Le verruche seborroiche, conosciute anche con il termine cheratosi seborroica, sono una patologia cutanea. Con questi termini viene definita una neoformazione della pelle di natura benigna che può manifestarsi con l’apparizione di inestetismi cutanei rilevati di color pelle, biancastre o con diversi toni di marrone.
Le verruche seborroiche sono macchioline che possono avere colori differenti, con sfumature che vanno dal marrone chiaro al bruno. Queste macchie possono anche risultare in rilievo al tatto e ricche di sebo. Solitamente presentano la tendenza alla desquamazione e posso risultare pruriginose, predisponendo all’apparizione di alcune piccole crosticine che possono staccarsi e risultare untuose.
Le cause delle verruche seborroiche sono ancora incerte e sono molti gli studi che cercano di approfondire quali siano i fattori di rischio in grado di determinare l’apparizione di queste macchie.
Solitamente le macchie si presentano in diverse parti del corpo, soprattutto nelle zone del volto e del tronco. Inoltre, questa patologia può interessare persone di diverse fasce d’età, ma colpisce soprattutto i pazienti di età media. Donne e uomini vengono colpiti da questa condizione allo stesso modo, ma la patologia interessa soprattutto i soggetti di razza caucasica. Infatti, le altre etnie sono meno propense a sviluppare questa malattia, ad esempio gli asiatici molto raramente soffrono di cheratosi seborroica.
Indice
Tipologie di verruche seborroiche
Le verruche seborroiche possono essere essere di diverse tipologie ed essere sinonimo di diversi tipi di cheratosi. Tra le più conosciute ci sono:
- la cheratosi seborroica acroposta che può colpire le gambe ed è caratterizzata da molte lesioni cutanee;
- la più comune tra i pazienti che soffrono di queste patologie della pelle è la cheratosi seborroica acantosica, che è caratterizzata dalla comparsa di macchie marroni e da alcuni inestetismi simili a cisti cornee che possono anche avere colorazione gialla pallida;
- la cheratosi seborroica pigmentata è conosciuta anche come melanoacantoma ed è caratterizzata da una presenza elevata di melanociti, dai quali prende il nome;
- la cheratosi seborroica ipercheratosica ha come sintomo principale la continua sfaldatura della pelle;
- la cheratosi seborroica invertita o irritata che può portare ad irritazioni ma anche a sanguinamento ed eritema, inoltre le infiltrazioni di melanofagi fanno sì che la colorazione di queste macchie tenda al bluastro, rendendo la diagnosi ancora più complessa.
Cause delle verruche seborroiche
Le cause delle verruche seborroiche non sono semplici da definire, in quanto oggi non è ancora stata riconosciuta una causa certa dell’apparizione della cheratosi seborroica. Infatti, l’eziopatologia di questa malattia è ancora in corso di studio. Sono molte le ricerche che cercano di approfondire l’origine di questa patologia e le motivazioni per cui essa appare. Le verruche seborroiche sono più comuni nelle persone anziane, di solito cominciando a comparire dopo i 40 anni. L’invecchiamento della pelle sembra favorire lo sviluppo di queste lesioni.
Diversi studi si basano sulla possibilità che la causa delle verruche seborroiche sia genetica. Infatti, questa patologia presenta una certa familiarità, quindi alcune delle persone a cui viene diagnosticata hanno spesso parenti consanguinei prossimi che hanno presentato questo disturbo. È probabile, quindi, che alcuni tratti che predispongono alla comparsa delle verruche vengano trasmessi geneticamente.
Altri studi dimostrano come, oltre a questo aspetto genetico molto importante, anche gli ormoni svolgano un ruolo fondamentale nella comparsa della condizione. Infatti, tra le cause della comparsa delle verruche seborroiche, potrebbero esserci anche sbalzi ormonali e per questo rientra, tra le fasi della vita maggiormente interessate da questa patologia, la menopausa. In questo periodo, infatti, sono presenti importanti alterazioni ormonali che possono portare, non solo alla comparsa di queste verruche, bensì anche al loro peggioramento nel caso in cui si siano già presentate in un periodo precedente.
Si è ipotizzato che possano avere un ruolo di rilievo le radiazioni UV nella manifestazione di questa patologia. Infatti, una delle cause di verruche seborroiche può essere l’esposizione al sole per periodi prolungati. Diverse persone presentano i primi sintomi durante l’estate, ad esempio dopo lunghe giornate al mare o all’aria aperta. Questa ipotesi è, però, una delle meno indagate: sono ancora tanti gli studi che stanno affrontando questa relazione tra l’esposizione ai raggi solari e lo sviluppo di verruche seborroiche.
Sintomi delle verruche seborroiche
Il sintomo principale delle verruche seborroiche è l’apparizione di particolari macchie sulla pelle. Questa patologia è asintomatica e non comporta altri disagi. Solo nei casi più complessi è possibile che il paziente provi una sensazione di prurito incoercibile, facendo comparire piccole croste ed eritemi nelle zone in cui si gratta.
