Totò è considerato uno dei migliori interpreti del teatro e del cinema italiano. Pseudonimo di Antonio Griffo Focas Flavio Angelo Ducas Comneno Porfirogenito Gagliardi De Curtis di Bisanzio, è nato il 15 febbraio del 1898 a Napoli e morto a Roma il 15 aprile del 1967. Nel corso della sua carriera è stato soprannominato “il principe della risata”. Accostato nella comicità a personaggi come Buster Keaton e Charlie Chaplin, ha lavorato con i più noti protagonisti della commedia italiana e non solo. I suoi film hanno realizzato il record d’incassi, con alcuni titoli come “Totò, Peppino e la malafemmina” o “Siamo uomini o caporali” che sono entrati nella storia del cinema. Sul palcoscenico amava improvvisare e spesso le sue gag e battute ero concepite al momento. In questo modo sono nate alcune delle sue scene cinematografiche più famose. Il regista Vittorio De Sica disse che “certe sue folli improvvisazioni durante la recitazione erano geniali e insostituibili”. Alcuni modi di dire di Totò sono infatti usati ancora oggi e ricordati dal pubblico e anche dai più giovani, non contemporanei al periodo d’attività dell’attore. Per i fan dell’illustre principe De Curtis o per coloro che vogliano approfondire la conoscenza di uno dei più importanti personaggi della cultura italiana del XX secolo, con DiLei, trovate una selezione di frasi e aforismi di Totò, dai più divertenti ai più celebri per fare un pieno di risate.
Indice
Le frasi di Totò sulla coscienza e sulla vita
Mattatore della risata, le battute di Totò hanno toccato tutti i temi, anche i più delicati. La forza della coscienza è più volte oggetto di frasi dell’interprete napoletano, così come la sua concezione degli uomini e della vita. Di seguito una selezione di frasi e aforismi di Totò sulla coscienza e sulla vita.
- A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame
- Di notte, quando sono a letto, nel buio della mia camera, sento due occhi che mi fissano, mi scrutano, mi interrogano, sono gli occhi della mia coscienza
- La vita è fatta di cose reali e di cose supposte: se le reali le mettiamo da una parte, le supposte dove le mettiamo?
- Gli avvocati difendono i ladri. Sa com’è…Tra colleghi! Ognuno ha la faccia che ha, ma qualche volta si esagera
- Nella vita non siamo mai soli, abbiamo sempre qualche appendicite
- Il mondo è diviso in, uomini, che lavorano, sudano, soffrono e, caporali, che sfruttano il lavoro, il sudore e la sofferenza dei primi
- In tempo di crisi, gli intelligenti cercano soluzioni, gli imbecilli cercano colpevoli
- Il mondo io lo divido così, in uomini e caporali. E più vado avanti, più scopro che di caporali ce ne son tanti e di uomini ce ne sono pochissimi
- Quando hai a che fare con una persona che si crede superiore agli altri e ne è fermamente convinta, ridici sopra e assecondala, perché non è bello rovinare i sogni di un idiota
- L’ignorante parla a vanvera. L’intelligente parla poco. O fesso parla sempre.
- Questa è la civiltà : hai tutto quello che vuoi quando non ti serve
Le frasi di Totò sull’invidia
L’invidia e l’ignoranza sono componenti che non dovrebbero neanche essere prese in considerazione per l’artista campano. Caratteristiche insite in molte persone che però non devono far spegnere la luce del soggetto invidiato. Emozione sgradevole con la quale si stabilisce un paragone verso l’altro, per il principe della risata è insita in coloro che bramano talenti o qualità che riconoscono in altre persone e che a loro invece mancano. Per comprendere il pensiero dell’attore su questi temi, qualche aforisma e citazione di Totò sull’invidia.
- L’ignoranza è una patologia che colpisce molte persone. I sintomi sono: la cattiveria, la presunzione, l’invidia e la cattiva educazione
- Se la mia voce dà fastidio, vuol dire che canterò internamente
- A volte ciò che provoca l’invidia non è il tuo denaro, la tua auto o le cose che hai, perché può succedere che l’invidioso abbia tutto questo o anche di più
- Quello che causa l’invidia è la tua essenza, la tua energia, è ciò che sai fare bene e lui no, è il successo con la tua famiglia, sono i tuoi talenti, la tua ora, le tue relazioni
- Il modo in cui gestisci i tuoi valori attraverso la vita, le cose che ti fanno risplendere e che nessuno mai potrà spegnere. Questo è ciò che uccide qualsiasi persona invidiosa
- La persona invidiosa non immagini nemmeno cosa darebbe per avere quella luce che proviene dal tuo essere e che mai potrà copiare
Le frasi umoristiche di Totò
Totò è stato classificato come l’erede della Commedia dell’Arte tradizionale ed è considerato il più grande drammaturgo e comico nella storia del teatro e del cinema italiano. Il regista Mario Monicelli lo descrisse come un genio che era stato trattato come un attore comune e al quale, quindi, il cinema italiano aveva in qualche modo tarpato le ali. Nonostante ciò, la produzione comica del principe de Curtis è immensa. Qui alcune frasi e citazioni umoristiche di Totò.
