Oxalis triangularis, dove posizionare e come curare la pianta dalle foglie viola

L'Oxalis triangularis è tra le piante più belle al mondo, le cui foglie sembrano farfalle di velluto: come curarla e farla prosperare

Pubblicato: 29 Novembre 2024 17:21

Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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La natura stupisce e ci regala una delle piante più belle al mondo, dalle foglie viola, che quasi sembrano delle farfalle che riposano: l’Oxalis triangularis – ossalide triangolare – è un piccolo capolavoro di bellezza. C’è una buona notizia: è adatta anche a chi non ha il pollice verde, in quanto richiede poche cure. Ma, ovviamente, la manutenzione è essenziale: scopriamo come curarla, dove posizionarla e le strategie migliori per farla prosperare.

Oxalis triangularis, cos’è

Scopriamo tutto sull’Oxalis triangularis, originaria del Brasile, la pianta ballerina o pianta farfalla: è una erbacea perenne rizomatosa, con fioritura rifiorente e prolungata, che si caratterizza per il suo colore viola e per i fiori a campanella. La grande caratteristica sono proprio le foglie, che a una prima occhiata sembrano farfalle di velluto che riposano sulla pianta: una meraviglia della natura, che di notte si “riposa”, poiché foglie e fiori si chiudono, divenendo una sorta di ombrello chiuso e avvolto. Appartiene alla famiglia delle Oxalidaceae.

I fiori sono piccoli, ma numerosi, a cinque petali e a forma di campanella. Foglie e fiori contrastano perfettamente per le tonalità, considerando che i fiori sono sul rosa-lilla, ma anche sul verde lime e coi stami gialli. L’Oxalis triangularis fiorisce da giugno a ottobre. Il motivo per cui è così particolare? Per alcune piccole parti rotonde sotterranee, chiamate tuberi. Di certo, è una delle piante più belle da tenere in casa, anche perché offre un vero e proprio show: immaginiamola di giorno quasi “danzare” alla ricerca della luce, mentre di notte si chiude a ombrello, in attesa del sole.

Oxalis triangularis, dove posizionarla

Iniziamo dall’esposizione: è uno dei punti più importanti per far prosperare ogni pianta. Per quanto riguarda l’Oxalis triangularis, è preferibile lasciarla a mezz’ombra, quindi sole al mattino, con ombra a chiazze. Sia in giardino quanto in casa, prediligiamo dunque un angolo con normale luce indiretta. Cerchiamo di non metterla al sole diretto, quindi, per evitare che possa deperire: anche se resiste, non vuol dire che quello sia il suo “posto” naturale.

Il terriccio ideale per l’Oxalis triangularis è molto ben drenato, anche se siamo comunque di fronte a una pianta versatile, che riesce ad adattarsi bene e a sopravvivere. Vogliamo che cresca forte e rigogliosa? Allora non ci rimane che propendere per un terreno ricco di sostanze nutritive, magari un mix di torba con terriccio per piante verdi. Non dimentichiamo la perlite, che garantisce un ottimo assorbimento dell’acqua e che mantiene il terreno ben ossigenato e areato.

Per quanto riguarda la temperatura, è un aspetto altrettanto importante da ricordare, considerando che ogni pianta predilige un clima ben preciso (lo stesso, o comunque simile, a quello in cui prospera originariamente). Nello specifico, predilige una temperatura tra 15°C e 24°C: in inverno, riesce a sopravvivere anche a temperature leggermente più fresche, ma comunque sconsigliamo di posizionarla vicino alle finestre o ai balconi che lasciamo spesso aperti per fare arieggiare: correnti d’area o zone in cui la temperatura fluttua spesso sono da evitare per non farla deperire.

Oxalis triangularis, come curarla

Dal punto di vista delle cure, di certo è una delle piante migliori da prediligere se non siamo molto amanti del giardinaggio o non abbiamo il pollice verde ma vogliamo comunque avere un angolo green in casa. Valgono le seguenti regole in questo caso: tanta luce, ma mai diretta, annaffiamo quando il terreno è asciutto e cerchiamo di non spostare il vaso in giardino in inverno, soprattutto se le temperature sono inferiori a 5°C.

La concimazione dell’Oxalis triangularis non è in realtà indispensabile: molti scelgono di distribuire del concime a lenta cessione soprattutto durante la stagione autunnale, come i concimi granulari. In alternativa, va bene usare anche del fertilizzante liquido per piante verdi o un biostimolante. Se vogliamo, possiamo anche propagare l’Oxalis triangularis con una talea fogliare: la tecnica consiste nello staccare una foglia – possibilmente il più vicino al bulbetto – per poi inserirla in acqua, affinché radichi. Consigliamo di fare la propagazione durante gli inizi della stagione autunnale, o comunque al termine dell’estate.

Quando e quanto innaffiare l’Oxalis triangularis

Questa pianta richiede un’irrigazione moderata per crescere sana. La regola principale prevede di mantenere il terreno leggermente umido, evitando però i ristagni d’acqua, un po’ come accade anche per le altre piante d’appartamento. Bisogna bagnarla solo quando i primi centimetri del terreno sono asciutti, generalmente ogni 7-10 giorni, a seconda della temperatura e dell’umidità dell’ambiente. Durante l’inverno, con la pianta in fase di riposo, l’irrigazione va ridotta. Un aspetto da conoscere assolutamente è che prospera in ambienti umidi: suggeriamo di posizionare un vassoio pieno di acqua al fianco della pianta, o in alternativa di procedere con la nebulizzazione.

Il rischio di irrigare troppo la nostra Oxalis triangularis? Purtroppo, è molto sensibile al marciume radicale: le foglie iniziano a ingiallire, si ammosciano con il tempo e la pianta muore rapidamente, soprattutto se non viene trattata nel modo opportuno. Vige, dunque, la regola del buonsenso: seguiamo le stagioni e soprattutto premiamo sempre il terreno con le dita, per capire se è arrivato il momento di innaffiarla con l’acqua.

L’Oxalis triangularis è tossica?

Come sempre, prima di acquistare una pianta, se si hanno animali domestici in casa, come cani e gatti, bisogna assolutamente verificare il grado di tossicità. Purtroppo è bella quanto tossica per cani e gatti: in caso di ingestione, è bene contattare subito il proprio veterinario. Quindi, quando stiamo per scegliere la posizione della pianta in casa, cerchiamo di prendere in esame anche questo aspetto: dobbiamo tenerla distante dai nostri pet.

Malattie e parassiti dell’Oxalis triangularis

Questa pianta, come abbiamo visto, è abbastanza resistente: tuttavia, può capitare che si ammali. Spesso, viene attaccata dal ragnetto rosso o dalla cocciniglia, ma la verità è che teme principalmente la ruggine, tra le malattie fungine più diffuse per le piante. Foglie, steli e fiori, quindi, possono essere colpiti dalla ruggine: possiamo notarlo a causa delle macchie pallide, delle foglie che si ingialliscono e cadono prematuramente. Essenziale, in tal caso, un intervento immediato, magari con una miscela a base di Propolis, bicarbonato di potassio e di estratto di ortica.

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