Era stato intuito già dal cosiddetto “uomo italiano del futuro”, Don Milani, ed è stato confermato da diversi studi. Conoscere più lingue fa bene, sia a livello mentale che sociale, perché un idioma è l’unica arma che permette di rivendicare i propri diritti fondamentali come lavoro, casa, istruzione e salute.
Che sia per costrizione, magari dovuta al trasferimento in un’altra nazione, oppure per propria attitudine personale, o che si tratti invece della volontaria decisione di ampliare le proprie conoscenze, apprendere lingue diverse risulta essere una grossa opportunità, sia a livello formativo e culturale, sia per migliorare il proprio spirito d’adattamento. Senza considerare che, studiare le lingue, può aprire moltissime porte, lavorative e sociali: permette di poter dialogare con persone di altre nazionalità, viaggiare in maniera più libera e spensierata, e non fare errori nelle ordinazioni dei ristoranti all’estero.
Importante dovrebbe essere, quindi, iniziare a studiare un codice di comunicazione differente da quello madre già nei primi anni di vita, quando la mente è pronta ad accogliere più informazioni: una posizione decisamente diversa rispetto a quella d’un tempo, quando si credeva che imparare più linguaggi insieme costituisse un grosso problema per l’attività cerebrale. Gli studi scientifici hanno dimostrato che l’apprendimento delle lingue impatta in maniera molto forte sulla nostra esistenza, favorendo lo sviluppo della creatività, aiutandoci a capire al meglio tutto ciò che esiste, allargando i nostri orizzonti ed insegnandoci che “non ci siamo solo noi al mondo”.
Indice
L’importanza di imparare una lingua fin da piccoli
Durante la crescita il cervello è in via di formazione ed è quindi più sensibile alle richieste e alle nuove necessità che il processo di crescita comporta. La sua neuroplasticità gli permette di modificare aree e connessioni per migliorarne i processi. Inoltre, il cervello assimila in modo diverso le lingue a seconda del momento della vita della persona.
Uno studio del 2006 ha dimostrato che i bambini che imparano una seconda lingua in età precoce, hanno la capacità di memorizzarla in concomitanza con la madrelingua. Il cervello di un bambino, infatti, cresce insieme a lui, mentre apprende e fa esperienze. Inoltre, imparare una lingua da piccoli, comporta pochi sforzi ma tanti benefici.
Tutti i benefici di imparare un’altra lingua diversa dalla propria
Esistono alcuni benefici specifici che ci permettono di poterci destreggiare senza problemi in vacanza, rendendoci in grado di ordinare senza problemi una Solyanka in un ristorante a Mosca, chiedere una qualsiasi informazione a Londra oppure essere in grado di dialogare con le persone che si incontrano e arricchirsi di nuove informazioni ed esperienze. Esistono, soprattutto, dei vantaggi a livello mentale, che ci permettono di vivere meglio. Vediamole nel dettaglio:
Fa bene al cervello e allontana le malattie cerebrali
Secondo uno studio effettuato dai ricercatori dell’Ospedale dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, il bilinguismo allontanerebbe infatti di circa cinque anni la malattia di Alzheimer nei soggetti predisposti, operando sulla demenza un effetto che fino a pochi anni fa pareva ottenibile solo attraverso la somministrazione di farmaci. Il sorprendente risultato ha quindi dimostrato che l’istruzione può compensare e aggirare i danni che la malattia provoca nel cervello. Questa ricerca ha analizzato 85 pazienti altoatesini affetti da Alzheimer, metà monolingue e metà bilingui. Questi ultimi hanno dimostrato risultati migliori, con un progredire della malattia più lento di ben 5 anni rispetto a quelli monolingui.
Non solo, una ricerca che si è svolta in India ha mostrato come i pazienti bilingui tendono ad avere un recupero migliore dopo un ictus. Il 40% di quelli presi in esame, avevano delle funzioni cognitive nella norma, contro il 20% dei pazienti monolingui.
Un altro studio compiuto da una equipe di scienziati svedesi, imparare una lingua straniera farebbe letteralmente crescere il cervello, aumentando il volume di aree come l’ippocampo e alcune zone della corteccia cerebrale collegate alle competenze linguistiche, cosa che invece non si riscontra quando si studiano altre materie.
Uno studio tutto italiano, invece, ha dimostrato che le persone bilingui hanno più materia grigia di quelle monolingui, fattore che le rende più rapide a prendere decisioni e ad agire per risolvere una situazione di conflitto cognitivo.
