Alla nascita, al neonato viene reciso il cordone ombelicale. L´ostetrica lo annoda a pochi centimetri dalla sua pancia (circa 5 cm) e lo taglia con forbici speciali.
Dalla recisione del cordone ombelicale rimane un’appendice situata al centro dell’addome detta "moncone ombelicale".
La medicazione del moncone ombelicale
Nei giorni successivi alla nascita, il moncone ombelicale va incontro ad un processo di essiccamento che ne provoca la mummificazione trasformandolo in una struttura di colore nero, dura e rigida al tatto.
Durante questo processo di mummificazione è molto importante praticare un’adeguata medicazione del moncone che deve essere effettuata ad ogni cambio del pannolino, più volte al giorno, e deve essere tenuto il più possibile pulito ed asciutto, per ridurre le probabilità di contaminazione e di infezione, e per anticipare il processo di mummificazione.
Di seguito i passi per una corretta gestione della medicazione del moncone:
– prepara tutto l’occorrente: garze sterili (sconsigliato l’uso di cotone idrofilo per non correre il rischio che qualche residuo rimanga attaccato alla ferita), retine tubolari e disinfettante. Quest’ultimo può essere liquido (acqua ossigenata a 12 volumi, alcool denaturato a 70°, mercurio cromo, clorexidina al 4%) o in confezioni spray;
– lavati le mani con acqua e sapone;
– con una garza sterile imbevuta di disinfettante tampona l’attaccatura del moncone ombelicale, alzandolo e facendo attenzione di pulire bene tutta la base;
– con un’altra garza sterile avvolgi il moncone ombelicale compiendo più giri in modo da coprire tutto il moncone;
– prendi un’altra garza sterile e stendila sopra il cordone avvolto;
– fissa questa medicazione utilizzando una retina elastica tubolare (la sua altezza deve essere di circa 5 centimetri);
– ora puoi mettere il pannolino facendo attenzione che non stringa troppo sulla medicazione.
Una volta caduto il moncone ombelicale, sarà opportuno proseguire le medicazioni con disinfettante direttamente sulla cicatrice ombelicale da cui, per qualche giorno, potranno uscire secrezioni siero-ematiche: potrà quindi essere necessario l’uso di una polvere cicatrizzante per alcuni giorni.
Generalmente si consiglia di non fare al neonato il bagno per immersione fino alla caduta del moncone ed alla completa cicatrizzazione della ferita ombelicale, perchè l’acqua rallenterebbe la caduta del moncone e potrebbe essere veicolo di trasmissione di germi. Questa raccomandazione tuttavia non è basata su alcuna evidenza scientifica e non è universalmente adottata.
Può capitare che il neonato pianga durante la medicazione; ciò si verifica non come reazione al dolore ma come reazione alla sensazione di freddo provocata dal contatto del disinfettante con la pelle. Il moncone infatti non è dotato di terminazioni nervose dolorifiche ed è quindi privo di sensibilità.
In genere la caduta del moncone ombelicale avviene tra la 7-14a giornata di vita e comunque entro il primo mese di vita.
Il ritardo della caduta del moncone ombelicale può essere sostenuta da svariati fattori quali la prematurità, l’aumento della sua componente gelatinosa, la maggiore lunghezza del moncone e l’infezione.
è opportuno consultare il pediatra quando si notano: secrezioni giallo-verdastre o maleodoranti, arrossamenti marcati e/o presenza di vescicole attorno all’ombelico, rigonfiamento dell’ombelico stesso.