Attrice a teatro e al cinema, ma soprattutto volto di Fantozzi: Maria Cristina Maccà ha interpretato Mariangela e Uga Fantozzi – rispettivamente la figlia e la nipote del celebre ragioniere – nel penultimo film della saga intitolato Fantozzi – Il ritorno. Era il 1996 quando Maria Cristina recitò accanto a Paolo Villaggio, amatissimo attore scomparso nel 2017. Da allora sono cambiate tante cose, come racconta lei stessa. L’attrice si è trasferita da Roma, dove ha vissuto per anni, a Vicenza presso la casa della madre, dopo che l’emergenza Coronavirus ha portato alla chiusura dei teatri.
“Ho vissuto a Roma 33 anni. Mi sento più romana che veneta, ma non potevo più restare – ha confessato al Corriere della Sera -. Non avevo alternative visto che i teatri, ovvero la mia vita, sono chiusi perché non sono considerati indispensabili e il cinema? Beh, esiste ancora, certo. Ma se prima era difficile ottenere una parte, adesso è davvero un’impresa. La pandemia è stata la mazzata finale a un mondo già fortemente in crisi”. L’ultima apparizione risale al 2019 sul palco del Teatro Eliseo. “Vado avanti con i provini da remoto – ha spiegato -. Prima mi dicono: ci mandi un “self tape”, un auto registrazione, e poi l’immancabile “le faremo sapere”. Ma ormai da un anno non si fa più vivo nessuno”.
53 anni, Maria Cristina Maccà ha prestato il volto a Mariangela, figlia di Ugo Fantozzi, in uno dei film più amati della saga di Paolo Villaggio. Alle spalle ha una solida carriera con produzioni teatrali e film che l’hanno portata a collaborare con i grandi del cinema, da Pupi Avati a Mario Monicelli, passando per Neri Parenti, Carlo Vanzina e ovviamente Villaggio.
“Il cinema e il teatro prima erano un’altra cosa, non si finiva mai di imparare – ha ricordato -. Ora è diverso perché ci si dimentica presto di tutti. Speriamo che post pandemia si ritorni ad apprezzare il talento. Anche Paolo Villaggio nei suoi ultimi anni di vita ha fatto fatica”. E di fronte alla pandemia il pensiero va proprio a Fantozzi e alla sua capacità di raccontare il mondo con leggerezza e ironia, senza essere mai scontato: “Se lo immagina il ragioniere che indossa la mascherina? Sarebbe sicuramente record di incassi”.