Il bilinguismo migliora le operazioni mentali automatiche
Le funzioni esecutive del cervello, che consistono in quelle piccole operazioni mentali che si svolgono quotidianamente senza accorgersene, risultano più semplici nei bilingue. In altre parole, essere in grado di passare da una lingua all’altra facilita il passaggio tra diverse funzioni esecutive. Questo significa maggiore agilità mentale e quindi avere un cervello più attivo e flessibile e migliorare la capacità di affrontare compiti complessi e situazioni che richiedono un rapido cambio di focus. I bilingue mostrano una maggiore abilità in alcune funzioni, soprattutto in quelle che richiedono di passare tra diversi tipi di attivazione cerebrale.
Aumenta le capacità di ascolto
Quando si conversa con una persona in una lingua diversa, è chiaro che si faccia molta più attenzione alle pronunce, ai suoni delle parole, in modo da distinguerle e capirle e poter poi rispondere in maniera corretta e ordinata con frasi di senso compiuto. Infatti, è stato dimostrato che il cervello – durante una conversazione in lingua straniera -subisce un grosso stress, dovuto al grosso lavoro di distinzione dei suoni. Allo stesso tempo, però, questa mole di lavoro lo rende più allenato e flessibile, migliorando le capacità di ascolto.
Maggiore flessibilità mentale
I bilingui sviluppano una maggiore flessibilità mentale, che si traduce in una maggiore capacità di adattamento a situazioni nuove e complesse.
Questa abilità è preziosa sia nella vita personale che nella carriera professionale.
Migliore capacità di problem solving
Essere bilingui stimola la mente e migliora la capacità di risolvere problemi. Chi è bilingue infatti è abituato a pensare in modo flessibile e a trovare soluzioni creative.
Sviluppa la memoria e concentrazione
La scienza è concorde sul fatto che parlare diverse lingue possa permettere di avere più possibilità lavorative ma, soprattutto, modificare la struttura del cervello, diventando una vera e proprio palestra cerebrale. Una mente allenata riesce a concentrarsi in miglior modo, filtrando le informazioni irrilevanti grazie ad una maggiore flessibilità, che si rende terreno fertile per poter immagazzinare e ricordare molte più informazioni nel tempo. Proprio per questo motivo, i bambini che sono cresciuti in un ambiente bilingue, hanno una memoria molto più potente rispetto a quelli esposti ad una sola lingua. Molti studi hanno confermato che le persone bilingue ricordano meglio nomi, indicazioni o liste della spesa.
Migliora la performance e attiva l’attenzione
Un’altra ricerca ha portato alla luce come i bambini che conoscono due lingue riscontrano migliori performance rispetto a quelli monolingui. Questi miglioramenti si possono vedere non solo nell’esecuzione dei compiti che hanno a che fare con le capacità linguistiche, ma anche in quelli non verbali. Si può facilmente arrivare alla conclusione che conoscere due lingue fin da piccoli rende maggiormente abili non solo nelle lingue in generale, ma anche nel multitasking e nelle attività che richiedono grande concentrazione.
Alcuni ricercatori della York University hanno scoperto che le persone che parlano almeno due lingue hanno una maggiore attenzione. Sono infatti anche più bravi nell’osservazione dell’ambiente circostante in quanto hanno la capacità di focalizzare l’attenzione e di limitare le distrazioni.
Migliora le capacità matematiche
Ebbene sì, conoscere più lingue permette anche di simpatizzare con la matematica. Uno studio condotto nel 2007 dall’Università del Massachusetts ha verificato che i bambini che studiano una lingua straniera hanno risultati migliori in matematica rispetto agli altri. Questa teoria è stata confermata anche da altri esperimenti fatti dalla Università del Michigan dove furono esaminati studenti che, durante un semestre, imparavano una lingua straniera per 90 minuti alla settimana. I risultati negli esami di matematica sono migliorati per tutti.
Migliora la creatività
Quando si devono formare delle nuove strutture grammaticali in una lingua che non è quella nativa, si è obbligati ad essere creativi in quanto il tempo a disposizione per pensare a una parola alternativa è ridotto.
Questo è stato anche dimostrato da diversi studi che hanno spiegato come le persone bilingue o poliglotte tendono ad essere più creative rispetto a chi conosce solo una lingua.
