Da quando “The scar project” ha visto la luce, circa due anni fa, David Jay ha fotografato quasi 100 donne, cercandole in lungo e in largo negli Stati Uniti. La più giovane di loro ha soli 18 anni, la meno giovane a malapena 35. Il 10% di loro non ce l’ha fatta
"The SCAR Project fa parte di una campagna di prevenzione del cancro al seno dedicata soprattutto alle più giovani. Ma il messaggio più profondo è un messaggio d'umanità - afferma David Jay - Accettare ciò che la vita ci offre. Tutta la bellezza e la sofferenza, con grazia, coraggio, empatia, comprensione"
"Le immagini vogliono trascendere la malattia, illuminare le cicatrici che ci uniscono"
"La gente non è informata sui rischi reali della malattia, è anestetizzata dai fiocchi rosa, dagli orsetti", così David Jay spiega i suoi scatti "duri"
"Quando ho iniziato questo progetto non sapevo se qualcuno avrebbe mai avuto voglia di guardare queste foto", dice sempre David Jay. "La gente ha bisogno di essere educata"
L’obiettivo di “The scar” – prosegue Jay – è triplice: da una parte vogliamo aumentare la consapevolezza pubblica sulla malattia che si può manifestare in giovane età, ma vorremmo anche raccogliere fondi per la ricerca e le iniziative di solidarietà, nonché aiutare le sopravvissute a vedere le proprie cicatrici, i propri volti, i propri corpi e le proprie esperienze sotto un nuovo punto di vista”
I dati dell’AIRC, l’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, sono molto chiari a riguardo: una donna su otto nell’arco della vita soffrirà di cancro al seno, una piaga che da sola costituisce il 29% dei tumori che colpiscono il genere femminile
E’ fondamentale mantenere viva l’attenzione su questo problema e soprattutto promuovere la prevenzione, la cura più sicura ed efficace per ogni forma di cancro