Scegliere una pianta per arredare casa è una delle decisioni migliori che possiamo prendere: non è solo una questione di essere green, ma di trovare la pianta adatta in base alle nostre esigenze. Non tutti hanno il pollice verde: ecco perché è bene propendere per piante che non richiedono molte cure, o che comunque sono semplici da gestire. Come la peperomia, pianta tropicale originaria del Messico, del Sud America e delle Indie Occidentali: ecco come curarla, dove posizionarla e quanto bagnarla.
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Cos’è la peperomia
Siete alla ricerca di una piantina sempreverde, non troppo ingombrante e bella da vedere? Abbiamo la soluzione: la peperomia, che appartiene alla famiglia delle Piperaceae. Questa pianta succulenta può rivoluzionare il nostro salotto: le specie di peperomia sono molteplici, e molte hanno dei tratti caratteristici davvero unici. Per forma e colore, possiamo riconoscerla subito: le sue foglie sono verdi o rosse, lisce o rugose, ma in ogni caso appaiono sempre spesse e carnose.
Per esempio la Peperomia argyreia e Peperomia albovittata presentano delle foglie cuoriformi molto carnose e si caratterizzano per un colore grigio-argento, mentre le nervature sono più verdi. Invece, la Peperomia caperata si contraddistingue per le foglie tondeggianti e carnose, di colore verde ma anche rosso, rosso scuro, o arancione. In natura, esistono, in ogni caso, più di 1000 specie di peperomia.
Come curare la peperomia
Abbiamo scelto di arredare la nostra casa con la peperomia? Un’ottima idea, ma dobbiamo comprendere come curarla, dove posizionarla e quanto bagnarla, in modo tale che cresca splendida e rigogliosa. Per la varietà di colori e di trame, abbiamo visto che la peperomia è tra le migliori piante d’appartamento: possiamo coltivare la peperomia in casa, usando un portavaso, anche di ceramica o di plastica.
Se vogliamo coltivare la peperomia, ricordiamoci di propendere per un terriccio a pH acido: possiamo anche usare un terriccio per orchidee o normale, magari a cui aggiungere un po’ di muschio di torba o vermiculite. Se vogliamo concimare le piante di peperomia, invece, ci conviene usare poco fertilizzante. Possiamo in ogni caso coltivarla in vaso senza alcun problema, poiché le radici della peperomia non hanno un’espansione piuttosto grande. Per il terreno, prendiamo come punto di riferimento quello per piante succulente.
Consigliamo di coltivare la peperomia in vaso e non in giardino, nel terreno: dovremmo scegliere una posizione privilegiata, poiché le foglie si bruciano a contatto prolungato con i raggi solari. Se vogliamo, invece, provare a coltivarla in giardino, ricordiamoci di tenerla in un punto riparato: in inverno, in ogni caso, le temperature non devono mai scendere sotto i 10 gradi (né deve piovere spesso né devono soffiare venti forti).
Dove posizionare la peperomia
Abbiamo detto che questa pianta d’appartamento è versatile e facile da curare: per posizionarla correttamente, dobbiamo scegliere un luogo luminoso ma senza esposizione diretta alla luce solare, che potrebbe bruciare le foglie. Anche un’area con luce filtrata è perfetta. Dobbiamo anche prestare attenzione ed evitare posti con correnti d’aria o sbalzi di temperatura frequenti: la peperomia predilige un ambiente in cui tutto si mantiene più stabile.
Non tollera il freddo, quindi evitiamo di tenerla vicina a una finestra aperta, o vicino a fonti di calore, come i termosifoni. Lo stesso vale per i condizionatori: prestiamo attenzione a queste accortezze se vogliamo crescere una peperomia forte e dall’aspetto sano. La luce è molto importante per tutte le piante, naturalmente: al netto di tutto, ricordiamo che la peperomia richiede una luce da media a intensa, in modo tale che il fogliame possa mantenere il suo meraviglioso colore. Luce del mattino e luce filtrata vanno bene, ma in caso di luce insufficiente possiamo notare una frequente caduta delle foglie, così come una crescita molto più lenta.
Quanto bagnare la peperomia
Ogni quanto bagnare la peperomia? Abbiamo detto che è una pianta succulenta, quindi non richiede in alcun modo un’annaffiatura eccessiva nel tempo, anzi, è parecchio sensibile ai ristagni di acqua, poiché possono causare marciume radicale. Durante la primavera e l’estate, quando la pianta è in fase di crescita, controlliamo il terreno ogni settimana: annaffiamo solo se risulta asciutto al tatto nei primi 2-3 cm. Al contrario, in autunno e in inverno, riduciamo la frequenza, poiché la peperomia entra in una fase di riposo e consuma meno acqua. In questa stagione, può bastare annaffiare ogni due o tre settimane, sempre in base all’umidità del substrato e dell’ambiente.
È importante utilizzare acqua a temperatura ambiente; se possibile, cerchiamo di usare acqua non calcarea, come quella piovana o filtrata. Magari nei periodi più caldi possiamo sempre scegliere di nebulizzare le foglie con acqua non calcarea.
Come propagare la peperomia
La propagazione della peperomia è semplice e può essere effettuata per talea: dobbiamo tagliare una foglia sana con il picciolo o un segmento di stelo con 2-3 nodi, per poi inserire la talea in un bicchiere d’acqua (solo la base, non tutta la foglia). Attendiamo per circa 2-4 settimane, quando inizieranno a formarsi le radici, prima di radicarla nel terreno: dobbiamo, però, avere cura di cambiare l’acqua ogni 3-5 giorni. Dobbiamo anche avere cura di scegliere un terriccio leggero e ben drenante, con il substrato umido, ma mai con troppa acqua, altrimenti marcirà tutto.
Malattie e parassiti della peperomia
Questa pianta ornamentale per interni non richiede molte cure, è vero, ma comunque può essere attaccata dai parassiti. In particolare dagli acari e dal ragnetto rosso: se succede, le foglie diventano secche o si ingialliscono, proprio in corrispondenza dove sono avvenute le punture degli acari. Anche le cocciniglie attaccano la peperomia: le piante, in questo caso, deperiscono. Possiamo notarle in corrispondenza del picciolo e sugli steli, con macchie bianche: per far fronte all’infestazione, possiamo usare un antiparassitario specifico.
La peperomia è tossica?
Rispetto ad altre piante ornamentali belle e facili da curare, la peperomia ha una marcia in più: non è tossica per i nostri pelosi. Possiamo quindi coltivarla in casa senza avere paura di ripercussioni per la nostra salute o quella dei nostri amici animali, come cani e gatti. L’importante è prendercene cura al meglio, bagnandola quando occorre, senza esagerare, e posizionandola in un punto luminoso: così la peperomia rinnoverà i nostri ambienti.