- I parenti sono come le scarpe: più sono stretti e più ti fanno male
- Il perfetto delinquente deve essere immorale, amorale, asessuale e incorruttibile
- A volte anche un cretino ha un’idea
- Mi eccita la seta, ho sete di seta. La calza è bella!
- Due ladri che sapevano cantare finirono al Festival di San Vittore
- Era un uomo così antipatico che dopo la morte i parenti chiesero il bis
- Come è gentile per essere una parente. Sembra essere un’estranea
- Qualche volta sono stato usato, ma non si vede
- Sei una bella donna, sei una ninfa, sei ninfatica!
- Ho conosciuto una settimana. In realtà prima era una ottomana, ma poi, nella confusione, ha perso una mano ed è diventata una settimana
- L’unica cura per l’acne giovanile è la vecchiaia
- Io sono nato col destino di essere forte, la mia è la forza del destino
- È incredibile come un bipede di genere femminile possa ridurre un uomo
- C’era una donna che gli uomini li faceva cadere per terra stecchiti. Non che fosse particolarmente affascinante, ma portava jella
- Le uova sono troppo dolci? Che le devo dire? Saranno uova di Pasqua
- Un uomo di novantaquattro anni non ha bisogno del medico: può morire tranquillamente da solo
- Uomini di genere maschile! Contro il logorio della donna moderna, soffittizzatevi
- Sono un forziero, per questo sono un donnaiolo: alle donne piacciono gli uomini forti.
- Dal mio aspetto non si direbbe, la mia forza è truccata: sono un falso debole
- In Oriente non è che le donne sono calde calde, e non ci sono nemmeno fredde fredde. Sono a bagnomaria
- Tuo padre era il guardiano dello zoo e tua madre, credi a me, durante la gestazione frequentava il reparto rettili
- Una ragazza con gli occhi a mandorla, la bocca a ciliegia, le guance di pesca
- Non sarà mica un’ortolana? Mah! Purché non abbia il naso a patata e la testa a pera
Le frasi più celebri di Totò
Dal teatro al cinema, l’artista ha ben presto scatenato una Totò mania con la sua mimica particolare, le sue frasi a effetto e, ancor più, grazie alle sue grandissime doti d’improvvisatore. C’è chi sostiene che, prima di salire sul palcoscenico o sul set, De Curtis studiasse nei dettagli il copione apportando innumerevoli modifiche, e chi ritiene non lo leggesse affatto ma facesse sempre affidamento all’improvvisazione. In ogni caso, è riuscito a lasciare nella memoria del pubblico modi di dire e motti che sono diventati patrimonio collettivo italiano e sono ancora oggi usate in diverse situazioni. Di seguito, alcune tra le più celebri frasi di Totò, per i fan dell’attore e per chi vuole approfondire la conoscenza di questo grandissimo personaggio della cultura italiana.
- Il coraggio non mi manca. È la paura che mi frega
- Ma mi faccia il piacere
- Modestamente la circolazione ce l’ho nel sangue
- Italiani, dormite pure, borghesi pantofolai, tanto qui c’è l’insonne che vi salva; mentre voi dormite, La Trippa lavora. Vota Antonio, vota Antonio!
- Gastone Peletti: “Non mi dai il buongiorno?”. Antonio Peletti: “Io non do niente a nessuno”
- Voi siete un attore e io vi ammiro, come uomo e come cane, ma non potete essere stato una spalla, voi non avete mai fatto nemmeno il ginocchio
- Malgrado la mia forza maschiaccia, ho un cuore tenero, da piccioncino
- La signorina è illibata e solo io, il marito, la posso dissillibare
- Mi sono seduto su una sedia che aveva un chiodo sul fondo e mi sono fatto male ai paesi bassi
- Donne, non scappate davanti a me; ché, mi avete preso per uno spaventapassere?
- Due secondini fanno un quartino, quattro secondini fanno un mezzo litro
- Signora, ma come, lei si spoglia così davanti a un uomo maschile?
- Conobbi Miss Angoscia che aveva due belle angosce. Che angosce, che angosce!
Sono finito sul banco degli amputati - Vorrei un caffè corretto con un po’ di cognac, più cognac che caffè… anzi, giacché si trova, mi porti solo una tazza di cognac e non se ne parla più
- Il comico deve essere antico e ‘lazziatore’, cioè capace di inventare ogni volta lazzi e macchiette inedite e imprevedibili. Per un comico vero il copione non deve contare nulla
- Il primo brindisi lo voglio dedicare a mia moglie: moglie mia, io non so dove sei, ma ovunque tu sia, io faccio un brindisi alla facciaccia tua! E alla salute mia!
- Signori si nasce, cretini si muore
- E io pago… e io pago!
