Casa Italia 1930-1960, il design made in Italy nel cuore di Parigi

Casa Italia 1930-1960 è una mostra che permette di scoprire tre decenni di design italiano, per comprendere l'"art de vivre"

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Serena De Filippi

Lifestyle Editor

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Desideriamo immergerci nelle origini del design moderno italiano? Allora dobbiamo scoprire un posto a Parigi, precisamente Rue Bonaparte, a pochi passi da Saint-Germain-des-Prés. Qui, in uno dei quartieri più eleganti della capitale francese, la Galerie Bonaparte ha inaugurato Casa Italia 1930-1960. Una mostra che ci porta dritti nel cuore di quegli anni in cui l’Italia, rinata dalle macerie della guerra, cercava di dare una nuova misura della bellezza, espressa in funzionalità, riuscendoci in pieno. Un periodo in cui architetti, artisti e artigiani hanno ridefinito il concetto stesso di pensare e abitare, come ha spiegato Virginia Valsecchi.

La mostra di design Casa Italia 1930-1960

Casa Italia 1930-1960 ci porta indietro nel tempo, precisamente in quel periodo straordinario che va dagli anni tra le due guerre fino agli anni del boom economico italiano. Curata da Virginia Valsecchi, fondatrice della galleria, insieme a Justine Despretz, questa mostra raccoglie creazioni rare e straordinarie firmate da maestri come Gio Ponti, Osvaldo Borsani, Lucio Fontana, Paolo De Poli e Max Ingrand.

“Per me il design non è mai stato solo una questione di estetica o funzione, ma un modo di raccontare la storia che gli oggetti portano dentro di sé. Ogni curva, ogni materiale, è un frammento e rappresentazione concreta di un tempo, di un pensiero, di una rivoluzione”, ha raccontato Virginia Valsecchi in merito alla mostra a Inside Art.

Si sviluppa seguendo le diverse fasi storiche: si parte dalla rinascita del dopoguerra, si attraversano gli anni Cinquanta con la loro esplosione creativa, per arrivare alle prime sperimentazioni che preannunciano le rivoluzioni degli anni Settanta. Emerge con forza il rapporto perfetto tra le forme e l’utilità degli oggetti, qualcosa che affascina: è in questo periodo storico che il design italiano è diventato ciò che è oggi.

La selezione dei pezzi

Cosa troviamo nella Galerie Bonaparte? Una selezione accurata: tra i pezzi esposti ci sono creazioni dei grandi nomi di quegli anni, oggetti che parlano di un’epoca in cui l’Italia stava costruendo un nuovo modo di intendere le nostre abitazioni. Dal dopoguerra in poi, il nostro Paese è diventato un punto di riferimento mondiale e culturale per chi voleva ripensare gli spazi domestici con occhi diversi.

L’inaugurazione di Casa Italia 1930-1960 è avvenuta il 16 ottobre 2025. La Galerie Bonaparte è un progetto (l’unico a Parigi) interamente focalizzato sul design del nostro Paese: una scelta che dà al Made in Italy la possibilità di confrontarsi con la tradizione estetica francese. La location nel quartiere di Saint-Germain-des-Prés non poteva essere più azzeccata: queste strade, del resto, hanno visto nascere movimenti letterari, artistici e filosofici che hanno segnato il Novecento.

Quegli anni ci hanno insegnato qualcosa di fondamentale: abitare non significa solo avere un tetto sopra la testa, ma creare uno spazio che ci assomiglia, che dialoga con i nostri gesti quotidiani, che ci fa sentire a casa davvero. I maestri del design italiano lo avevano capito. Era un modo diverso di pensare gli oggetti, partendo dalle persone. Ed è forse questo il lascito più prezioso di quegli anni: aver messo l’uomo al centro del progetto, sempre.

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