Ballota Nigra o pianta cimiciotta: come coltivarla e a cosa serve

Questa pianta spontanea dal nome bizzarro, molto diffusa in Italia, trova ampio utilizzo in erboristeria: scopriamo come coltivarla e a che cosa serve

Pubblicato: 9 Gennaio 2024 14:05

Giulia Sbaffi

Web Content Editor

Appassionata di belle storie e di viaggi, scrive da quando ne ha memoria. Quando non è in giro o al pc, riempie di coccole i suoi amati gatti.

Si chiama Ballota Nigra, ma tutti la conoscono con altri nomi come cimiciotta o marrubio fetido, che ne mettono in evidenza sin da subito la principale caratteristica: il suo cattivo odore. Si tratta di una pianta spontanea molto diffusa in Italia, le cui sommità fiorite vengono ampiamente usate in campo erboristico, per via delle numerose sostanze benefiche in esse contenute. Scopriamo a che cosa serve e come coltivarla.

Ballota Nigra, le caratteristiche della pianta

La cimiciotta (Ballota Nigra) è una pianta erbacea perenne appartenente alla famiglia delle Lamiacee, che include numerose erbe aromatiche come la menta, il rosmarino, il timo e la salvia. Originaria dell’area mediterranea e dell’Asia centrale, è oggi diffusa in quasi tutta Europa, in Argentina, negli Stati Uniti e in Nuova Zelanda. Si tratta di una pianta che, in Italia, cresce spontaneamente lungo i bordi delle strade, tra le siepi e nei ruderi, fino ad un massimo di 1.300 metri di quota. Segni caratteristici? Il suo odore mefitico, che ricorda quello della putrefazione.

Lo si evince, in effetti, dai numerosi nomi che le sono stati dati. Ballota deriva dal greco “ballo” (che significa “rifiutare”, ciò che facevano gli animali davanti a questa pianta), mentre l’aggettivo nigra probabilmente indica il colore nero che assumono le foglie una volta essiccate. Viene inoltre chiamata cimiciotta (come la cimice, il fastidioso insetto che emana un odore terribile), marrubio fetido, erba puzza o erica morta. Nonostante l’aroma tutt’altro che invitante, molte persone coltivano la pianta per le sue innumerevoli proprietà benefiche.

La Ballota Nigra è una pianta che può raggiungere anche un’altezza superiore al metro, sebbene di solito si fermi a 40-50 cm: ha un fusto quadrangolare e ricoperto di una leggera peluria pungente, rivolta verso il basso. È poco ramificata, le sue foglie sono di forma irregolare e dal bordo dentato, di colore verde scuro e con la faccia superiore ricoperta di venature. I suoi fiori, che generalmente sbocciano durante la stagione estiva, hanno un colore che va dal rosa al viola pallido o al biancastro. Di questa pianta esistono diverse specie, tutte caratterizzate dall’odore nauseabondo.

A cosa serve la cimiciotta

La Ballota Nigra, chiamata anche cimiciotta, è conosciuta sin dall’alba dei tempi per le sue proprietà terapeutiche. Pare che nell’antico Egitto venisse usata per la preparazione di antidoti contro alcuni potenti veleni vegetali. I suoi poteri derivano da alcune preziose sostanze contenute soprattutto nelle infiorescenze, come i diterpenoidi (biomolecole che donano alla pianta il suo odore caratteristico) e i fenilpropanoidi, che hanno mostrato anche un’azione antiossidante. Quali sono gli utilizzi principali in erboristeria?

Questa pianta viene impiegata soprattutto come sedativo e rilassante, nel trattamento di disturbi del sonno come l’insonnia, la difficoltà ad addormentarsi e i risvegli notturni. Inoltre agisce sul sistema nervoso, funge da vermifugo e aiuta a regolarizzare il ciclo mestruale. Un’altra sua azione nota è quella espettorante, utile in caso di tosse e raffreddore. La Ballota Nigra è consigliata anche come antiemetico, soprattutto per nausea e vomito legati alla cinetosi o alla dispepsia. Sembra riuscire ad alleviare i sintomi di gotta e artrite e, a livello cosmetico, è un potente astringente per la pelle – tuttavia non viene molto usata per il suo cattivo odore.

