Mariusz Marian Sodkiewicz si è spento dopo una lunga lotta contro il mesotelioma pleurico, lo stesso tumore polmonare che ha colpito Franco Di Mare. L’ex dipendente Rai si era esposto dopo la denuncia del giornalista romano a Che tempo che fa, in cui si era detto sgomento per il comportamento tenuto dall’azienda in seguito alla sua richiesta dello stato di servizio col quale doveva supportare la diagnosi che probabilmente non gli lascerà scampo. La scomparsa di Sodkiewicz solleva quindi nuovi interrogativi, in particolare dopo che lui stesso aveva presentato istanza a Piazzale Clodio per evidenziare come l’esposizione prolungata all’amianto gli avrebbe procurato il male.
Morto Mariusz Marian Sodkiewicz, si indaga per lesioni colpose
“Nel luglio del 2023, l’uomo aveva iniziato a manifestare i sintomi caratteristici del mesotelioma pleurico: difficoltà respiratoria, tosse persistente e dolore toracico. Successivi accertamenti clinici avevano confermato la presenza della malattia, attribuendola alla sua esposizione all’amianto”, spiega l’Osservatorio Nazionale Amianto, che per primo ha dato la notizia della scomparsa dell’ex dipendente Rai. Sodkiewicz si era inoltre rivolto a Ezio Bonanni, lo stesso avvocato di Franco Di Mare, che oggi ha dichiarato: “La morte di Sodkiewicz, che solleva anche interrogativi sulla sicurezza sul lavoro e la responsabilità delle istituzioni, è una delle tante e dolorose testimonianze delle conseguenze devastanti dell’esposizione all’amianto sul luogo di lavoro”.
I pm di Roma hanno così disposto la sospensione delle esequie per poter procedere con l’autopsia sul corpo del 62enne che solo a marzo si era rivolto alla Procura – che indaga per lesioni colpose – per chiedere di “individuare e giudicare i dirigenti responsabili per la mancata protezione dei dipendenti esposti all’amianto”.
La denuncia di Mariusz Marian Sodkiewicz prima di morire
L’ex dipendente Rai, nato in Polonia ma in forze all’azienda di Viale Mazzini ormai da anni, aveva iniziato la sua carriera nel 2002. I primi sintomi sono arrivati nell’estate del 2023 mentre la diagnosi è arrivata poco dopo, con una serie di esami clinici che hanno confermato il legame della malattia con la ripetuta esposizione all’amianto. Tracce di asbesto sarebbero state infatti presenti negli edifici, tanto che tra il 2010 e il 2012 era stata disposta un’operazione di bonifica che evidentemente non sarebbe bastata a eliminare il pericolo.
I dipendenti Rai, tra cui anche Sodkiewicz, avrebbero assistito alla bonifica negli orari di lavoro rimanendo così esposti alle fibre impalpabili, pericolose e invisibili a occhio nudo. Franco Di Mare ritiene invece di aver contratto la malattia quando si trovava in Jugoslavia per lavorare come inviato di guerra: “Sono stato a lungo nei Balcani, tra proiettili all’uranio impoverito, iper-veloci, iper-distruttivi, capaci di buttare giù un edificio. Ogni esplosione liberava nell’aria infinite particelle di amianto. Ne bastava una. Seimila volte più leggera di un capello. Magari l’ho incontrata proprio a Sarajevo, nel luglio del 1992, la mia prima missione. O all’ultima, nel 2000, chissà. Non potevo saperlo, ma avevo respirato la morte. Il periodo di incubazione può durare anche 30 anni. Ero del tutto ignaro del pericolo, sotto quel cielo dei Balcani sempre grigio polvere. Ma era il mio lavoro”, aveva dichiarato a Che tempo che fa da Fabio Fazio, a cui aveva rivelato di essere gravemente malato.