Come scaldare le stanze con il termoventilatore: come funziona, quale scegliere

Quando si deve scaldare velocemente una stanza, la soluzione ideale è un termoventilatore: ecco come sceglierlo e a cosa prestare attenzione

Pubblicato: 26 Febbraio 2024 11:45

Virginia Leoni

Giornalista e Lifestyle Editor

Nata nel 1981, giornalista, ufficio stampa e socia di una casa editrice, ha trasformato la sua passione in lavoro. Ama scrivere, leggere e raccontare.

Si ha la necessità di scaldare in tempi brevi una stanza o un ambiente della casa? A darci la soluzione è il termoventilatore: un piccolo elettrodomestico utilissimo in determinati momenti della giornata o ddell’anno. Scopriamo insieme come funziona, i prezzi, quanto consuma e che modello scegliere in base alle proprie esigenze.

Termoventilatore elettrico: cos’è

Il termoventilatore è una stufetta elettrica ventilata, che non sostituisce il classico termosifone sicuramente più conveniente in termini di consumi, ma che si presta ad essere un’ottima soluzione per scaldare velocemente quelle stanze che, per diversi motivi, possono risultare particolarmente fredde.

Per esempio, è spesso utilizzato per scaldare in tempi brevi il bagno prima della doccia, per scaldare rapidamente un secondo bagno o per dare un aiutino a quegli ambienti della casa che faticano a raggiungere la temperatura desiderata con metodi tradizionali.

I termoventilatori elettrici vengono spesso utilizzati anche durante il periodo autunnale, con l’arrivo dei primi freddi: in questo modo si evita l’accensione del riscaldamento, garantendo comunque un ambiente meno freddo.

Come funziona il termoventilatore

Il suo funzionamento è piuttosto semplice: l’aria viene risucchiata all’interno del termoventilatore, viene poi riscaldata e infine rimessa in circolazione riscaldata. Il suo funzionamento è quindi molto semplice e basilare, tuttavia risulta essere molto efficace.

Si trova in modelli diversi, dai più economici ai più sofisticati, che si differenziano per grandezza, per funzioni, potenza, sicurezza e per livello di consumi. Vediamo quindi come scegliere un termoventilatore.

Come scegliere un termoventilatore

Sul mercato si trovano tantissimi modelli di termoventilatore che si differenziano in base alle loro caratteristiche. Si possono trovare in un formato perfetto per essere posizionati sul tavolo oppure per essere spostati in base alle esigenze, termoventilatori da parete, termoventilatore ceramico, ma non solo.

Quando si sceglie la tipologia più adatta alle proprie esigenze è importante tenere conto di alcuni aspetti:

Termoventilatore ceramico o tradizionale: le differenze

La scelta del sistema di riscaldamento del termoventilatore è molto importante: in commercio si trovano modelli diversi, le loro caratteristiche possono essere utili per scegliere quello più adatto alle proprie esigenze.

Un termoventilatore tradizionale riscalda l’ambiente attraverso un filamento metallico che, a contatto con l’aria, ne aumenta la temperatura immettendola successivamente nella stanza.

In alternativa si può acquistare un termoventilatore dotato di resistenza incandescente in ceramica.  Questi modelli sono più attuali e hanno un’importante caratteristica: quella di  riscaldare la stanza più velocemente. Di contro, però, il consumo elettrico è in genere più elevato. La potenza del termoventilatore ceramico è infatti più alta e, se tenuto acceso a lungo, potrebbe pesare sulla bolletta della luce. Tra i vantaggi, infine, quello di rimanere caldo più a lungo così come la sua apacità di riscaldare un ambiente.

Termoventilatori prezzi

Il prezzo di un termoventilatore cambia a seconda del marchio, della potenza e del modello scelto. I prezzi oscillano davvero tanto e si possono trovare elettrodomestici anche a meno di 20 euro, ma anche oltre i 200 euro.

Termoventilatore da parete

Un termoventilatore da parete è la soluzione ideale per chi è in cerca di un sistema di riscaldamento rapido e fisso, da utilizzare in una stanza della casa particolarmente fredda, durante le mezze stagioni o nella casa di montagna.

Questi modelli sono indicati anche per chi cerca una soluzione salva spazio, dal momento che vengono fissati su una parete senza essere ingombranti nella stanza. Per una maggiore praticità, è meglio optare per un termoventilatore da parete con telecomando che permette, con un click, di cambiare temperatura, programmare l’apparecchio oppure accenderlo o stopparlo.

I termoventilatori da parete sono semplicissimi da installare (grazie ai kit di fissaggio) e funzionano con la corrente elettrica. Esteticamente ricordano i condizionatori e il prezzo può variare molto, a seconda delle funzioni disponibili e del loro design.

Termoventilatori portatili

Il termoventilatore portatile è la classica stufetta elettrica, una sorta di piccolo ventilatore ad aria calda, solitamente di piccole dimensioni, perfetta per essere spostata spesso e per occupare poco spazio. È in grado di riscaldare l’aria di piccoli ambienti e per questo motivo è spesso utilizzata per riscaldare il bagno.

Quanto consuma il termoventilatore

Uno dei dubbi più frequenti dei consumatori è quello relativo ai consumi di un termoventilatore. Va ricordato che il termoventilatore non deve essere utilizzato come fonte di riscaldamento primaria, questo proprio a causa dei consumi di corrente elevati, ma il suo utilizzo deve limitarsi a una forma di riscaldamento veloce e aggiuntiva ai metodi tradizionali.

Quale termoventilatore consuma meno? La risposta più scontata potrebbe essere quindi “quello meno potente”. I termoventilatori moderni in commercio offrono un ottimo rapporto qualità prezzo, basato anche sui consumi. Per ridurre i consumi è consigliabile non utilizzarli alla massima potenza, che dovrebbe limitarsi solo a quei casi per i quali sia necessario scaldare rapidamente l’ambiente.

Se state cercando un termoventilatore che consumi poco, ecco alcuni modelli di termoventilatori a basso consumo energetico:

Come pulire il termoventilatore

Ogni tanto, e non solo al termine della stagione fredda, è necessario procedere con la pulizia del termoventilatore. Basta uno straccio asciutto per togliere la polvere, dopo essersi assicurati di averlo staccato dalla presa elettrica. Per i punti più difficili da detergere, e per aspirare meglio lo sporco, si può utilizzare anche un’aspirapolvere impostato alla potenza minima. Si tratta di un piccolo gesto, che ruba pochi minuti, ma molto utile per mantere gli ambienti pulti e in ordine.

Se vuoi rimanere sempre aggiornata sulle ultime offerte dedicate alla casa, sulle tendenze e gli strumenti più utili per vivere al meglio nel tuo ambiente domestico, allora iscriviti al nostro canale Telegram dedicato.

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963