Modifica il modo di vedere il mondo
I bilingui sanno pensare molto più fuori dagli schemi rispetto agli altri e hanno un modo di ragionare molto più aperto rispetto alla propria cultura di origine. Anche gli studiosi dell’Università di Lancaster hanno concluso così una ricerca pubblicata sulla rivista Psychological Science, concentrandosi su quanto la lingua parlata possa riflettersi sul modo di comportarsi. Infatti, chi parla una o più lingue straniere è in grado di fare propria la forma mentis delle lingue conosciute, ampliando il proprio modo di vedere le cose.
Migliori capacità di apprendimento
Le persone che conoscono e parlano più di una lingua riescono a sviluppare abilità cognitive superiori, che si traducono in una maggiore facilità nell’apprendimento di altre materie nonché di forme di ragionamento superiori rispetto a chi conosce solamente la propria lingua natale. Questo può essere particolarmente vantaggioso per gli studenti che studiano materie diverse dallo studio di una lingua o che può riscontrare notevoli benefici anche nel proprio lavoro qualora richieda flessibilità mentale e capacità di applicazione a diverse materie anche contemporaneamente.
Permette di esplorare altre culture
In una società come quella odierna, multietnica e multiculturale, sono anche infiniti i valori che vanno ad intrecciarsi. Con l’incremento degli studenti stranieri, la nostra società si è trovata a fare i conti con lo spirito di adattamento e di integrazione con una grande ricchezza culturale che man mano si veniva stanziando. Questo, spesso, diviene un problema non trascurabile, poiché l’integrazione, che passa attraverso il rispetto di diversi valori, potrebbe creare dei gap insormontabili se non rispettati. Lo studio di una lingua, quindi, permetterà sì di conoscere persone nuove, ma soprattutto aiuterà l’interazione e l’integrazione di altre persone, arricchendoci in maniera molto importante di nuovi valori, contribuendo a mettere un nuovo pezzo di storia e cultura nel bagaglio della nostra vita.
Le lingue sono spesso radicate nella cultura e nell’identità di un popolo; quindi, imparare una lingua straniera significa anche comprendere meglio la cultura di quella lingua.
Permette di migliorare la capacità di sviluppare la propria lingua natale
Imparare una lingua nuova permette anche di perfezionare quella madrelingua. Questo perché si capiscono meglio le strutture e le regole grammaticali che regolano non solo la nuova lingua, ma anche quella di tutti i giorni e che serve come termine di paragone nell’apprendimento.
Il bilinguismo rallenta lo sviluppo del linguaggio nei bambini?
Molti genitori hanno paura che l’apprendimento di una seconda lingua in età infantile possa in qualche modo rallentare il processo di apprendimento della lingua madre dei loro figli.
Vero è che, in alcuni casi, i bambini bilingui possano inizialmente mostrare un ritardo nel raggiungimento di determinati traguardi linguistici rispetto ai bambini monolingui. Ma questo piccolo inconveniente è solo uno status temporaneo. Infatti, una volta superata questa fase iniziale, i bambini bilingui sviluppano le stesse competenze linguistiche dei loro coetanei monolingui. In effetti, i benefici si possono rendere visibili soprattutto con il passare del tempo in quanto il bilinguismo può migliorare la capacità di apprendere ulteriori lingue in futuro e sviluppare abilità cognitive superiori, come il pensiero critico e la flessibilità mentale.
Non solo i bambini possono diventare bilingui facilmente
È vero che i bambini hanno una maggiore facilità nell’apprendimento delle lingue, ma anche gli adulti possono diventare bilingui. È sufficiente un po’ di impegno, motivazione e una strategia di apprendimento efficace. Innanzitutto, è importante è iniziare il prima possibile e praticare regolarmente. Inoltre, non è vero che solo alcune persone sono dotate di un talento innato per le lingue.
Il segreto per diventare bilingui è la pratica costante e l’esposizione costante alla lingua target. Oggigiorno esistono poi tantissime opportunità per praticare una lingua diversa dalla propria: corsi in scuole specializzate, app che si possono scaricare sui cellulari, tablet e computer. Esistono anche incontri gratuiti in cui si possono scambiare quattro chiacchiere con stranieri che vivono nella nostra stessa città e che offrono la possibilità di praticare una lingua diversa dalla propria in cambio di compagnia e socializzazione.
Fonti bibliografiche
What happens in the brain when you learn a language?, The Guardian
Bilingualism: Consequences for Mind and Brain, NIH
Parlare due lingue aiuta a proteggere dall’Alzheimer, UniSR
Language Learning and Its Impact on the Brain: Connecting Language Learning with the Mind Through Content‐Based Instruction, Semantic Scholar