Gena Rowlands è morta: addio all’attrice malata di Alzheimer che recitò in The Notebook

Addio all'attrice simbolo di un'epoca: Gena Rowlands soffriva da alcuni di anni di Alzheimer

Pubblicato: 15 Agosto 2024 07:51

Giorgia Prina

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Gena Rowlands è morta a 94 anni. Una vita passata a imparare battute a memoria, a renderle sue, a riviverle nella propria testa per poi farle vivere attraverso la sua recitazione. E poi una vita condannata a dimenticarle tutte. L’annuncio della malattia di cui soffriva Gena Rowlands, proprio in occasione dell’anniversario del suo film più iconico, The Notebook (Le Pagine della Nostra Vita), aveva fatto piangere il mondo intero. Una triste coincidenza ha colpito la vita della donna: l’essere affetta dalla stessa malattia della protagonista del suo film più famoso: l’Alzheimer.

Gena Rowlands è morta: la malattia e l’annuncio del figlio

Gena Rowlands è morta mercoledì 14 agosto nella sua casa, in California, a Indian Wells, circondata dalla sua famiglia. Sembra sia stato proprio il figlio, nonché regista del film più famoso in cui la Rowlands abbia recitato, a dare la triste notizie. Fu sempre lui, a giugno di quest’anno, a comunicare al mondo attraverso un’intervista la malattia di cui sua madre soffriva.

Un destino strano e crudele ha colpito Gena Rowlands. “Ho chiesto a mia madre di interpretare l’anziana Allie, e abbiamo passato molto tempo a parlare dell’Alzheimer cercando di essere autentici – aveva detto il figlio Nick Cassavetes parlando del film Le Pagine della Nostra Vita – Ora da cinque anni, lei soffre di Alzheimer. Si trova nel mezzo della demenza ed è così folle: l’abbiamo vissuta, lei l’ha interpretata e ora tocca a noi“.

Le pagine della nostra vita è un film struggente, ma carico di emozioni e di vita. Racconta di un uomo anziano che ogni giorno legge ad Allie lo stesso libro che racconta la storia d’amore vissuta negli anni Trenta tra Allie Hamilton, una giovane benestante, e Noah Calhoun, un operaio. La tenerezza del racconto e il realismo dei gesti dei protagonisti colpisce al cuore. Sono inoltre circostanze che, forse, non erano totalmente sconosciuti a Gena Rowlands nella vita reale, dal momento che anche sua madre soffriva di Alzheimer. Proprio la madre fu la ragione che spinse l’attrice ad accettare il ruolo offerto dal figlio: “Ho vissuto questa esperienza con mia madre, e se Nick non avesse diretto il film, non credo che ce l’avrei fatta: è stato semplicemente troppo difficile. È stato un film difficile ma meraviglioso“, aveva detto a Oprah Winfrey.

Chi era Gena Rowlands

Ma Le Pagine della Nostra Vita (o The Notebook) è stata solo una delle ultime pellicole in cui la Rowlands ha recitato. La sua è stata un vita ricca di interpretazioni e di successi. Il suo vero nome era Virginia Cathryn Rowlands ed era nata in Wisconsin, negli Stati Uniti. Si trasferì a New York da giovanissima, animata da una forte passione, e si iscrisse all’Accademia Americana di Arti Drammatiche.

Lavorò a Broadway, ma diede anche voce a ritratti indelebili di lottatrici della classe operaia in film come A Woman Under the Influence, Gloria e Faces. Per ben due volte conquistò la nomination all’Oscar: nel 1974 con A Woman Under the Influence in cui interpretava una moglie e madre che non crolla sotto l’inganno dell’armonia domestica, e nel 1980 con Gloria. Vinse l’Orso d’argento nel 1977 con La sera della prima e il Nastro d’argento nell’84 con Love Stream, scia d’amore. Ma la statuetta più preziosa di Hollywood le arrivò nel 2015, come riconoscimento onorario al suo lavoro. “Sai cosa c’è di meraviglioso nell’essere un’attrice? Non si vive solo una vita”, disse sul palco ritirando il premio, vivi molte vite”.

Vita privata: il marito e i figli

Gena Rowlands fu però una donna e un’attrice in grado di “stare fuori dagli schemi”, “allergica alla celebrità” come è stata definita. Per la sua carriera (e per la sua vita privata), fu fondamentale uno dei sodalizi più riusciti del cinema, la complicità con il suo primo marito e regista John Cassavetes, “inventore” – negli anni Sessanta in cui gli studios dettavano ancora legge – del genere underground.

Film come Mariti, La sera della prima Una donna, furono realizzati con budget risicati, ma riuscirono a conquistare non solo un posto tra i classici per intenditori, ma anche diverse candidature agli Oscar. Non dimenticando mai però di conservare la forza dirompente della loro natura anti sistema. Con Cassavetes Gena ebbe tre figli, Nick, Xan e Zoe, tutti impegnati nell’industria cinematografica in diversi ruoli.

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