Le frasi di Totò sulla pizza e sul cibo
La fame è un altro dei temi spesso centrali delle battute del principe Antonio De Curtis. Lontano dagli snobismi, riporta sempre l’attenzione sull’importanza di avere la pancia piena e di come la mancanza di cibo faccia fare qualsiasi cosa. Nei suoi discorsi non mancano elogi alla cucina italiana, in primis la pizza, mentre è meno comprensivo rispetto all’ingerire cibi lontani dalla tradizione del Made in Italy, come per esempio gli insetti. Per chi vuole conoscere qualche battuta dell’attore napoletano sulla fame, ecco una serie di frasi e aforismi di Totò sulla pizza e sul cibo.
- Ti offro una bella pizza… i soldi ce li hai?
- È stata la guerra: penuria di cibo, di vettovaglie, mi sono adattato a fare le uova. Certo per fare un uovo ci vuole l’atmosfera… ma ci provo
- Allora, il fegato dove sta? Sta qua! Fegato qua, fegato là, fegato fritto e baccalà!
- A casa nostra, nel caffellatte non ci mettiamo niente: né il caffè, né il latte
- Che secolo è mai questo, in cui le bistecche vengono considerate porcherie?
- I nordici prendono il caffè lungo, noi sudici lo prendiamo corto
- Che! Vi mangiate le formiche lesse! Ma allora voi vi mangiate anche i bacherozzi, gli scarafaggi, le cimici, ma voi chi fetenti siete?
- Giura su qualcosa di più sacro del tuo onore: la tua fame
- Lo stomaco mi funziona benissimo: non ho appetito perché sono dissidente
- Io, prima di mangiare, mi sento sempre un po’ stupido
- Cameriere, lei dice che questa aragosta è fresca? Eppure sento un tanfiglio…
- Si dice che l’appetito vien mangiando, ma in realtà viene a stare digiuni
Le frasi di Totò sui soldi
Come l’aver fame, anche il non aver soldi è un tema tipico della poetica e della comicità di De Curtis. Napoletano doc, il principe della risata racconta bene il mondo popolare del capoluogo campano e anche la diversità che c’è nell’esser ricco o povero. Chi non ha denaro deve inventare modi per sopravvivere, ma la povertà è molto diversa dalla miseria, che può invece colpire anche l’animo di un nobile. Di seguito, alcune citazioni e aforismi di Totò sui soldi.
- Dudù, noi a Napoli campiamo solo di miracoli!
- La vera miseria è la falsa nobiltà
- Io ladro sono e ladro resto, non derogo. Ladri si nasce, facchini si diventa
- Se il ragazzo che vuoi sposare è bello, vuol dire che non ha una lira: i fidanzati ricchi sono racchi
- Lo so, dovrei lavorare, invece di cercare dei fessi da imbrogliare, ma non posso, perché nella vita ci sono più fessi che datori di lavoro
- Un tempo andavo a vendere i tappeti per le case e mi vestivo da turco. Adesso gli affari vanno bene, ma, a ogni buon conto, il fez l’ho conservato nell’armadio
- Il suicidio è un lusso, i poveri non hanno neanche la libertà di uccidersi
- Sono rimasto isolato: lei che ha il panfilo, me la darebbe una panfilata fino a Napoli?
- Sono un uomo di mondo: i soldi li tengo nel cappello
- Una ragazza con una buona dote trova anche se il padre è uno jettatore
- Per un ricco morì è come pagà il conto alla vita: paga sì, ma la vita gli ha dato qualche cosa. Invece il poveraccio paga e dalla vita non ha avuto niente. Che fa il poveraccio? Passa dalla morte a un’altra morte
Le frasi di Totò sulla felicità
L’attore campano ha più volte spiegato come la comicità nasca dalla sofferenza e che quindi le risate che un comico genera negli altri, non equivalgono a una gioia interna di chi le ha fatte scaturire. Forse proprio per questo, il pensiero di De Curtis sull’essere felice è delicato e profondo. Per l’interprete si possono assaporare attimi di allegria e benessere, quando ci si dimentica per qualche secondo delle cose brutte. Di seguito, alcuni aforismi e frasi di Totò sulla felicità.
- Chi dice che il denaro non fa la felicità, oltre a essere antipatico, è pure fesso
- Io sono fortunato, io: ho la macchina rovinata, un vestito quasi nuovo da buttare via, la salute manomessa, forse una broncopolmonite con prognosi riservata, la capa scassata. Ah, come sono felice, come godo, che goduria
- Forse vi sono momentini minuscolini di felicità, e sono quelli durante i quali si dimenticano le cose brutte. La felicità, signorina mia, è fatta di attimi di dimenticanza
- Questo cuore analfabeta, tu l’hai portato a scuola, e ha imparato a scrivere, e ha imparato a leggere, soltanto una parola: ‘Amore’ e niente più
- L’amore è come se fosse un malanno che, all’improvviso, ti esplode dentro il cuore, senza un avvertimento, senza affanno, e ti può far morir senza dolore
- Io amo la luna, assai più del sole. Amo la notte, le strade vuote, morte, la campagna buia, con le ombre, i fruscii, le rane che fanno cra cra, l’eleganza tetra della notte. È bella la notte: bella quanto il giorno è volgare. Io amo tutto ciò che è scuro, tranquillo, senza rumore. La risata fa rumore. Come il giorno
- Sprizzo salute da tutti i pori, sono uno sprizzatoio