Verruche genitali: cosa sono e come prevenirle

Le verruche genitali sono escrescenze benigne causate dal papilloma virus umano (HPV), che si manifestano nell'area genitale e anale, trasmesse principalmente per via sessuale

Pubblicato: 23 Maggio 2024 08:34

Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

I condilomi acuminati, noti anche come verruche genitali, indicano la presenza di una malattia infettiva sessualmente trasmissibile. Queste escrescenze sono facilmente riconoscibili per la loro visibilità e rugosità, e si localizzano nelle aree genitali, sia sulla pelle che sulle mucose. Possono manifestarsi a seguito di rapporti sessuali non protetti e possono rimanere asintomatiche o causare fastidiosi sintomi, come gonfiore, arrossamento e prurito intimo.

Le cause della comparsa di verruche genitali

Come già accennato, le verruche genitali sono manifestazioni di una patologia venerea che possono comparire a seguito di una trasmissione per via sessuale. Questa condizione è strettamente correlata all’infezione da parte del virus HPV o papillomavirus umano, un agente patogeno potenzialmente molto pericoloso, i cui effetti possono manifestarsi non solo a livello genitale ma anche in altre parti del corpo.

Le verruche genitali indicano la presenza di una malattia venerea. La trasmissione può avvenire durante un rapporto sessuale, spesso il soggetto infetto non è a conoscenza della sua condizione clinica, in quanto asintomatico. Infatti, le verruche genitali possono essere di dimensioni talmente esigue da essere difficilmente visibili ad occhio nudo. Contrarre l’infezione è molto semplice e solitamente viene non viene infettato, a seguito di un contatto, unicamente chi ha un sistema immunitario molto responsivo.

Quali sono i sintomi delle verruche genitali

Comuni sia fra le donne che fra gli uomini, le verruche genitali non andrebbero mai sottovalutate – sia in presenza di disturbi e sintomatologie, sia qualora risultino asintomatiche. Le lesioni hanno una lunga e lenta incubazione, sfociando poi in verruche evidenti e ruvide che interessano principalmente nell’uomo il glande, l’uretra, l’asta del pene, il frenulo e il solco balano-prepuziale.

Nella donna le verruche genitali si possono localizzare a livello del collo dell’utero, sulla vulva e in generale nella vagina. Non è raro che le verruche di natura genitale possano trovarsi anche a livello orale, a causa di rapporti orali con partner infetti.

Verruche genitali e patologie neoplastiche

Le verruche genitali possono degenerare in forme tumorali ma non è necessario allarmarsi se notate la loro presenza. L’incidenza della degenerazione neoplastica delle verruche genitali è piuttosto bassa. Diverso è il discorso per i pazienti immunodepressi, per coloro che sono predisposti geneticamente o per i malati di AIDS, così come nei pazienti che già hanno sperimentato un cancro o un trapianto di organi. In fondo, le verruche genitali possono essere causate da diversi ceppi virali, per questo non è possibile prevedere la loro evoluzione. Quando la lesione è caratterizzata dalla presenza del papillomavirus 16 o 18, può esserci un rischio maggiore di degenerazione neoplastica.

L’importanza del Pap Test

Il Pap test, o test di Papanicolaou, è un esame di fondamentale importanza nella prevenzione del cancro cervicale e nella rilevazione delle infezioni da HPV (Human Papilloma Virus). Questo semplice ma efficace screening permette di identificare precocemente le alterazioni cellulari del collo dell’utero, che potrebbero evolvere in lesioni precancerose o cancerose. Poiché l’HPV è il principale responsabile del cancro cervicale, il Pap test gioca un ruolo cruciale nel rilevare le infezioni da HPV ad alto rischio, permettendo di intervenire tempestivamente con trattamenti appropriati.

La diagnosi precoce tramite Pap test consente di trattare le anomalie cellulari prima che possano svilupparsi in cancro, aumentando significativamente le possibilità di cura e riducendo la mortalità associata a questa malattia. Oltre alla prevenzione del cancro cervicale, il Pap test può identificare altre infezioni e condizioni ginecologiche che necessitano di attenzione medica.

È raccomandato che le donne inizino a sottoporsi a questo esame a partire dai 21 anni o entro tre anni dall’inizio dell’attività sessuale, e continuino a farlo regolarmente secondo le indicazioni del proprio medico. La regolare esecuzione del Pap test, insieme alla vaccinazione contro l’HPV, rappresenta uno strumento essenziale per la salute ginecologica e per la prevenzione delle patologie cervicali.

Sono dolorose le verruche genitali?

In generale, non sono dolorose. Alcune sono pressoché asintomatiche e, al massimo, il paziente con lamenta prurito, leggero dolore, irritazione e bruciore molto localizzato e di intensità variabile. Diverso è il discorso quando più verruche si raggruppano, potendo risultare molto fastidiose.

Gravidanza: cosa succede?

La donna in gravidanza non è immune dal poter contrarre le verruche genitali che possono essere trasmesse dal partner. Quando ciò avviene durante la gestazione, queste lesioni possono compromettere l’elasticità dei tessuti vaginali, rendendo più difficoltoso il parto. Il feto, inoltre, potrebbe contrarre l’infezione al momento del parto.

Diagnosi, farmaci e trattamenti delle verruche genitali

Come vengono diagnosticate le verruche genitali? Per rilevare la presenza delle verruche genitali è sufficiente un accurato esame obiettivo dei genitali esterni. Tuttavia, come già accennato, le lesioni possono essere localizzate in distretti non direttamente visibili e, per questo, il PAP TEST risulta fondamentale. Negli uomini, in assenza di sintomatologia, è più difficile sospettare la presenza di questa infezione e, infatti, questi risultano spesso portatori di questa patologia.

Le verruche genitali possono scomparire in maniera spontanea. Quando ciò non accade, può essere necessario ricorrere all’uso di farmaci opportuni quali: l’Imiquimod, l’Interferone alfa 2-a, il 5-fluoro-uracile, la resina di podofillina e la podofillotossina. Sono disponibili alcuni trattamenti per migliorare le possibilità di riuscita dell’intervento, come l’elettrocoagulazione, la crioterapia, l’escissione chirurgica e la laserterapia.

Una corretta igiene personale ed una serie di accorgimenti prevengono la comparsa della patologia:

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