogni anno mi ritrovo sempre nella solita situazione, quella durante il quale il mio unico desiderio è che finisca tutto il prima possibile.

Che poi non è che io odi il Natale, semplicemente non ne sono una fan. E non lo sono per tantissimi motivi che, sono certa, potete condividere con me. Iniziamo dal lavoro, per esempio. È vero, spesso e volentieri ho una pausa natalizia di tutto rispetto che provoca invidia nelle mie amiche, ma vogliamo parlare dei giorni che precedono il 25 dicembre? Il lavoro aumenta in maniera spropositata perché tutti, naturalmente, si aspettano che quello che non è stato fatto durante l’anno venga concluso entro la fine del mese. Così tra straordinari, ore interminabili senza neanche una pausa caffè e il lavoro portato anche a casa, ecco che arrivare al giorno di Natale incolume sembra quasi un miracolo.

E poi ci sono i regali. Ogni anno la lista delle persone a cui farlo aumenta e bisogna sempre trovare delle idee originali per far felici gli altri, salvo poi ritrovarsi il cassetto pieno di sciarpe, guanti e cappelli. E non sono solo le idee che scarseggiano il problema, ma anche e soprattutto la mancanza di tempo.

A questo aggiungiamoci il fatto che, volenti o no, saremo costrette a incontrare quei parenti che non vediamo e non sentiamo mai. Quelli che per tutto l’anno non si ricordano neanche dell’esistenza, ma si offendono se non li andiamo a trovare a casa durante le feste.

E magari fosse finita qui. Perché poi c’è l’aspetto più importante: quello di organizzare i pranzi e le cene in famiglia. Da chi si va il 24? da chi, invece, il 25? E se poi qualcuno ci rimane male? Allora ecco la soluzione più malsana di tutte: organizzare il Natale in casa e invitare le rispettive famiglie. E no, la vera missione non è quella di pulire casa e cucinare per tutti, ma cercare di far sì che non volino piatti e parolacce tra i cosiddetti “parenti serpenti“.

Vogliamo parlare anche delle abbuffate? Quelle che, come conferma la scienza, ci regalano quei tre chili che vanno direttamente sui nostri fianchi o sui glutei? Certo, possiamo sempre scegliere di non mangiare, ma chi glielo spiega alla nonna che rifiutiamo i suoi manicaretti per la linea?

Insomma, sopravvivere alle feste è davvero una missione impossibile. E chi dice che il segreto sta nel non farsi sopraffare dall’ansia sta mentendo: come facciamo a non farlo se già da ottobre nei negozi e tra le strade tutto ci ricordano che il Natale, e tutto lo stress che ci provoca, stanno arrivando?

Basta solo resistere fino a gennaio, però, per iniziare a vedere cuoricini e peluche romantici. Ma non sono certa che questa sia davvero una consolazione.

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