La leggenda del glicine

Questa pianta, che fiorisce tra maggio e giugno, regala degli spettacoli davvero incredibili. E altrettanto bellissima è la leggenda legata alla sua origine

Pubblicato: 8 Maggio 2021 10:10

DiLei

Redazione

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Con l’arrivo della primavera, la natura mette in scena i suoi show più belli rendendoci spettatori inermi ed estasiati davanti alla grande bellezza. Le fioriture, per esempio, inebriano i nostri sensi, con i loro profumi, i colori e i loro significati. Tra le più belle troviamo sicuramente quella del glicine.

Il nome scientifico Wisteria è stato assegnato in onore dello studioso statunitense Kaspar Wistar che studiò per primo le caratteristiche di questo splendido fiore. I tedeschi lo chiamano blauregen, tradotto come pioggia blu, mentre i cinesi utilizzano il termine zi teng che significa vite blu. In italiano, invece, la parola glicine vuol dire dolce – dal greco glikis – in riferimento al profumo inebriante dei suoi fiori.

Indipendente da come la si chiami, questa pianta rampicante che fiorisce tra maggio e giugno, regala degli spettacoli davvero incredibili e suggestivi riconosciuti universalmente. Ma attorno alla sua fioritura ci sono anche numerose leggende che provengono da tutto il mondo. Alcune storie orientali, vedono in questa pianta il simbolo dell’amicizia e della benevolenza e reciprocità. In antichità, infatti, gli imperatori cinesi e giapponesi regalavano questa pianta agli abitanti delle terre straniere in segno di pace.

La simbologia si è perpetuata fino ai giorni nostri, dove il glicine viene utilizzato come simbolo di affetto, di amicizia o di ringraziamento.

Attorno alle origini della pianta si è sviluppata anche una leggenda tutta italiana. Secondo la tradizione piemontese, c’era una volta una giovane pastorella di nome Glicine estremamente infelice del suo aspetto fisico. Si narra che la giovane soffrisse la sua mancata bellezza e che si sentisse brutta rispetto alle altre ragazze del paese.

La leggenda vuole che un giorno, Glicine, si abbandonò ad un pianto disperato. Ma quando le sue lacrime caddero sul terreno, crearono una meravigliosa e inebriante pianta dalle sfumature di lilla. Alla sua vista, la ragazza smise di piangere e il suo cuore si riempì di orgoglio per essere riuscita a creare qualcosa di così tanto speciale.

Ancora oggi il glicine è considerata una pianta davvero speciale, non solo da osservare. Si tratta, infatti, di un talismano contro le avversità da regalare alle persone che si amano.

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