Mantenimento

Pubblicato: 14 Giugno 2009 15:33

DiLei

Redazione

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Fertilizzanti e concimi

Nel linguaggio comune concime e fertilizzante sono considerati sinonimi. La loro funzione è quella di conservare o aumentare le sostanze nutritive del terreno che permettono lo sviluppo della pianta e il suo mantenimento.
I principali elementi utili che si trovano nel terreno sono: azoto (simbolo N) che stimola la formazione di foglie e radici ed è importante nella fase di sviluppo di tutte le piante; fosforo (P) che aumenta la resistenza alle malattie e favorisce la maturazione di frutti e semi; potassio (K) che contribuisce alla fioritura e all’accumulo di sostanze di riserva.

La carenza anche di uno solo degli elementi nutritivi pregiudica lo sviluppo e la vita della pianta tanto che i professionisti si affidano all’analisi chimica del terreno o dei tessuti della pianta. Un metodo più semplice è il monitoraggio costante della sua crescita. Per le piante coltivate in vaso la concimazione è indispensabile e da effettuare con regolarità: la quantità di terreno a disposizione è contenuta e ciò che viene consumato dalla pianta va reintegrato.

Quali usare
In commercio si trovano concimi chimici semplici e complessi, ossia con uno solo degli elementi nutritivi principali, o due o più a seconda delle necessità della specie.
Si trovano in forma liquida o in polvere , da diluire in acqua, e solidi in grani o a bastoncino. Questi ultimi, indicati per le piante in vaso, rilasciano gli elementi minerali gradualmente e il loro effetto è prolungato nel tempo.
Le piante messe a dimora in piena terra preferiscono sostanze organiche decomposte o humus , detto anche composta (terra ricca di sostanze organiche e terriccio di foglie), perché migliorano il terreno e ne aumentano la fertilità nel tempo.

 

Rinvaso

Quando le radici fuoriescono dai fori di drenaggio del vaso o dal terriccio, vuol dire che la pianta ha bisogno di un contenitore più grande e di nuovo terriccio .

La scelta del vaso
Oltre alle dimensioni, anche il materiale è importante: la terracotta , essendo porosa, garantisce uno scambio di acqua e aria con l’ambiente e costituisce un migliore ambiente per le radici. Ma è più costosa e pesante. La plastica è preferibile se il vaso deve essere leggero e pulito.

Periodo consigliato
Anche se questo accade durante il riposo vegetativo, aspettate fino a primavera o all’ estate , periodo in cui le radici sono in grado di penetrare nel terreno.

Come procedere
§ Dopo aver pulito e asciugato perfettamente il vaso , mettete sul fondo uno strato di materiale di drenaggio: ghiaia o argilla espansa. Fate un altro strato con il nuovo composto.
§ Stendete il vaso su un lato ed estraete la pianta delicatamente sostenendola con le dita. L’operazione risulterà più facile se il terriccio è asciutto.
§ Con un bastoncino eliminate parte del vecchio terriccio dalle radici senza danneggiarle.
§ Mettete la pianta nel centro del nuovo vaso , distendete le radici e riempite di terriccio pressando ben bene dal fondo fino in alto, avendo cura di tenere diritta la pianta. Lasciate uno spazio libero di 2-5 cm tra la terra e il bordo del vaso. Infine, annaffiate abbondantemente e collocate la pianta in ombra per qualche giorno: favorirà la radicazione. Non bagnate. Dopo 8-10 giorni, quando la pianta si sarà adattata al nuovo vaso, bagnate nuovamente.

Se la pianta ha già raggiunto la dimensione massima o è troppo grande da rinvasare, è opportuno sostituire periodicamente i primi strati di terriccio, con uno nuovo e fresco per una profondità di 2-5 cm. Attenzione a non provocare danni alle radici superficiali e in ogni caso somministrate una dose in più di concime per bilanciare eventuali danni dovuti all’operazione.

Rinterrare
Alcune piante da appartamento non necessitano di un vero e proprio rinvaso, perché hanno già raggiunto la dimensione massima o perché sono troppo grandi per permetterlo. In questo caso, periodicamente potete rimuovere e sostituire i primi strati di terra, per una profondità di 2-5 cm, con nuovo terriccio fresco. Attenti a non danneggiare le radici più superficiali. Terminata l’operazione, versate una dose supplementare di concime per controbilanciare gli eventuali danni.

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