Il giardino acquatico è un angolo super elegante della casa, un piccolo ecosistema in equilibrio che unisce elementi vegetali e acqua per creare un’atmosfera zen e rilassante.
Questa tipologia di giardini arricchisce la biodiversità dello spazio verde, regolando il microclima e offrendo un rifugio fresco nelle giornate più calde. Vediamo allora in cosa consiste questa idea affascinante e come realizzarla, sia che tu disponga di un ampio giardino sia di un semplice balcone in città.
Indice
Giardino acquatico, che cos’è e perché è un trend di stile
Il giardino acquatico è un’area verde in cui l’elemento predominante è l’acqua, popolata da piante acquatiche e spesso impreziosita da elementi decorativi. Può trattarsi di un piccolo stagno naturale in giardino, di un laghetto artificiale con ninfee e pesci, oppure di un mini contenitore acquatico su terrazze e balconi. L’ispirazione viene da antiche tradizioni: nei giardini orientali, ad esempio, l’acqua riveste da sempre un ruolo centrale. Pensiamo ai laghetti con fiori di loto dei classici giardini cinesi o agli stagni zen giapponesi progettati per favorire meditazione e armonia con la natura.
Dal punto di vista estetico, uno specchio d’acqua innanzitutto è bellissimo, poi arricchisce il giardino con giochi di luce e riflessi. Piante come le ninfee, con i loro fiori galleggianti, aggiungono colore e raffinatezza. Elementi come piccole fontane o cascate possono creare movimento e un piacevole suono di sottofondo.
Anche un contenitore d’acqua in miniatura su un balcone, con qualche pianta acquatica, può donare un’allure particolare all’ambiente. Un giardino acquatico ben studiato diventa così un piccolo santuario personale, dove ritagliarsi momenti di pace e riconnessione con la natura.
Poi c’è anche l’aspetto ecologico: inserire uno stagno o un minilaghetto nel proprio giardino significa creare un ecosistema vivo. L’acqua attira uccellini in cerca di ristoro, libellule colorate e altre creature acquatiche, aumentando la biodiversità. Le piante acquatiche stesse svolgono funzioni importanti, infatti ossigenano e filtrano l’acqua.
Come creare uno stagno in giardino
Se hai un giardino ampio, puoi optare per un piccolo stagno interrato. Scegli una posizione soleggiata per almeno 5-6 ore al giorno (le piante acquatiche come le ninfee hanno bisogno di luce per fiorire bene) ma preferibilmente non esposta al sole cocente tutto il giorno, così da evitare un eccessivo riscaldamento dell’acqua.
Poi si passa a una sorta di Art Attack, cioè disegna la forma del laghetto sul terreno e prevedi diverse profondità. Durante lo scavo crea dei gradini o ripiani degradanti, utili per posizionare le piante palustri poco profonde ai bordi.
Per impermeabilizzare lo stagno, il metodo più comune è stendere un telo impermeabile in PVC o EPDM su tutta la superficie della buca, dopo aver rimosso sassi appuntiti e disposto sul fondo uno strato di tessuto non tessuto o sabbia a protezione.
In alternativa, esistono vasche preformate in plastica rigida di varie dimensioni che si interrano facilmente.
Assicurati, infine, che i bordi del laghetto siano leggermente sopraelevati o prevedi un piccolo canale di sfioro, così da evitare tracimazioni in caso di forti piogge. Una volta posizionato il telo o la vasca, puoi rifinire i contorni con pietre decorative, ciottoli e piante da terreno umido, in modo da integrare il laghetto nel resto del giardino e nascondere eventuali bordi di plastica.
Come creare un giardino acquatico in terrazza
Se non puoi (o non vuoi) scavare nel terreno, puoi creare un giardino acquatico fuori terra. Un’idea classica è usare un mezzo barile di legno impermeabilizzato, ma va bene qualsiasi contenitore robusto e impermeabile: grandi fioriere senza foro, mastelli in plastica, tinozze, vasche in pietra o anche orci di terracotta trattati.
Assicurati che il contenitore abbia le giuste dimensioni, perché anche l’eleganza ha bisogno di spazio: l’ideale è una profondità di almeno 50-60 cm e una larghezza di 60-70 cm, così da mantenere un volume d’acqua stabile e armonioso. Scegli un punto luminoso, ma non rovente, e verifica che il piano regga il peso: un mini-pond da 100 litri pesa circa 100 kg, senza contare contenitore e pietre.
Per dare un tocco chic e naturale, disponi sul fondo un sottile strato di ghiaia e ciottoli levigati, che fungeranno da decoro e supporto per i vasi delle piante. Sistema le piante nei loro cestelli forati con terriccio specifico – un mix leggero di argilla, sabbia e un pizzico di terriccio organico – e gioca con le altezze posizionando i cestelli su mattoni o rialzi.
A questo punto, riempi d’acqua con calma, versandola lentamente per non smuovere il fondo. Se l’acqua arriva dal rubinetto, lasciala riposare qualche ora per far evaporare il cloro, oppure usa un biocondizionatore. In pochissimo tempo l’acqua diventerà limpida e pronta a ospitare il tuo piccolo angolo di paradiso acquatico.
Come avere un giardino acquatico sul balcone
Anche lo spazio più piccolo, come un balcone, può ospitare un angolo di natura acquatica. Su un balcone, infatti si può costruire un micro laghetto in miniatura.
Puoi utilizzare ad esempio un secchio decorativo in metallo zincato da ~10-20 litri, oppure una ciotola capiente dal diametro di 60-80 cm. Questi mini pond vanno posizionati in un angolo luminoso e possono contenere una piccola selezione di piante: ad esempio una ninfea nana al centro e qualche pianta galleggiante attorno.
Un’aggiunta furba per i micro-laghetti da balcone è una mini fontana solare galleggiante, che fa zampillare l’acqua con un effetto scenografico e al tempo stesso la ossigena e impedisce il formarsi di larve di zanzara. Con una soluzione così compatta, anche in città potrai goderti un habitat acquatico in miniatura, completo di fioriture e magari qualche pesciolino Medaka o Guppy che tenga pulita l’acqua mangiando le alghe.
Le piante ideali per i giardini acquatici
Per un giardino acquatico equilibrato e scenografico è importante combinare diverse tipologie di piante. Le piante galleggianti come ninfee, fior di loto, lattuga d’acqua, giacinto d’acqua, lenticchia d’acqua, salvinia e frogbit coprono la superficie e regalano fioriture suggestive.
Le piante palustri come iris d’acqua, papiro, giunchi, carici, tife, pontederia e sagittaria abbelliscono le zone di confine, filtrano l’acqua e ne mantengono la qualità.
Infine, le piante da bordo come hosta, astilbe, lobelia cardinalis, felci da giardino, primule, menta acquatica e ligularia completano il quadro con colori e forme che armonizzano il laghetto con il resto del giardino.