Scoliosi: cos’è, sintomi, cause e cura

La scoliosi è una deformità della colonna vertebrale caratterizzata da una curvatura laterale anormale che può influenzare la postura

Pubblicato: 3 Maggio 2024 11:02

Carlotta Dell'Anna Misurale

Medico

Laureata in Medicina, appassionata di neurologia. Vanta esperienze in ricerca, con focus sui misteri del cervello e l'avanzamento scientifico.

La scoliosi è una curvatura anomala della colonna vertebrale che si verifica durante la crescita dell’individuo nel periodo che precede la pubertà. La maggior parte dei casi di scoliosi è di lieve entità ma alcune deformità della colonna vertebrale si aggravano con la crescita del bambino tanto che, con il passare del tempo, possono evolvere in un disturbo invalidante. Una curva spinale particolarmente accentuata può ridurre la quantità di spazio all’interno del torace, rendendo difficile il corretto funzionamento dell’apparato respiratorio.

I bambini con scoliosi lieve vengono monitorati attentamente, di solito con radiografie seriate, per verificare la presenza di eventuali peggioramenti. In molti casi non è necessario alcun trattamento. Alcuni bambini dovranno indossare un tutore per evitare che la curva peggiori, mentre altri potrebbero aver bisogno di un intervento chirurgico per evitare che la scoliosi causi problemi agli organi interni.

Cos’è la scoliosi

La scoliosi è una deformità strutturale della spina dorsale, che si torce su tre piani:

In genere la scoliosi si presenta durante la crescita, peggiorando con il maturare delle ossa. Il picco di crescita si presenta all’inizio della pubertà. Se la deformazione è sufficientemente accentuata, la sua evoluzione non si esaurisce con la crescita: una scoliosi oltre i 30°, e ancor più frequentemente una oltre i 50°, cresce di circa 1° l’anno anche quando il paziente è ormai adulto.

Cause e complicanze della scoliosi

Ad oggi, non è ancora stata individuata una causa univoca della scoliosi. Gli esperti sono concordi nell’affermare che tale disturbo è causato, almeno in parte, da fattori ereditari, perché tende ad essere famigliare. Tipologie meno comuni di scoliosi possono essere causate da:

I fattori di rischio per lo sviluppo del tipo più comune di scoliosi sono:

La maggior parte delle persone con scoliosi mostra una forma lieve della patologia ma, in alcuni pazienti, questa può causare diverse complicazioni:

I sintomi della scoliosi

I sintomi possono variare a seconda della gravità e dell’età del paziente. Nei casi lievi, la scoliosi può essere quasi asintomatica, ma all’aumentare della curvatura, possono presentarsi segni visibili come una spalla più alta dell’altra, un fianco più prominente o un lato del bacino più elevato.

I pazienti possono avvertire dolore alla schiena, soprattutto dopo periodi prolungati in piedi o seduti, che deriva dalla tensione muscolare dovuta al tentativo di mantenere l’equilibrio. Nei casi più severi, la curvatura può causare un disallineamento che impatta sulla funzione respiratoria e sulla mobilità.

Diagnosi della scoliosi

Il sospetto di scoliosi viene confermato attraverso un esame fisico, una radiografia, una TAC o una risonanza magnetica. La curva viene misurata con il metodo Cobb e viene classificata in termini di gravità in base ai gradi dell’angolo di deformazione tra la limitante somatica superiore e quella inferiore. Una diagnosi di scoliosi viene posta quando l’angolo, misurato in una radiografia postero-anteriore, risulta maggiore di 10 gradi. In generale, una curva è considerata significativa se è maggiore di 25-30 gradi. Le curve che superano i 45-50 gradi sono considerate gravi e spesso richiedono un trattamento più aggressivo.

Un esame standard che a volte viene utilizzato dai pediatri è l’Adam’s Forward Bend Test. Durante questo test, il paziente si curva in avanti con i piedi uniti e si piega di 90 gradi in vita. Da questa angolazione, qualsiasi asimmetria del tronco o qualsiasi curvatura spinale anormale può essere rilevata dall’esaminatore. Si tratta di un semplice test di screening iniziale che può rilevare potenziali problemi, ma non può determinare con precisione la gravità della deformità. Per una diagnosi accurata e positiva sono necessari esami di imaging:

La scoliosi nei bambini

La scoliosi nei bambini viene classificata in base all’età:

  1. Infantile (da 0 a 3 anni),
  2. Giovanile (da 3 a 10 anni),
  3. Adolescenziale (da 11 anni in su, o dall’inizio della pubertà fino alla maturità scheletrica).

La scoliosi idiopatica comprende la stragrande maggioranza dei casi che si presentano durante l’adolescenza. A seconda della sua gravità e dell’età del bambino, la scoliosi viene gestita mediante un’attenta osservazione, l’uso di tutori e/o interventi chirurgici.

