La tomografia ottica computerizzata, denominata OCT o tomografia ottica a radiazione coerente, è un esame diagnostico non invasivo che permette di ottenere delle scansioni della cornea e della retina per la diagnosi ed il follow-up di numerose patologie corneali e retiniche e nella diagnosi preoperatoria e nel follow-up postoperatorio della gran parte delle patologie oculari che necessitano di un intervento chirurgico.
Si tratta di una tecnica di diagnosi per immagini non invasiva, basata sull’interferometria a luce bianca o a bassa coerenza, un fascio laser privo di radiazioni nocive che viene impiegato per analizzare le strutture oculari soprattutto retiniche e corneali mediante sezioni ad alta risoluzione.
Indice
Quando e perché sottoporsi a OCT
La Tomografia ottica computerizzata viene solitamente prescritta ai pazienti per cui esiste il sospetto di una malattia della cornea, del nervo ottico o della retina. L’OCT infatti consente di raccogliere informazioni preziose sulle alterazioni strutturali della retina, identificando con alta precisione il punto in cui si trovano. Inoltre, permette di misurare lo spessore dei tessuti e della cornea, una indicazione utile per la diagnosi e il follow-up di molte patologie.
La Tomografia ottica computerizzata viene prescritta per la diagnosi, il trattamento e il monitoraggio di diverse malattie della retina e del nervo ottico come: la degenerazione maculare legata all’età, le occlusioni vascolari retiniche, le uveiti posteriori, la retinopatia diabetica, la corioretinopatia sierosa centrale acuta e cronica, varie forme di edema maculare, il foro maculare e le patologie dell’interfaccia vitreo-retinica, come le trazioni vitreo-retiniche, il pucker maculare, la retinoschisi foveale e il glaucoma.
Come si effettua l’esame dell’OCT
La Tomografia ottica computerizzata è un esame che non doloroso o invasivo, molto veloce. In media dura circa 15-20 minuti. Il paziente viene fatto sedere di fronte a uno strumento e dovrà fissare una mira luminosa, come indicato dall’operatore. Nel momento in cui viene messa a fuoco la struttura oculare che si deve analizzare inizia la scansione da parte del macchinario. Negli ultimi anni l’OCT viene realizzato con strumentazione sempre più avanzata in cui non è necessaria nemmeno la dilatazione della pupilla. In ogni caso prima di iniziare il test sarà necessaria una visita da parte dell’operatore medico sanitario per valutare le caratteristiche oculari e il tipo di patologia che si vuole analizzare.
L’OCT permette di ottenere delle scansioni corneali e retiniche molto precise che consentono di analizzare nel dettaglio gli strati della cornea, la regione centrale della retina denominata macula ed il nervo ottico. Trattandosi di un esame digitalizzato, consente di mettere a confronto gli esami eseguiti nel tempo dal paziente, fornendo delle mappe differenziali.
Infine è un esame fondamentale nella diagnosi precoce di alcune patologie: ad esempio, nei pazienti affetti da glaucoma, l’OCT è in grado di misurare lo spessore delle fibre nervose che circondano il nervo ottico evidenziando, in alcuni casi, una alterazione precoce delle stesse in presenza di un campo visivo normale e questo permette di iniziare tempestivamente una terapia per rallentare la progressione della patologia.
Chi può sottoporsi a questo esame?
L’OCT è un esame che può essere effettuato da tutti. Non esistono limiti d’età e il test viene consigliato in caso di una sospetta patologia retinica, corneale oppure del nervo ottico. La tomografia ottica computerizzata risulta di più difficile esecuzione nei soggetti che presentano un’alta opacità dei mezzi diottrici oculari, alterazioni gravi del film lacrimale e assenza di fissazione, ma non presenta in generale alcuna controindicazione.