Melancholia, X Factor, punto e a capo

Dati per vincitori dalle audizioni, gruppo preferito di Alessandro Cattelan, sono usciti al quinto live, provocando una rivolta sui social. Ma loro dopo averci strappato il cuore con Alone, hanno chiuso quella porta e aperto un portone. Quello del successo

Pubblicato: 10 Dicembre 2020 15:03

Irene Vella

Giornalista, Storyteller, Writer e Speaker

Scrive da sempre, raccogli emozioni e le trasforma in storie. Ha collaborato con ogni tipo di giornale. Ha fatto l'inviata per tutte le reti nazionali. È la giornalista che sussurra alle pasticcerie e alla primavera.

Mi ricordo esattamente la prima volta che ho visto i Melancholia, è stato uno di quegli amori a prima vista, uno di quelli in cui ti ricordi esattamente come eri vestito, cosa stavi facendo, chi c’era con te. Il fatto che fossero su un palco alle audizioni di X Factor, ergo di giovedì sera, e io sul mio adorato divano, è un particolare trascurabile, ma nel momento in cui Benedetta, Fabio e Filippo hanno iniziato a suonare, il tempo si è fermato. C’erano solo loro. E la loro musica. Non riuscivo a staccare gli occhi da quello schermo, e più le note di Léon mi entravano sottopelle, più Benedetta mi entrava dappertutto. Lei con i suoi movimenti ritmati, lei con il suo modo particolare di muovere le mani, lei che non guardava la telecamera, se la mangiava. Semplicemente perché lei è nata per farlo.

Sono quei casi eccezionali in cui quel famoso fattore X è talmente evidente che straripa, ti cattura, ti strappa il cuore e non ti lascia più. Quando Manuel chiede una cover e loro partono con Look at me degli XXXtentation sono letteralmente impazzita, brividi, pelle d’oca, e telecomando alla mano per “skippare” avanti ed indietro per rivedermi l’audizione in loop, ho costretto tutta la famiglia a rivederla, ed ogni volta era sempre la stessa storia, un’emozione talmente forte da commuovermi. Perché la musica questo fa, provoca emozioni, e se chi sta cantando è davvero bravo, riesce a trascinarti nel suo mondo, che può essere fatto di dolore, di gioia, di delusione, di rabbia, di fame di vita.

Ma la bravura in un gruppo non la fa solo il frontman, in questo caso la frontgirl, ma tutti i componenti, e così Fabio e Filippo ci hanno trascinato nel loro sound elettronico con grazia, in una cornice perfetta a ogni messa in scena, ogni volta magnificamente allineati alle performance di Benedetta, tanto lei catturava la scena, tanto loro sembravano scomparire, ma attenzione non per caso, per scelta, perché a parlare per loro è sempre stata la musica. E questa divisione di mansioni, queste caratteristiche così peculiari e diverse per ogni componente, è stata la loro forza. Due giorni dopo il loro primo live, li ho cercati su Instagram chiedendo un’intervista appena il contratto lo avesse permesso. E così è stato. Loro sono usciti al quinto live in modo totalmente inaspettato, forse per colpa di meccanismi televisivi che premiano giudici silenti e ruffiani, oppure per il genere di musica, lontana dal sound dei tormentoni estivi, o forse perché non capiti fino in fondo.

Ma da quel momento non si sono mai fermati. È stato proprio un X Factor, punto e capo. Avrei voluto sapere molto di più sulle loro storie, perché come ormai avrete imparato dalle mie interviste, a me non interessa tanto il personaggio, quanto raccontare la persona, ma questa volta non è stato possibile, non quanto avrei voluto. Quindi per oggi ci “accontentiamo” di queste risposte, ma l’appuntamento con Benedetta, Fabio e Filippo è solo rimandato.

Questa è una promessa.

Il giorno delle audizioni siete stati delle bombe, mi avete convinto alla seconda nota di Léon, con Look At me dei XXXtentation ero già una vostra fan (vi ho richiesto un’intervista subito dopo), quanto ha inciso nel vostro percorso essere dati per i vincitori di X Factor?
Grazie mille per il sostegno, le audizioni sono state giornate super strane e impegnative. Abbiamo dato tutto quello che avevamo senza problemi di misura, ci siamo mostrati senza filtri e senza aspettative, così poi siamo rimasti nel tempo con il proseguimento del programma. Non ci siamo mai sentiti vincitori scontati, siamo andati avanti con il concetto “ok, siamo qui, vogliamo solo suonare, suonare ogni settimana per tornare su questo palco la prossima settimana”.

Siete stati la band rivelazione di quest’edizione, tutti adesso vi cercano, il vostro EP È già uscito da qualche giorno e avete degli ascolti pazzeschi, quanti no avete ricevuto prima di arrivare fino a qua?
Diciamo che più che ricevere dei “no” non siamo mai riusciti ad incanalare la giusta strada per uscire dal nostro piccolo prima di X Factor ed è stato molto frustrante a volte. Non è facile emergere da soli come gruppo/artista al giorno d’oggi.

La cosa più bella e quella più brutta di questo viaggio
Non sappiamo rispondere, abbiamo vissuto così tante sensazioni in uno spettro così ampio che ci è impossibile definirne gli apici.

Come sono nati i Melancholia?
I Melancholia sono nati perché altrimenti non saremmo stati capaci a far nient’altro… ahah! Siamo nati per puro caso, fortuitamente, ci siamo conosciuti e scavati dentro fino a capire l’essenza del nostro essere e della nostra musica, i quali vanno di pari passo. Il nome è la rappresentazione più fedele che noi abbiamo di tutto questo.

Ho ascoltato tutti i vostri pezzi, e li ho trovati completi, rifiniti, e soprattutto coerenti nella loro diversità, si spazia dall’elettronica, al rap e a tratti anche anche alle sonorità reggae, sono le vostre sfaccettature o ne manca ancora qualcuna?
Sono tutte componenti fondamentali del nostro gusto e della nostra estetica sonora, non manca nulla in realtà al racconto che volevamo esporre in questo primo progetto, sicuramente le prossime scritture saranno differenti, più crude e dirette.

Guardate la tv, o fate come i miei figli che vanno avanti ad anime, manga e Youtube?
Benedetta è super fan del cinema e delle serie TV, Fabio è YT dipendente e Filippo guarda sempre gli anime, ci completiamo anche in questo.

Facciamo un gioco analizziamo le nove tracce e per ogni singolo datemi un aggettivo che le rappresenti.
Léon/Inevitabilità, CELLAR DOOR/perdita del controllo, RANT/Dichiarazioni, Mr. Murphy/scissione , VENOM/delirio, Alone/Umore nero , T.R.A.P.P.E.D./paura, I’m giving up/disperazione, BLACK HOLE/Dolce tristezza.

Quali sono i vostri impegni futuri?
Sicuramente scriveremo, e scriveremo tantissimo e faremo cose nuove, sperimenteremo poi chissà.

E infine: classifica della finale di XF, chi vince?
Non sappiamo rispondere, sono tutti alla pari secondo noi e ognuno ha una caratteristica particolare vincente. Sicuramente siamo più legati ai LPOM, data la nostra forte amicizia e la stima artistica che abbiamo nei loro confronti.

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