Come coltivare la pianta

Come avrete sicuramente capito, la Ballota Nigra non è certo una pianta d’appartamento, né una varietà particolarmente apprezzata per le sue qualità ornamentali. Tuttavia, viene spesso coltivata in giardino o in terrazzo per le sue proprietà medicinali – a patto che si sappia come trattare le infiorescenze raccolte. Vediamo come piantare e prendersi cura di questa specie. Innanzitutto, occorre sapere che la pianta predilige terreni calcarei e fertili, dal pH piuttosto acido: procuratevene un po’ nei negozi di giardinaggio, sia per la coltivazione in vaso che da mescolare alla terra del giardino – a seconda di dove volete piantare.

Inoltre la Ballota Nigra sopporta abbastanza bene il nostro clima, resistendo all’aria aperta sino a temperature superiori ai -5°/-10°C. Tuttavia predilige un clima un po’ più temperato, proliferando soprattutto attorno ai 7°/10°C. Preparate dunque un substrato di argilla espansa per favorire il corretto drenaggio e aggiungete il terriccio calcareo, quindi piantate i semi della cimiciotta o mettete a dimora la piantina già cresciuta. Per quanto riguarda l’esposizione, optate per una zona in pieno sole o leggermente in penombra. Per una fioritura rigogliosa, fate in modo che la pianta abbia almeno 6 ore di luce al giorno.

Il fabbisogno idrico della cimiciotta non è particolarmente importante: se vive in giardino, ricordate di annaffiarla solamente se sopraggiungono periodi di prolungata siccità, verificando che il terreno non sia troppo asciutto durante il resto dell’anno. Al contrario, se vive in vaso dovrete prestare più attenzione e irrigarla circa una volta alla settimana. Fate comunque la prova infilando un dito nel terriccio: deve essere quasi completamente asciutto prima di una nuova annaffiatura, così da evitare il rischio di ristagni idrici che potrebbero far marcire le radici.

Una volta piantata la Ballota Nigra, concimate il terreno con sostanze organiche per favorire la sua crescita. La fertilizzazione andrebbe poi effettuata almeno una volta all’anno, solitamente alla fine dell’inverno, affinché la pianta trovi le giuste sostanze nutritive di cui ha bisogno per prepararsi ad una nuova fioritura. Durante la stagione fredda, se le temperature tendono a scendere parecchio sotto lo zero, pacciamate la pianta o copritela con del tessuto non tessuto, per evitare che le gelate possano danneggiarla.

Infine, la potatura: si tratta di un intervento sempre molto utile per le piante, dal momento che aiuta ad eliminare le parti improduttive e a favorire così una bella fioritura. Se la Ballota Nigra produce fiori sui rami dell’anno precedente, una volta terminata la fioritura potete accorciare di circa un quarto i getti in questione. Così facendo, stimolerete la crescita e il rinforzo della pianta. Se invece fiorisce sui rami nuovi, accorciate tutta la vegetazione di circa un quarto, stavolta però nel periodo che precede la ripresa vegetativa, ovvero verso l’inizio della primavera.

La Ballota Nigra fiorisce generalmente tra giugno e agosto. È dunque questo il periodo giusto per raccogliere le parti da poter utilizzare a fini erboristici. Con delle forbici pulite e ben affilate, recidete le sommità fiorite: assicuratevi che i fiori inferiori siano già schiusi, mentre quelli superiori non siano ancora sbocciati. Evitate inoltre di raccogliere i fiori che hanno già dato vita ai semi. Le sommità fiorite vanno poi lasciate essiccare prima di procedere con il loro impiego.

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