Nei bambini con scoliosi congenita, è noto un aumento dell’incidenza di altre anomalie congenite. Queste sono più comunemente associate al midollo spinale (20%), al sistema genito-urinario (dal 20 al 33%) e al cuore (dal 10 al 15%). È importante che la valutazione dei sistemi neurologico, genito-urinario e cardiovascolare venga eseguita quando viene diagnosticata la scoliosi congenita.

La scoliosi negli adulti

La scoliosi che si verifica o viene diagnosticata in età adulta è diversa dalla scoliosi infantile, poiché le cause alla base e gli obiettivi del trattamento differiscono nei pazienti che hanno già raggiunto la maturità scheletrica. La maggior parte degli adulti con scoliosi può essere suddivisa nelle seguenti categorie:

La scoliosi degenerativa si verifica più frequentemente nella colonna lombare (parte bassa della schiena) e, più comunemente, colpisce persone di età pari o superiore a 65 anni. È spesso accompagnata da stenosi spinale o restringimento del canale spinale, che irrita le radici nervose, alterando il loro normale funzionamento. Il dolore alla schiena associato alla scoliosi degenerativa di solito inizia gradualmente ed è collegato all’attività. La curvatura della colonna vertebrale in questa forma di scoliosi è spesso minore, quindi la chirurgia è consigliata solo quando i metodi conservativi non riescono ad alleviare il dolore associato alla condizione.

Quali trattamenti sono efficaci per combattere la scoliosi

La maggior parte dei bambini soffre di scoliosi di grado lieve e, probabilmente, non avrà bisogno di cure che prevedano l’utilizzo di un tutore o l’intervento chirurgico. I pazienti con una scoliosi lieve vengono monitorati con regolari controlli, per valutare l’eventuale presenza di cambiamenti nel grado di curvatura al progredire della crescita.

Sebbene esistano delle linee guida per la gestione di curve scioliotiche lievi, moderate e gravi, la decisione di iniziare un trattamento viene sempre presa su base individuale, in accordo con il paziente. I fattori da considerare includono:

Tutore

Se le ossa del bambino stanno ancora crescendo e soffre di una scoliosi moderata, il medico può raccomandare l’utilizzo di un tutore. Indossare un tutore non curerà la scoliosi né invertirà la curva ma, di solito, impedisce un’ulteriore progressione della deformazione.

Il tipo più comune di tutore è realizzato in plastica ed è sagomato per adattarsi al corpo ed è quasi invisibile sotto i vestiti.

L’efficacia di un tutore aumenta con il numero di ore al giorno durante le quali viene indossato. I bambini che indossano l’apparecchio possono di solito partecipare alla maggior parte delle attività e hanno poche limitazioni. Se necessario, possono togliersi il tutore per praticare sport o altre attività fisiche.

L’apparecchio viene tolto quando le ossa smettono di crescere.

Chirurgia

La scoliosi grave in genere progredisce nel tempo, quindi il medico potrebbe suggerire un intervento chirurgico per ridurre la gravità della curva spinale e per evitare che peggiori. Il tipo più comune di intervento chirurgico per la scoliosi è la fusione spinale (o artrodesi spinale).

Nella fusione spinale, i chirurghi collegano due o più vertebre, affinché non possano muoversi in modo indipendente. Pezzi di osso o di un materiale con caratteristiche simili vengono posti tra le vertebre. Barre di metallo, ganci, viti o fili generalmente tengono quella porzione della colonna vertebrale in una determinata posizione, mentre il materiale osseo vecchio e nuovo si fondono.

Se la scoliosi progredisce rapidamente in giovane età, i chirurghi possono installare un’asta rigida regolabile in lunghezza che asseconda la crescita del bambino. Questa barra è fissata a livello della porzione superiore e di quella inferiore della curvatura spinale e, di solito, viene allungata ogni sei mesi.

Le complicanze della chirurgia spinale possono includere sanguinamento, infezione, dolore o danni ai nervi. Raramente, l’osso non riesce a guarire e potrebbe essere necessario un ulteriore intervento chirurgico.

Sebbene gli esercizi di terapia fisica non possano interrompere la progressione o far regredire la scoliosi, l’esercizio fisico può migliorare la salute e il benessere generale.

Gli effetti della scoliosi sulla vita del paziente

Affrontare la scoliosi è difficile per un giovane in una fase della vita già di per sè complicata. Gli adolescenti devono affrontare cambiamenti fisici e sfide emotive e sociali. Con la diagnosi di scoliosi, possono presentarsi emozioni difficili da gestire come rabbia, insicurezza e paura.

Un gruppo di pari forte e solidale può avere un impatto significativo sull’accettazione da parte di un bambino o di un adolescente della scoliosi, del tutore o del trattamento chirurgico. È dunque importante per un genitore incoraggiare il figlio a parlare con i suoi amici e a chiedere il loro sostegno.

I genitori dovrebbero considerare l’idea di unirsi ad un gruppo di sostegno per genitori e bambini con scoliosi. I membri del gruppo di supporto possono fornire consigli, trasmettere esperienze di vita reale e aiutare la persona a entrare in contatto con altre persone che affrontano sfide simili.

Fonti bibliografiche:

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