Alessandro Mendini firma Alessini, il servizio da tavola (di design) per i bimbi

Piacevole da ammirare ma anche pratico e funzionale: è il servizio da tavola, in due varianti, che il celebre designer italiano ha progettato per Alessi

Pubblicato: 2 Luglio 2018 08:51Aggiornato: 30 giugno 2024 22:42

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Redazione

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Si chiama Alessini, dalla fusione tra Alessi (il brand) e Mendini (Alessandro, il designer), il nuovo servizio da tavola pensato per i bambini. Un servizio colorato, raffinatissimo, creato con materiali pregiati, di un design ludico ed elegante insieme, che permette al bimbo di mangiare “come fanno i grandi”.

Dietro Alessini c’è il genio creativo di Alessandro Mendini, che per Alessi ha disegnato anni fa il cavatappi Anna G e che è famoso in tutto il mondo per la sua poltrona Proust, la coloratissima seduta progettata per Magis. È dalla sua matita che è nato il primo servizio da tavola a misura di bimbo: non un servizio in plastica o cartoon, ma un vero e proprio set di piatti e di posate che ricalca i servizi per gli adulti. E che fa sentire il piccolo orgoglioso di mangiare accanto alla sua mamma e al suo papà, con stoviglie del tutto simili alle loro.

Alessini – che è disponibile in due varianti, Proust e Con-centrici – trasforma l’ora della pappa in un momento piacevole e divertente. Coi suoi piatti e le sue ciotole, i bicchieri e le posate, è progettato su misura per le piccole manine dei bambini: realizzato in Bone China decorata (mentre le posate sono in acciaio inox, e il vassoio rotondo in melammina), è facile da impugnare grazie ai due manici di ciotola e bicchiere e alla falda leggermente rialzata del piatto. Alessini è contenuto in un packaging divertentissimo, con tanto di disegno da colorare.

«L’idea di affidare a Alessandro Mendini il tema del servizio da tavola per i bambini è stata dovuta a una specie di logica degli opposti: Sandro, oltre a essere il mio amato e inarrivabile maestro, è infatti il più vecchio tra gli autori Alessi in attività e mi è venuto di pensare che sarebbe stato bello vederlo prendere in mano questo tema diciamo infantile e per lui del tutto inconsueto. Penso che si tratti di una storia di buchi neri e di salti temporali», ha commentato Alberto Alessi, Presidente di Alessi.

Portare in tavola, per i propri bimbi, stoviglie che stimolino la loro autonomia è importante. Ma non per questo bisogna rinunciare al design. Come devono essere piatti e posate per un bimbo? Soprattutto sicuri. Le posate devono avere un’impugnatura arrotondata, che sia piacevole al tatto e che faciliti la presa, la lama del coltello e i rebbi della forchetta devono essere smussati. I bicchieri e le tazze devono avere due manici, e una fuoriuscita controllata dell’acqua, mentre i piatti devono essere pensati per contenere ciò che lo svezzamento prevede: pappe, passati di verdura, yogurt, frutta frullata, minestrine. Servire i pasti ai piccoli di casa in un servizio che sia anche piacevole da vedere, li aiuta ad abituarsi agli oggetti. E li diverte, permettendo loro di imitare i grandi.

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