Solitamente le macchie, tipico sintomo delle verruche seborroiche, appaiono inizialmente con colori diversi. Infatti, nello stadio iniziale di questa patologia, si presentano delle papule di colore giallastro che solo con il tempo tendono a scurirsi e a desquamarsi. Queste macchie possono presentarsi sul tronco e sul viso, ma alcuni tipi di cheratosi seborroiche possono anche apparire sugli arti.
Le caratteristiche di queste papule possono portare il medico ad effettuare diverse indagini per assicurarsi che non siano presenti patologie più gravi. Infatti, le verruche seborroiche possono cambiare per dimensioni, variando da 1 millimetro a 1 centimetro. Inoltre, queste macchie possono essere diverse anche per colore. Come anticipato, il colore più chiaro indica uno stadio iniziale della patologia mentre il colore marrone e bruno definisce uno stadio avanzato. È necessario monitorare la loro evoluzione per escludere altre patologie.
Le verruche seborroiche non sono contagiose e non possono essere trasmesse con il contatto. È necessario, però, effettuare una diagnosi tempestiva in modo da escludere che siano presenti quali forme tumorali maligne.
Diagnosi delle verruche seborroiche
Come anticipato, la diagnosi delle verruche seborroiche è fondamentale per poter escludere la presenza forme maligne. Infatti, è importante tenere sotto controllo queste macchie che possono essere confuse con tumori maligni della pelle.
Il primo modo per diagnosticare le verruche seborroiche è certamente avere un confronto con il proprio medico di medicina generale. Dopo una breve anamnesi, sarà in grado di suggerire la visita medica più adeguata ad approfondire la diagnosi. È fondamentale effettuare una mappatura presso un medico specializzato, in modo che possa analizzare ogni singola macchia per caratterizzarle correttamente.
La complessità della diagnosi delle verruche seborroiche deriva dalla somiglianza di queste macchie con altre patologie della pelle, ad esempio il carcinoma spinocellulare o il melanoma piano. In particolare, può essere utile richiedere una dermatoscopia, durante la quale un dermatologo potrà effettuare una diagnosi più precisa e, eventualmente, indagare ulteriormente quelle lesioni che possono sembrare sospette.
Laser confocale
Il laser confocale è uno degli strumenti diagnostici più recenti. Questa nuova tecnica permette, infatti, di valutare con molta precisione le alterazioni cutanee che possono rivelarsi neoplasie maligne, permettendo una diagnosi precoce. Grazie al laser è possibile analizzare queste macchie senza dover effettuare una biopsia della pelle, in quanto permette di effettuare le diagnosi in modo più semplice e sicuro. In questo modo è possibile accertare la presenza di verruche seborroiche.
Questo esame è indolore e permette di effettuare una valutazione del tessuto con un’accuratezza che si avvicina a quella dell’esame istologico, senza effettuare alcun prelievo di tessuto. Il funzionamento di questo metodo di indagine è piuttosto sofisticato: il laser a diodi viene puntato sulla pelle e penetra leggermente in superficie. Questa azione non provoca dolore ma permette di alla cute di riflettere i raggi, generando delle immagini ad altissima risoluzione. In questo modo è possibile effettuare una scansione e ottenere un’immagine precisa di un’area cutanea, solitamente di circa 8 millimetri quadrati.
Questo test può essere richiesto per la diagnosi di numerose patologie della pelle, ma anche per l’analisi microscopica del flusso sanguigno o di patologie capillaro-venose.
Trattamenti e rimedi per le verruche seborroiche
I trattamenti per verruche seborroiche sono indicati solo per motivi estetici. Queste macchie possono essere fastidiose per i pazienti, che vogliono migliorare il proprio aspetto e relazionarsi senza disagi con gli altri.
La mancanza di sintomi, infatti, fa sì che non vi sia una reale necessità di seguire una terapia per questa patologia. Invece di trattamenti appositi, può essere consigliabile un controllo costante di queste macchie in modo, come anticipato, da intervenire tempestivamente nel caso in cui una diagnosi errata abbia nascosto una patologia più grave.
I trattamenti per verruche seborroiche solitamente vengono prescritti quando la crescita di queste macchie è eccessiva o se queste sono situate in regioni visibili del corpo. I più diffusi sono:
- la crioterapia,
- la diatermocoagulazione,
- il curettage,
- il laser,
- l’elettrocauterizzazione.
Altri trattamenti, meno invasivi, possono essere anche quelli destinati a ridurre eventuali fastidi come il prurito o il rossore, come creme apposite, ma non sono definitivi. In questi casi, infatti, la lesione non viene rimossa, ma l’obiettivo è ridurre il fastidio dato dal prurito ed il sanguinamento.
Fonti bibliografiche:
- Amanda Oakley, Seborrheic keratosis
- Mayo Clinic, Seborrheic keratosis
- British Association of Dermatologists, Seborrheic keratosis